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Letteratura e memoria/1: Annie Ernaux

di Stefano Gallerani Annie Ernaux Memoria di ragazza (traduzione di Lorenzo Flabbi) pp. 256, € 16,20 L’orma editore, “Kreuzville Aleph” Roma, 2017 Dopo il successo de Gli anni, Il posto e L’altra figlia, L’orma editore torna a proporre, con Memoria di ragazza (traduzione di Lorenzo Flabbi, “Kreuzville Aleph”, pp. 256, € 16,20), la scrittrice francese Annie Ernaux Come già i precedenti titoli, anche in questo caso si tratta di una narrazione autobiografica, eppure ciò che...

Antonio Pascale, l’agricoltura biologica, gli OGM

di Giacomo Sartori In “Pane e Pace” (Chiarelettere, 7,5 €) Antonio Pascale dipinge gli agricoltori biologici come esaltati che negano il progresso, dei nostalgici del passato. Ebbene, chiunque li frequenti anche solo occasionalmente sa che essi sono invece in genere più preparati, più aperti, più curiosi, dei loro omologhi “convenzionali”. Per il semplice motivo che per fare agricoltura biologica ci vogliono più attenzioni, più cognizioni, più intelligenza, più lavoro. Si...

natural born gay

di Silvia Bencivelli Io non ho niente contro i gay: ho persino un amico che lo è. Persino. Certo che potrebbe manifestarlo un po’ meno, eh. Perché un gay lo riconosci a occhio: come nei cinepanettoni, sculetta, si agita e lancia gridolini entusiasti. Se è femmina probabilmente ha la moto, ascolta Gianna Nannini e gioca a calcetto il sabato pomeriggio. Sempre che esista davvero, la lesbica, e non sia solo...

Cose che dovete fare se volete essere recensiti (positivamente) da Emanuele Trevi su Alias

di Gianni Biondillo 1. Non scrivete un giallo. 2. Se proprio lo avete fatto, scrivete sulla quarta di copertina che è “molto più di un giallo”. 3. Nel caso sia inequivocabilmente e noiosamente un giallo, sulla bandella fate riferimento ai precedenti illustri di Carlo Emilio Gadda e di Fiedrich Dürrenmatt. 4. Scrivete un anti-romanzo. 5. Se non sapete cosa sia un anti-romanzo, fate delle lunge digressioni a caso, scombinate un po'...

Nella stanza separata

di Emanuele Trevi «Quello che eterneggia mi è poco congeniale. Più volentieri entro nell’ordine di idee che niente è più sacro di ciò che non è stato ancora redento dallo stile, non ancora raggiunto dall’intelligenza». Con questa bellissima dichiarazione d’intenti, tutta imperniata sull’ambiguità di quel «sacro» che non basterà una vita intera a sciogliere, Cesare Garboli chiudeva l’Avvertenza premessa alla sua prima raccolta di saggi, La stanza separata, uscita per...
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