orsola puecher

313 articoli scritti
,\\' Nasce [ in un giorno di rose e bandiere ] Scrive. [ con molta calma ] Nulla ha maggior fascino dei documenti antichi sepolti per centinaia d’anni negli archivi. Nella corrispondenza epistolare, negli scritti vergati tanto tempo addietro, forse, sono le sole voci che da evi lontani possono tornare a farsi vive, a parlare, più di ogni altra cosa, più di ogni racconto. Perché ciò ch’era in loro, la sostanza segreta e cristallina dell’umano è anche e ancora profondamente sepolta in noi nell’oggi. E nulla più della verità agogna alla finzione dell’immaginazione, all’intuizione, che ne estragga frammenti di visioni. Il pensiero cammina a ritroso lungo le parole scritte nel momento in cui i fatti avvenivano, accendendosi di supposizioni, di scene probabilmente accadute. Le immagini traboccano di suggestioni sempre diverse, di particolari inquieti che accendono percorsi non lineari, come se nel passato ci fossero scordati sprazzi di futuro anteriore ancora da decodificare, ansiosi di essere narrati. Cosa avrà provato… che cosa avrà detto… avrà sofferto… pensato. Si affollano fatti ancora in cerca di un palcoscenico, di dialoghi, luoghi e personaggi che tornano in rilievo dalla carta muta, miracolosamente, per piccoli indizi e molliche di Pollicino nel bosco.

ANIMAzioni#05: “The Christmas Card” [1968] di Terry Gilliam

>   D: Se ti reincarnassi in uno dei personaggi di Monty Python, quale vorresti essere? TG: Vorrei essere il piedone animato....

Viaggio nell’insostenibile malinconia delle merci [1]: IL PARADISO

  di Orsola Puecher   Il negozio si chiama “lI Paradiso de…”. In vetrina spicca insieme ad altri strani gingilli l’abitino...

sembra un prato

    inediti dai Libri di lettura di Nadia Agustoni   c’è la neve c’è la neve lì fuori e vorrei mentire una volta, meno trasparente...

♫ dei poeti le voci [3]: MARIA VALENTE

  Maria Valente DISCONNECT THE MACHINE O LA BUONA MORTE     DISCONNECT THE MACHINE O LA BUONA MORTE     La vita?...

Le scimmie all’aeroporto

  di Paolo Sperandio Esimio Scrittore,               quella che legge non è una storia vera, non è una storia inventata, forse non è...

♫ dei poeti le voci [2]: VIOLA AMARELLI

Ballate senza tempo 1660 a.C. circa – eruzione del Vesuvio detta delle “pomici di Avellino Fuggimmo, il...

Ah, non parlatemi della Duncan!…

di Anna Tellini
Seduto nel secondo palco di prima fila della soffocante sala del teatro Malyj di San Pietroburgo, Rozanov [1] assiste a un’esibizione di Isadora, impegnata in una delle sue numerose tournée in Russia, e anche senza binocolo può vedere distintamente tutti i dettagli.

ANIMAzioni#04: “Kafka” [1991] di Piotr Dumała

«un'immagine della mia esistenza sarebbe una pertica inutile, incrostata di brina e di neve, infilata obliquamente nel terreno, in...

FINZIONI

    di Nadia Agustoni “SEMPRE SOFFIAVA il vento e sempre faceva buio e sempre la voce lontana arrivava ai suoi orecchi: “una vita...