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Trento

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La geografia della mia infanzia

di Giacomo Sartori Attorno alla vecchia villa dove vivevamo, la casa di mia nonna, c’era un territorio che era bello e accogliente, ma non ci apparteneva. Apparteneva ai contadini. Che erano esseri ignoranti e retrogradi. E infidi. Paradossalmente erano loro però che conoscevano i segreti di ogni recesso delle campagne e dei viottoli, solo loro erano liberi di percorrerlo a piacere. Lì fuori erano loro che dettavano il buono e...

La Trento che vorrei

di  Giacomo Sartori Pur aborrendo le scarificazioni urbanistiche, vorrei che l’intero cimitero monumentale a nord della città (“Trento Nord”) fosse decostruito, e che si riedificasse in armonia e tra viluppi di piante (includendo colture urbane). Vorrei che nelle vie di Trento si respirasse l’alito del naturalista e socialista e anticlericale Cesare Battisti. Vorrei che nelle panetterie di Trento si rinvenisse del pane buono (come avviene in moltissime regioni italiane), o insomma mangiabile. Vorrei...

Domenica pomeriggio sul ponte (un racconto)

di Giacomo Sartori à Gilles Weinzaepflen Un poeta con un corpo leggero e come sospeso nell’aria da poeta camminava su un ponte che scavalcava un fiume tranquillo ma anche greve di marrone determinazione, perché nelle settimane precedenti aveva invaso le rive, quasi scavallando nelle vie della cittadina. Con lui c’era una donna leggera e come sospesa nell’aria che scuoteva le anche a ogni passo, ma con una grazia trattenuta di cavalla...

La vita in tempo di guerra

di Sergio Garufi Per capire un libro non serve leggerlo da cima a fondo. I libri, più saggi degli uomini o forse solo più scaltri, cedono prima l'anima del corpo, tanto quella, si sa, è immortale. A volte la esalano così in fretta che non si fa neppure in tempo a toccarli. Non è difficile. Per cogliere lo spirito di un libro basta sfogliarlo, annusarlo un po’, leggerne qualche brano,...

La bestiaccia (da “Rogo”)

#BadMommyDay3       di Giacomo Sartori Anna non riesce a connettere, non sa più nemmeno dov’è, non sa più niente. Sa solo che un fuoco le brucia la carne. Un rogo la scardina, come succede ai tetti che ardono, quando le travi di legno crepitano e si sgretolano, franano su loro stesse. Le sue ossa si stanno staccando le une dalle altre, si dislocano. E lei non può fare niente per fermare quella...

Gli orsi trentini

di Giacomo Sartori La più incazzata è la tipa delle asine l’orso le ha fatto secche due asine era molto affezionata (la capisco alla mia veneranda età mi sono invaghito di una tigre di peluche) milita per il genocidio degli orsi ha fomentato un comitato i valligiani sono d’accordo il partito xenofobo si è schierato Certo che l’orso è un rompicapo è un bestione maleducato fracassa tutto non sbocconcella con il mignolo in alto tanto per cominciare squarta e massacra poi grufola nelle interiora è come se...

Minuti omicidi di casa mia

di Giacomo Sartori In settembre mi trovavo all’estero. È da lì che ho letto sul sito di un quotidiano nazionale che c’era stato un infanticidio in provincia di Trento. Mi sono quindi spostato su un quotidiano locale, ma senza affrettarmi: davo per scontato, me ne sono accorto dopo, che si trattasse di una valle periferica, di uno dei tanti paesi strattonati tra sfilacciamento postindustriale e impossibile arcadia turistica. E invece...

Vita complicata di un sopravvissuto

di Mauro Baldrati L’altra sera al gruppo di psicodramma il sopravvissuto che è in me ha fatto una full immersion molto interessante nella cultura maggiore italiana alla moda. Toccava a Lucia, di Trento, salire sul palcoscenico per il lavoro, cioè la rappresentazione del suo psicodramma. Lucia è una donna di circa quarant’anni che lavora nel servizio pubblico della sanità. Stava per descrivere – ma soprattutto per impersonare, interpretare, rivivere, com’è...

CARLO COCCIOLI A TRENTO

Giulio Mozzi presenta Il cielo e la terra (1950) di Carlo Coccioli Venerdì 22 ottobre alle 20.30, presso il Teatro Spazio 14 di via Vannetti 14. A seguire piccolo buffet.  INGRESSO LIBEROper maggiori informazioni

Che cosa la letteratura ha imparato dai matti

di Ermanno Cavazzoni Nella maggior parte dei casi gli scritti che vengono dal mondo psicotico non hanno molto interesse, da un punto di vista diciamo artistico, o anche solo di efficacia e forza espressiva. Ho fatto una ricerca negli archivi manicomiali, vari anni fa, e sostanzialmente prevale quella povertà di parola, quella stereotipia e convenzionalità che è la norma dei colloqui quotidiani e dei carteggi umani. Ossia un ricoverato del...
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