Le scimmie… (44)
di Dario Voltolini
ĆØ sporco di olio dei freni
ĆØ tutto sintetico ormai
dice
asciugandosi con uno straccio
e sembra felice
si vede subito che sa organizzare bene il lavoro
lo si vede appena entrati nell’officina
a sinistra il gabbiotto
a destra la scala per andare di sotto
in fondo la vetrata che separa i due ambienti
e poi il quadro con gli attrezzi appesi
e il poster giĆ all’ingresso
arrugginito fra i metalli dei motori
un vecchio poster di Gianluca Vialli
finisce come comincia
(quasi quasi
infatti alla fine del giro largo
ritorniamo al bar vicino al pattinatoio
che in realtĆ ĆØ il campo di mio zio allagato e ghiacciato)
e un uomo con il loden dal piazzale della metro
cioĆØ della linea che esce di cittĆ
e corre all’aperto sopraelevata
insomma dal piazzale della fermata dei treni
ci sta fotografando
ĆØ sicuramente un turista
uno che non hai mai visto
ragazzi pattinare sul ghiaccio
fuori da un impianto apposito
mentre qui ce la godiamo
e scivoliamo in libertĆ
abbiamo persino gli attrezzi
per farci una partitella di hockey
e la baracca delle vanghe e dei tosaerba
ci serve come spogliatoio
i treni della metropolitana
viaggiano puliti e lindi
sono tutti abbastanza colorati
e passano in questo fine settimana
carichi di gente (quindi
dev’esserci qualche manifestazione culturale
giù in cittĆ
altrimenti non si spiega) e da una carrozza
se ne ĆØ sceso quell’uomo
che evidentemente crede di non essere stato notato
e si ĆØ messo a fotografarci
forza allora
diamogli belle immagini
da portare a casa
e poi usciamo ancora una volta stasera
a prendere a palle di neve le ragazze
di fronte alla fioritura
e nel cielo prima di notte
pervaso ancora dal chiarore
passano le ore lentamente
tutta quanta ĆØ umida e sfinita
ĆØ sporco di olio dei freni
ĆØ tutto sintetico ormai
dice
asciugandosi con uno straccio
e sembra felice
si vede subito che sa organizzare bene il lavoro
lo si vede appena entrati nell’officina
a sinistra il gabbiotto
a destra la scala per andare di sotto
in fondo la vetrata che separa i due ambienti
e poi il quadro con gli attrezzi appesi
e il poster giĆ all’ingresso
arrugginito fra i metalli dei motori
un vecchio poster di Gianluca Vialli
finisce come comincia
(quasi quasi
infatti alla fine del giro largo
ritorniamo al bar vicino al pattinatoio
che in realtĆ ĆØ il campo di mio zio allagato e ghiacciato)
e un uomo con il loden dal piazzale della metro
cioĆØ della linea che esce di cittĆ
e corre all’aperto sopraelevata
insomma dal piazzale della fermata dei treni
ci sta fotografando
ĆØ sicuramente un turista
uno che non hai mai visto
ragazzi pattinare sul ghiaccio
fuori da un impianto apposito
mentre qui ce la godiamo
e scivoliamo in libertĆ
abbiamo persino gli attrezzi
per farci una partitella di hockey
e la baracca delle vanghe e dei tosaerba
ci serve come spogliatoio
i treni della metropolitana
viaggiano puliti e lindi
sono tutti abbastanza colorati
e passano in questo fine settimana
carichi di gente (quindi
dev’esserci qualche manifestazione culturale
giù in cittĆ
altrimenti non si spiega) e da una carrozza
se ne ĆØ sceso quell’uomo
che evidentemente crede di non essere stato notato
e si ĆØ messo a fotografarci
forza allora
diamogli belle immagini
da portare a casa
e poi usciamo ancora una volta stasera
a prendere a palle di neve le ragazze
di fronte alla fioritura
e nel cielo prima di notte
pervaso ancora dal chiarore
passano le ore lentamente
tutta quanta ĆØ umida e sfinita