Depois di Cecìlia Meireles
Depois…
Depois que se navega,
a algum lugar, enfim, se chega …
– O que serà, talvez, mais triste.
Nem barca, nem gaivota:
somente sobre-humanas companhias.
Dopo
Dopo aver navigato
in qualche luogo, alfine, si arriva …
– Questo forse darà malinconia.
Non più barca né gabbiano:
solamente sovrumane compagnie.
di Cecìlia Meireles (Rio de Janeiro, 1901-1964).
Buon anno a tutti. A.
I commenti a questo post sono chiusi
Una bella poesia, concisa, evocativa, pieni di echi. Grazie.
mi ricorda Saramago quando descrive Lisbona.
E’ nel”Nell’anno della morte di Richardo Reis” che si comincia tipo cosi:” la’ dove il mare si congiunge con la terra…” e dove si finisce in modo circolare con la stessa frase ma ribaltata?
…”sovrumane compagnie…”
Splendida elegia di ciclopeschereccio… :-)
Pus o meu sonho num navio
e o navio em cima do mar;
depois, abri o mar com as mãos,
para o meu sonho naufragar.
Minhas mãos ainda estão molhadas
do azul das ondas entre abertas,
e a cor que escorre dos meus dedos
colore as areias desertas.
Della grande Cecìlia Meireles mi piace ricordare questi bellissimi versi che, nella loro struggente levità, sfiorano il sublime. Qualunque cosa questa parola possa significare.
Grazie, Antonio.