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prosa italiana

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Storia con gatto

di Andrea Inglese   Vedo un uomo. Corre via. Non è un filosofo. Io stesso corro. Io corro a perdifiato. Vedo un uomo. Corre via di nuovo. Non è lo stesso uomo. Non è neppure lui un filosofo. Io corro. Io corro da un bel pezzo. Vedo anche altre persone, oltre agli uomini. Ci sono persone e ci sono uomini. Sono misti. Anzi, sono mischiati gli uni con le altre, persone...

Andrea Melone: Giardini di loto

di Andrea Melone Eravamo seduti a tavola. Mi pareva di sentire nel mio ventre le cellule schiantarsi e moltiplicarsi. Era come ali che battono appena, e non so bene se stavo piangendo o godendo. Entrò in sala Piergiulio, mi salutò tastandomi le spalle, baciò mia madre. La sua bocca era piena di insoddisfazione. Si sedette con precisione di collegiale: scansò la sedia con le mani, se l’avvicinò. Dopo un tempo considerevole...

Pizzuto découpage

di Domenico Pinto «Erice, odoranti di salvia i suoi paradisi, ingiù dallo scosceso il mare cresputo immobile, terse come stoviglie le strade spirali, ingressi ed imposte chiusi, laddentro cortili dove minuscole lune l'acqua nei profondissimi pozzi in echi, ben scarsa entro cisterna simmetrica, framezzo qualche albero, mura mura convolvoli, secondari usci su candida viuzza tra verdi persiane opposti a quelli maestri». È il bandolo di Testamento, e già il lettore ha...

La caverna

di Andrea Cirolla L'unico modo per uscirne è scrivere. Usare parole come colpi di piccone, e come piccone la lingua. Lavorare, giorno dopo giorno, di piccone e pala. La pala è per pulire il pavimento, per togliere i detriti, le parole sbagliate, le pagine malriuscite. E non è detto che il lavoro più semplice sia colpire. Potrei picchiare contro la parete per una notte intera e pensarlo all'alba un gran...

Diktiriovskaja

di Giovanni Catelli Dimmi, forse tu sai, ancora, i numeri degli anni, tutta la catena infaticabile dei giorni, che hai ceduto all'avvenire, o alla memoria, senza serbare per te che il puro istante, l'attimo, di gesti che segreti andranno col silenzio, con ogni tuo furtivo allontanarti nel domani : dove sono le ore, dell'ignoto guardarti, dal vuoto, nella stanza percorsa dai venti del settembre, dalla luce dell'alba, bianca, e senza...

Rapporto

di Stefano Gallerani Illustre Dottore, lei mi ha detto, durante il nostro ultimo incontro, di tenerla avvertita d'ogni avvenimento che per me avesse peso o importanza. Insomma, di scriverle, come se si trattasse di redigere un "rapporto" che soltanto un amico - in questo caso lei - avrebbe letto. Ebbene, soltanto per questo le scrivo. Ma come faccio a raccontare una storia simile? Non so neppure in che modo cominciare....

Il treno della morte

di Franz Krauspenhaar Sono a Roma Termini, verso le 17.30  di un venerdì di dicembre. Nella mia devastante ingenuità penso di poter acquistare un biglietto per un Eurostar direzione Milano direttamente in stazione, come ho fatto varie altre volte, però dalla mia città... Ma è venerdì, appunto. Sono stato nel Lazio tutto il weekend. Prima a Fiuggi, per presentare il mio ultimo libro, poi a Roma, per svago. Il venerdì...

Morfologia dell’amore

di Emmanuela Carbé Un cavernicolo, un essere primitivo vestito sempre con magliette cavallo e cavaliere. Brutto, col broncio appeso in faccia e la capacità di socievolezza di un sasso. Se non fosse che ogni tanto muove gli arti superiori per accendersi una sigaretta lo crederei un uomo della pietra, vestito con pelli di animale, disegno preistorico a muro. L'ho soprannominato tirannosauro rex, e quelle rare volte che apre bocca davvero...

Diorama dell’Est #14

di Giovanni Catelli Ceske Budejovice Tu sai che non ci rivedremo, nel momento preciso in cui affronti la piazza, lungo il passo interminabile che frana sui selciati, senza sosta, mentre il piede si precipita, lentissimo, nell'aria che non regge, si fa largo, nella grande piazza che trabocca, dalla minima fessura che incide l'avvenire, si divarica nell'ora, nella ferma luce, nell'istante, si propaga tra le case, lungo il ponte, nella timida...

Una raccolta preziosissima

di Giovanni Cossu E che io dica di lui come se fosse corpo, ancora sì come se fosse uomo, appare per tre cose che dico di lui. DANTE, Vita Nuova, XXV. Diogene Reiteri sembrava un avvoltoio, appollaiato a due metri da terra, su quello scranno dalle cui altezze doveva controllare le scolaresche in visita alla sezione del museo, dove si trovavano esposte le mirabili serie di preparati anatomici in cera: una...

Comizi d’amore o anche Amor ti vieta o anche Il mio ragazzo ha spento il telefono.

di Emmanuela Carbé Ipotesi: sul perché non vorrei sposarmi. Le mie note preferite sono il do e il sol. Ho anche una chitarra che si chiamava gipippa prima che i comitati leninisti dopo un'irruzione a casa mia mi hanno fatto notare che la walt disney è una società capitalista e che non potevo chiamare un oggetto con il nome della macchina di indiana pipps. La mia chitarra era normale prima che un...
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