di Tiziano Scarpa
“Tutti i personaggi pubblici hanno una ‘doppia vita’: la loro e quella che la gente pensa che abbiano.”
Enzo Tortora, Cara Silvia. Lettere per non dimenticare.
di Antonio Moresco
Lunga passeggiata con Nic per le strade pedonali del centro, mentre Laura e Giovanni sono in un caffè alle prese con una signora che era l’accompagnatrice ufficiale di Borges e amica di Silvina Ocampo, e deve mostrare delle vecchie fotografie a Giovanetti, che vuole riprodurle. Io non ho potuto nascondere segnali di insofferenza, come un animale che si senta in trappola. Ho salutato in piedi questa signora e me la sono svignata con Nic.
di Tiziano Scarpa
I tedeschi lo sanno già che non siamo tutti come lui.
Questa è la copertina del libro Berlusconis Italien – Italien gegen Berlusconi, pubblicato l’anno scorso dall’editore berlinese Klaus Wagenbach: vale a dire l’Italia di Berlusconi – l’Italia contro Berlusconi, una raccolta di interventi di 24 autori italiani su (ma soprattutto contro) Silvio Berlusconi.
di Tiziano Scarpa
Vorrei commentare questa frase di Helena Janeczek pubblicata in Per Pontiggia II:
“Quelli che vengono dopo per anagrafe – Tabucchi, De Luca, Vassalli ecc. – non sembrano includere nei compiti di uno scrittore qualcosa che vada oltre allo scrivere.”
di Helena Janeczek
La testimonianza che mi ha mandato Diego de Silva – pezzo pubblicato sul “Mattino”, ma Diego ci teneva che avesse vita più lunga e meno ufficiale – mi ha acuito una sensazione che avevo da giorni.
di Diego de Silva
Nel dare la notizia della morte di Giuseppe Pontiggia, un nostro telegiornale, dedicandogli un breve servizio, ha informato il pubblico che uno dei più apprezzati libri dello scrittore venuto improvvisamente a mancare s’intitolerebbe “Vite di uomini illustri”.
di Antonio Moresco
Visita all’edificio dalla ex Biblioteca National, quella di Borges, perché Giovanni vorrebbe fare delle fotografie dei luoghi borgesiani. Qui ce ne sono molti. Entri in un vecchio caffè dalle pareti di legno tutte incise e istoriate dai temperini e vedi appesa una fotografia di Borges seduto di fronte a Sabato, su un pavimento a scacchi…
di Antonio Moresco
Scendiamo. I vestiti me li sono rapidamente cambiati nel cesso dell’aereo, perché sono partito che era pieno inverno e qui invece è piena estate. Ritiriamo i bagagli con la biancheria estiva. Libri non ne ho portati, solo le poesie di John Donne, perché mentre si viaggia non si possono fare lunghe letture in prosa, ma solo brevissime immersioni intense in qualcosa che sia concentrato e pieno di visione e pensiero… Le leggerò di tanto in tanto, se potrò, nei ritagli di tempo tra un viaggio e l’altro, e se alcuni versi mi colpiranno in modo particolare li trascriverò qui, per farne partecipi anche voi.
di Antonio Moresco
Che cosa sta succedendo in Italia? Ogni giorno notizie più incredibili e vergognose del giorno precedente. Tutta la macchina dello stato in mano ai peggiori squali e demagoghi che hanno comperato le cosiddette istituzioni a prezzi di saldo. Nessun manifesto listato a lutto sui muri delle nostre città e dei nostri paesi, con l’elenco delle sempre nuove prepotenze perpetrate da questo governo votato da maggioranze-minoranze narcotizzate, ottuse, egoiste. Ogni volta sembra che si sia toccato il fondo della vergogna e invece c’è sempre qualcosa di peggio. La misura sarà mai colma? Quando mai sarà colma? Cosa deve ancora succedere perché sia colma?
di (si fa per dire) Tiziano Scarpa
Trascrivo da una pubblicità apparsa sul quotidiano “Libero” il 24 giugno 2003, pag. 10. Neretti e sottolineature sono così come appaiono nell’originale.
“BERLUSCONI TRA I GRANDI DEL SECOLO”
Valori e cultura nella società globalizzata
di Carla Benedetti
Non sono tutte uguali le proteste contro le interruzioni di energia di ieri.
C’è chi protesta contro l’interruzione senza preavviso, con l’implicito sospetto di un’operazione ad hoc.
E c’è chi protesta affinché questo governo si decida finalmente a creare nuovi centrali nucleari. Ecco alcuni materiali utili per leggere il messaggio dei Blackout.
di Raul Montanari
Oggi è morto Giuseppe Pontiggia. Io voglio, anzi devo dire una cosa su di lui. Per due terzi vi sembrerà una stronzata; il terzo finale forse vale la lettura di quello che lo precede.
di Andrea Inglese
Ecco che ritorna. La vecchia questione. Puntuale ed elusiva come una cometa. La sua orbita che ci torce il collo, annunciandosi ogni volta con rinnovata urgenza: “A che punto siamo con l’identità?”oppure “State pronti con l’io!”
di Massimo Rizzante
Noi tutti che viviamo nella “superpotenza mondo” siamo diventati molto sensibili al richiamo delle differenze.
Il Far West planetario della produzione e del consumo rende uniformi tutte le civiltà.
di Carla Benedetti
Marsilioblack mi ha scritto: gli hacker usano nicknames ma non sono funzionali al potere. La categoria di autore è estranea alla rete.
Dario mi ha scritto: viva l’orizzontalità, almeno qui! Se mi firmo dario anziché quiqueg, cambia qualcosa?
Molti hanno scritto: quello del nickname è un falso problema.
Ora dico io qualcosa.
di Tiziano Scarpa
Sono le otto del mattino. Ho preso un treno alle sei. Sonnecchio nello scompartimento. Mi godo il viaggio in prima classe che mi verrà rimborsato dagli organizzatori del convegno. Un giovanotto piuttosto basso, in giacca e cravatta, legge il giornale.
di Roberto Saviano
“Spara, spara!”
“Ma a chi cazzo sparo, è notte, qui è tutto nero.”
“Appunto: spara dove vedi nero, più nero è, più spara! Muoviti che scappano, muoviti che li perdiamo, spara.”
di Dario Voltolini
Ho appena composto il 187, perché per tutto il giorno non sono riuscito a connettermi usando la benedetta Alice, l’ADSL della pregiata TELECOM (o di chi per essa, visto che non si capisce più niente di chi è chi).
di Dario Voltolini
Dubravka Ugresic, Il museo della resa incondizionata, trad. dal croato di Lara Cerruti, Bompiani 2002, pagg. 335, ? 16,00
Il libro si apre con una fotografia in bianco e nero molto deteriorata in cui si vedono tre donne in un fiume. La didascalia dice: “Fotografia di bagnanti sconosciute. Scattata sul fiume Parka (Croazia settentrionale) all’inizio del Novecento. Autore ignoto”.
di Carla Benedetti
Sommario di questo intervento:
Riprendo “Bloggers, siete peggio di Liala! ” di Tiziano Scarpa
L’autocensura non è solo nei contenuti, ma nella rinuncia al peso dell’identità .
Il blog pullula di Io docili, leggeri, interscambiabili.
di Alberto Bogo
Caro Tiziano,
Cercando il ritmo e la parola giusta, scrivo dalle retrovie, facendo un poco il furbo. Da prima della diffusione di Internet leggo dei diari di scrittori noti: potrebbero essere dei blogger, seguendo le definizioni. Ne cito alcuni: Cvetaeva, Canetti, Handke, Valéry, Pessoa.