IL SOGNO DEL MAESTRO
David Albahari
traduzione di Massimo Rizzante – fotografia: “Carota”, di Luca Anzani
a Danilo Kis
Nella notte tra il 13 e il 14 agosto del 1976 ho sognato, per la prima e ultima volta, Danilo Kis. Non ricordo se a quel tempo lo conoscessi già; in realtà, non ricordo affatto dove e quando l’ho conosciuto. Nel sogno, per quanto posso giudicare dalle note del mio diario, abbiamo scambiato solo qualche frase. Gli ho detto: «Mi piacerebbe parlarle». Danilo Kis mi ha risposto: «La prego».
È certamente possibile che il sogno sia stato molto più lungo e che io l’abbia dimenticato, o che al mio risveglio abbia intenzionalmente ridotto il suo contenuto a quelle due frasi insignificanti. Non c’è niente nelle note che precedono quella di quel giorno d’agosto che spieghi l’apparizione del sogno; non c’è niente nella mia memoria che mi fornisca una chiave supplementare. Eravamo in piedi o seduti? Si è inclinato verso di me o invece, a braccia conserte, è rimasto indifferente? E soprattutto: di che cosa volevo parlargli? E perché proprio a lui?

