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Partito democratico. Arrivato chissà come.

di Anonimo Napoletano

voto alle primarie

[ricevo, e pubblico volentieri, in forma anonima, come richiesto per la tutela dell’autore, questa cronaca, di primissima mano, di una giornata di votazioni su un seggio delle Primarie in provincia di Napoli]

Tre milioni e mezzo di votanti. La gente ci ha creduto davvero. Ma quanto ci hanno creduto i politici?

Questa è la cronaca di una giornata elettorale su un seggio della provincia di Napoli.

Già alle 06.45, un quarto d’ora prima che la giostra partisse, sembrava che il meccanismo cominciasse a sgretolarsi.

“Stai molto attento – mi avevano detto – queste elezioni non sono un gioco”.
Ma io sono ingenuo, e non ci credevo.

Pensavo che il peggio fossero quei fac-simile che giravano all’interno dei seggi, con i ragazzi che istruivano le persone su come votare.
Ma ancora una volta mi sbagliavo.
I baroni non potevano permettersi incidenti di percorso o inciampi, e così, come sempre, accoglievano gli elettori fuori al seggio, distribuivano abbracci, baci, pacche sulla spalla. Euro.

È tutta gente perbene, li vedi fermarsi in piazza a prendere un caffé, hanno grossi sorrisi, sono gentili con tutti, sono professionisti, se non fossero politici sarebbero la tanta decantata società civile.
Passa qualche ora, le file si allungano, l’attesa per votare sale, prima dieci, poi venti, fino a un’ora e più. Lo vedo su una poltrona, un cellulare in mano, attorniato da elettori e faccendieri, gente che cerca lavoro, che deve sposare la figlia, che deve qualche favore o che in futuro farà pesare il suo voto. Roba che sembra uscita dritta dritta da un film di Merola.
“Guarda che ci sono voci di irregolarità” dico.
“Si vede che sei giovane – risponde – pensavamo di poterla fare pulita anche noi. Ci siamo sbagliati”.
Le file si allungano ancora, i più anziani protestano, ma c’è il nipote a cui dare il voto. Il gioco vale la candela. Alcuni sorpassano la fila. Qui siamo tutti uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri.
Altri non sono anziani, e non hanno nipoti, ma semplicemente bisogno di lavoro.
Gente con fogli in mano. Curriculum vitae.
CV…Chi Voti?
Entri, voti, prendi la ricevuta, dai il curriculum, saluti.

Questo seggio non è grandissimo, o almeno non tanto quanto gli energumeni che lo presidiano.
“Sai già per chi votare no?”dice a una ragazza bionda.
“Certo, è una settimana che me lo ricordate”.
“E tu?” domanda al ragazzo che l’accompagna.
“Ovvio, tranquillo”. Dopo una ventina di minuti i ragazzi escono, mostrano la ricevuta dell’euro donato, la danno all’energumeno, e lui dà loro indietro due euro.

I ragazzi in fila ridono, scherzano, i più grandi li prendono in giro, ci si conosce quasi tutti da queste parti, anche solo di vista. Le schede cominciano a mancare, si mandano ragazzi a fotocopiarle. Mi allontano dalla fila e vedo un ragazzo col cellulare. Mi avvicino fingendo di parlare al telefonino, ma a differenza sua non ho la mano davanti alla bocca.
“Sì la X la devi mettere lì”, forse suggerisce un risultato di qualche partita.
Dove non arriva il telefonino, però, arriva la persona. Lo stesso che parlava al telefonino, infatti, rientra nel seggio. Sono tutti intenti a controllare la fila, le firme, i registri e lui prova ad infilarsi nella stanza dove le persone stanno votando. Qualcuno lo nota e urla.
“Cercavo solo una matita” dice.

A tratti tutto diventa manifesto, sfacciato, esplicito, dichiarato, gli euro vengono distribuiti mentre le persone sono in fila. Un ragazzo parlotta con una coppia di anziani e con i nipoti, ha il famoso fac-simile in mano e spiega chi deve votare. La signora anziana dice qualcosa, il ragazzo fa sì con la testa e manda un amico in macchina. Pochi secondi ed è di ritorno. Ha dieci euro in mano. Li passa alla coppia.

Sono le venti, i seggi dovrebbero chiudere, ma alle otto e mezzo qualcuno ha ancora parenti da far votare. I rappresentanti delle altre liste provano a far chiudere, ma ci riescono, con gran fatica, solo un’ora dopo, alle nove. Prima però c’è ancora il tempo di un ultimo voto. Un signore sulla quarantina, una giacca di pelle marrone e l’affanno dovuto alla corsa, arriva davanti al banco. Il presidente é vistosamente stanco. Comincia a dare nome e cognome, finché il ragazzo che controllava la scatola delle schede grigie si gira, lo squadra tre secondi e quasi gli si scaglia addosso. Ne nasce una mezza rissa.
“Tu hai già votato stronzo, ma per chi ci hai preso, per fessi?”.
Il signore con la giacca di pelle fa in tempo a riprendere la carta d’identità e scappa via.
Il padrone del seggio sorride, sornione. “Su, su, vogliamo fare casino proprio alla fine?”

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115 Commenti

  1. Dove ho votato io:
    – gli unici a consegnare soldi erano i votanti al momento della votazione e ricevevano una ricevuta;
    – la legittimazione al voto era verificata per ogni votante, era necessaria la tessera elettorale e un documento di identità;
    – il voto risultava da una firma apposta sul tabulato degli aventi diritto al voto. Ogni persona che ho visto votare ha firmato.
    Non ho visto nessun atteggiamento che potesse far pensare a un broglio. Ho visto gente serena e davvero contenta di andare a votare.

  2. io non sono potuta andare a votare, ma molti amici mi hanno raccontato le stesse cose identiche di andrea.
    Nessun broglio, solo lunghe code fatte con pazienza, pazienza che in altre code non sarebbe esistita un mio amico ha fatto una coda di due ore, e ogni tanto mi teneva informata; se fosse successo qualcosa di sospetto me lo avrebbe comunicato in diretta :-)
    Va beh che io sono toscana e andrea emilia-romagnolo, ma …
    … ad ogni modo la maggior parte dei votanti è del centro-nord (ma non è una novità)
    Però gia il fatto che il post sia anonimo la dice lunga ;-)
    geo

  3. Perché, Franco, sul quel seggio raccontato nella cronachetta non giravano bicchieri di rosso e bonari funzionari delle sezioni DS emiliane, ma la solita melma che, dalle mie parti, sale puntualmente a galla in ogni elezione; ed è una melma con la quale è meglio, come l’autore mi ha chiesto, e non posso che condividere, non avere niente a che fare.

  4. Dalle mie parti, ovvero in Basilicata, tutto regolare, come detto da Andrea e Georgia.
    Leggere della solita melma mi ha messo una tristezza sconfinata, comunque.

  5. Non sono andato a votare, perché non intendo partecipare al processo di formazione del Partito Democratico.
    I motivi sono tanti e noiosi.
    Per la prima volta ho ribaltato i miei soliti criteri (che consistevano nel sostenere quelli che mi parevano i meno-peggio: che si potrà mai pretendere dalla politica?) e ho dato ascolto alla mia diffidenza.
    Se sarà il caso voterò Pd alle politiche, ma per ora me ne tengo alla larga.
    Nemmeno sottovaluto l’importanza del voto di domenica, però.

    Perché il racconto dell’anonimo qui sopra, che potrebbe benissimo essere falso, è però credibile?
    Perché la sostanza culturale del Paese, nelle le sue varie declinazioni regionali, non è certo cambiata, né la cambierà il Pd.
    Anzi si vede bene l’intenzione precisa di non cambiarla: parlare di rinnovamento senza dire cosa si vuole rinnovare e come, significa che si ritoccherà qualche dettaglio, senza toccare la sostanza.
    E anche se si volesse farlo, come si potrebbe?
    Quale partito a vocazione maggioritaria potrebbe andare contro quello che è ormai il Pensiero Unico dell’amalgama sociale che regna sul paese e che ne costituisce il sentimento più profondo: lasciate tutto com’è, perché alla fine non va poi tanto male, però levateci dalle palle gli straccioni e gli zingari, fateci pagare meno tasse e procurateci un impiego, che al resto ci pensiamo da soli.
    Tutto il resto sono solo dettagli.

    Mi ha colpito, nella conferenza stampa di Veltroni, l’insistenza sul contrapporre alle “vecchie risposte” novecentesche un nuovo tipo di risposte più adatte ai “nuovi problemi”.
    Buffo. Perché la cosa più “novecentesca” che c’è è proprio l’opposizione vecchio/nuovo, che affonda le radici nell’ideologia tardo-ottocentesca del progresso inarrestabile.
    Veltroni non pronuncia più la parola “progresso”, perché troppo de sinistra e dunque sostanzialmente spaventevole.
    Usa invece “rinnovamento”, che però ha un significato del tutto diverso e altrettanto, forse di più, vago.
    Rinnovamento de che?
    “Rinnovamento della politica”?
    Cosa significa?
    Meno deputati, maggiore efficienza decisionale, eccetera?
    A casa mia, quello invocato da Veltroni, si chiama “più potere all’esecutivo”, perché è di questo che ieri sera stava parlando. Eccetera.
    Quella veltroniana è pura mitopoietica del nuovo, per costruire il quale, ammesso che si sappia cosa sia, nel paese non ci sono le basi culturali.
    Non ci sono mai state.
    Né ci saranno mai.
    Di questo occorrerebbe parlare, ogni tanto.

  6. piero la dice lunga sul fatto che uno scritto di un anonimo ha il valore che ha, nel senso che vale meno di uno firmato.
    Una cosa è un commento, un’altra una denuncia in un post ;-)
    Poi la dice lunga sulla situazione napoletana, dove uno neppure può firmarsi in un post che di per se non mi sembra poi tanto pericoloso.
    Poi la dice lunga sul fatto che nonostante io pensi che in gran parte dell’Italia le primarie siano state regolari (salvo naturali eccezioni), grazie allo sforzo dei volontari militanti penso anche che urge fare al più presto una legge, magari anche solo regionale, per regolamentare le primarie dei partiti e anche i referendum dei sindacati e fornire anche gli spazi dove si voti. Va bene che i partiti sono privati e possono fare quello che vogliono, ma è anche vero che poi formano il Parlamento che appartiene a tutti. E quando primarie e referendum vedono numeri di queste dimensione (quelle che si sono viste in questi giorni) è bene che siano regolamentati da una legge parlamentare.
    Detto questo continuo a pensare che più di tre milioni che escono da casa e fanno file incredibili (per lo più senza neppure protestare) per votare la nascita di un partito (in un periodo dove si propaganda principalmente l’antipolitica) sia un evento notevole e soprattutto una “azione” che non rimarrà priva di conseguenze anche fra gli altri partiti e partitini.
    Però è questo è diretto a voi: anche concentrarsi solo sugli aspetti (obbiettivamente minoritari) negativi la dice lunga ;-)
    geo

  7. Ormai ho involontariamente affinato una sensibilità che conduce inevitabilmente al coppio d’occhio iniziale.Niente intellettualismi, solo la prova culmine che
    è il face to face.
    Partecipo ai concorsi di dottorato e apprendo che i vincitori sono sempre o quasi allievi dei presidenti di commisione, in altri casi segretari di sezioni dei ds, in altre ancora che sono state conoscenze bibliche della commissione o dei dintorni.
    Vado a manifestazioni di portata internazionale ufficialmente descritte come momenti divulgativi, e noto che le sponsorizzazioni sono la Curia, la Confindustria, l’editoria.
    Osservo le posizioni di curatori d’arte, di mostre, di gallerie e mi ritrovo ai vertici dirigenziali personaggi simili a Chetto La Qualunque..
    Al Gore vince un nobel per la pace.
    Uolter Veltroni diventa il Berlusconi di sinistra e mi convinco che ascoltarlo, in fondo , è cosa buona e giusta.
    Che vi devo dire…..sembrerebbe prestigioso non esserci….fa curriculum dire dove non hai partecipato.

  8. E’ curioso, Georgia, che proprio tu scriva: “uno scritto di un anonimo ha il valore che ha, nel senso che vale meno di uno firmato.”
    Abbiamo difeso assieme ad oltranza la questione nickname, etc., in rete, tu stessa sei un nom de plume, nulla sappiamo di te. Eppure non manchi, ai miei occhi, di autorevolezza. Com’è che in questo caso i giochi cambiano?
    E poi, per come la vedo, Piero garantisce con la sua firma l’autenticità di questa testimonianza. Da giornalista avveduto sa quando occorre tenere le proprie fonti lontano da eventuali – magari piccoli, magari no – pericoli.
    Concentrarsi, poi, come li chiami tu, “sugli aspetti (obbiettivamente minoritari) negativi” la dice lunga, è vero. Cioè che, da intellettuali, non abbiamo partecipato a nessuna prevedibile incoronazione, ma che abbiamo esercitato il nostro dovere di lettura attenta, e critica, della realtà.

  9. La questione dell’anonimato è una non questione, secondo me.

    La cronaca fatta dell’anonimo è credibile, anzi, reale. Abbiamo assistito a scene simili altre volte e da altre parti. Non ci stupiamo, per favore. Dalle mie parti (catania e provincia) simili scene non si sono viste. Ma è possibile che in molte città sia accaduto. Perché?
    Perché “molti”, “pochi”, “alcuni” (non importa, avrete capito) hanno tentato in ogni modo di occupare gli spazi conquistati nelle vecchie compagini. La segnalazione di questo o quello da inserire nelle liste, le riunioni con urla e incazzamenti, le liste già scritte: cose già viste e sentite. Più o meno quello che accade in tutti i congressi di tutti i partiti del mondo. Non concordate?

  10. scusa gianni cosa c’entra un nick? la mia discussione è sempre stata solo sui commenti, qui si parla di una denuncia vera e propria, è cosa diversa.
    Ad ogni modo hai ragione tu, piero garantisce per l’anonimo e questo non è poco, se lo conosce bene.
    No, non vi ho accusato di non aver partecipato all’incoronazione :-), ci mancherebbe anche quella, semmai … di aver partecipato all’incoronazione con il silenzio ;-).
    Non vi leggo sempre, ma non mi sembra che cose positive (o negative) siano mai state dette sull’evento (prima di ora) , quella negativa invece paf arriva veloce ed è la solita pappa riscaldata dei brogli, di chi vota due volte, di chi viene pagato per farlo (ma figuriamoci, e poi … nel seggio sotto gli occhi di tutti, ma mica sono fessi ;-)
    Guarda che io non sto parlando della positività del pd, quello è ben altro discorso, leggermente più complicato e forse anche meno positivo e più doloroso.
    Io sto parlando della positività che dopo tantissimi anni rinasca un *partito*, fino ad oggi erano solo stati fatti rimpasti di partiti nati all’inizio del ‘900, se si esclude un non-partito come forza italia, in cui un individuo mandato non si sa da chi, si sveglia la mattina arruola qualche suo dirigente e lo candida sotto il nome di uno slogan calcistico ecc. ecc. … e se si escludono non-partiti a tema come i verdi (ambiente) o lega (razzismo scatenato) e se si escludono le varie schegge nate da precedenti partiti … insommale azioni nuove (che si condividano o meno) vanno salutate con interesse, con curiosità, vanno esaminate, vanno intelligentemente criticate ecc. (questo sarebbe il compito di un intellettuale) non solo andare a vedere le solite lagne dei brogli ;-)
    Io a differenza di tahs (con cui non ho mai nulla in comune, se dio vuole) sono molto interessata a questo evento-azione (anche per gli effetti che avrà sulle altre forze politiche) molto di più che a votarlo un domani … tra l’altro non amo molto neppure veltroni, ma questo è altro discorso.
    geo

  11. Luca … a catania siete stati i più ganzi e intelligenti, dovreste essere portati ad esempio, leggi questo piccolo trafiletto che avevo letto sul corriere on line il 14 ottobre (sempre che sia vero naturalmente, ma tu lo puoi confermare o meno)
    geo
    PC ANTI-BROGLI – Una curiosità da Catania dove le operazioni di voto
    sono state più veloci che nel resto dell’Isola perchè è stato
    utilizzato il computer. «Registriamo una affluenza simile alle
    primarie per le regionali – dice ad Apcom Luca Spataro, segretario
    provinciale dei Ds a Catania -. Qui si voto più veleocemente perchè
    abbiamo acqusito in formato elettronico i dati delle liste elettorali
    del comune. Gli elettori forniscono i loro dati e subito viene
    stampato il modulo. In questo modo evitiamo anche eventuali doppi voti
    e brogli».

  12. e poi sul compromesso storico democrazia cristiana-pc si sono scritte pagine di sangue fatte di omissioni, stragi, insabbiamenti, falsità, prescrizioni, cosa volete che sia a confronto oggi l’elaborazione di una presunta novità ? in fondo realizza a distanza di cinquantanni quello per cui Moro è morto.

  13. Sì, Georgia, c’erano i portatili con le liste elettorali in ogni seggio e così si è riuscito a evitare il doppio o triplo voto.
    Lo stesso non si è potuto fare in provincia, purtroppo, ma credo che sia un metodo da estendere in tutta la nazione per dare più credibilità e solidità a uno strumento molto utile quale sono le primarie.

  14. @georgia (l’autorevole)
    trovo particolarmente elegante questa tua frase: “Io a differenza di tahs (con cui non ho mai nulla in comune, se dio vuole)…”.
    compresa la storpiatura del nomignolo mio.
    detto questo, e visto che siamo in clima di outing, ho sempre trovato il tuo pensiero, “politico” e non, molto somigliante ad un groviglio di lenze da pesca sul fondo fangoso di un mare inquinato.

  15. tash :-))))))
    Non vorrei deluderti ma me lo avevi già detto svariate volte ;-), è chiaro (fin dal primo momento) che non ci capiamo, non abbiamo io e te nessun codice (linguistico, comportamentale, culturale ecc.) in comune, capita non è una tragedia, quando capita però di solito, fra umani, ci si fornisce a vicenda la chiave psw per capirci, ma evidentemente a nessuno di noi due interessa … io ti vedo come una macchina, e di macchine io non ho mai capito nulla …
    geo

  16. Anche dove ho votato io, in Alto Adige, non è andata così, ma come da Barbieri.
    “Perché la sostanza culturale del Paese, nelle le sue varie declinazioni regionali, non è certo cambiata, né la cambierà il Pd.”

  17. mi dispiace davvero pensare che non ci si possa esprimere ed esporre nemmeno per episodi simili.
    contrariamente ad altri casi, in questo, l’anonimato sembra esprimere non tanto piccole vigliaccherie di circostanza, quanto paure a prescindere.
    che trovo aberranti e sintomatiche di una rassegnazione che non canosco ma di cui prendo atto: se c’è vuol dire che c’è, che è viva e che respira l’alito fetido di questi rozzi padroni delle regole non scritte.
    quanto al voto e ai politici, sono evidentemente ciò che ci meritiamo.
    io non riesco a votarli da anni. a parte le ultime elezioni che ho scelto la rosa nel pugno che almeno due concetti due, in special modo sulla chiesa, li ha espressi.
    caro anonimo, non ti invidio e non ti biasimo.
    dall’operoso nordest, cristiano prakash dorigo

  18. Come ho già scritto sul blog di Georgia, sarebbe bastato fare una retata fra tutti i candidati al Pd del mezzogiorno per eliminare definitivamente le mafie.
    Il divario fra le due Italie è ormai incolmabile. Alcuno amici nordici mi dicono che da loro queste cose raccontate in questo pezzo, vere, verissime, non sono accadute. E’ stato tutto abbastanza regolare.
    Forse perchè da loro non c’erano due candidati che si chiamano Bassolino e De Mita.

  19. io credo dalle cose sentite che queste elezioni siano molto discutibili come momento veramente innovativo della politica italiana,sembra proprio che tutto debba cambiare affinche nulla cambi:I Gattopardi sono tantissimi

  20. se cominciano a giocare a figurine con i giochi di potere tra le correnti organiche si brucieranno in un quarto d’ora la credibilità potenziale di una scommessa sostenibile.E comunque la vicenda descritta è nulla confrontata a ciò che accadeva nelle elezioni interne della DC della prima repubblica

  21. Confesso che ho votato: con tutti i dubbi del caso, dato che ai “nostri” politici di sinistra non avrei dato nemmeno quell’euro che ci hanno chiesto. E nonostante il fatto che, anche se sono ” nordica” da trent’anni so bene che i miei conterronei sono abituati al teatrino messo in scena dall’anonimo napoletano.
    E allora perchè ho votato.
    Vedete, la mattina del 14 stavo ciondolando per casa in attesa dell’illuminazione.
    Ho acceso la Radio ( POPnetwork, si sa)
    Ho sentito le interviste alla gente in fila e, perbacco ( una signora come me non usa altre esclamazioni), la pensavano tutti come me.
    Molti avevano più di 50 anni (ahimè).
    Molti avevano partecipato a tanti girotondi.
    Nessuno amava i predicatori alla Beppe Grillo.
    Tutti sentivano il bisogno di testimoniare una fiducia ( nel futuro, in noi stessi, o in che?)
    Ho votato per non sentirmi sola.
    La sera ho pensato che Veltroni questa cosa avrebbe potuto farla nel 1989, sarebbe stata in linea coi tempi.
    Ora è tardi… ma la speranza è l’ultima a morire, almeno tra noi oltre in 50… Nostalgia di un movimento che non c’è più…

  22. Ehi, guarda che non siamo mica decrepiti… l’aspettativa di vita è la stessa per tutti noi. Tutti speriamo di vivere per sempre, quel che ci tocca poi di fatto non dipende dall’età
    (Dal pensiero filosofico di Maria Giovanna)

  23. Purtroppo Michele la sensazione che si tratti del gioco delle tre carte non è infondata. Spero che Veltroni voglia fare sul serio, ma… glielo faranno fare? Se il PD è un partito nuovo o meno lo vedremo presto. Per ora ho visto i burocrati di partito muoversi (anche e soprattutto localmente) in grande stile per coprire tutti gli spazi. Speriamo bene.
    Io ho votato Enrico Letta.
    Se volete ne parliamo.

  24. Tra virgolette c’è l’intervento di Gianni.
    ‘E’ curioso, Georgia, che proprio tu scriva: “uno scritto di un anonimo ha il valore che ha, nel senso che vale meno di uno firmato.”
    Abbiamo difeso assieme ad oltranza la questione nickname, etc., in rete, tu stessa sei un nom de plume, nulla sappiamo di te. Eppure non manchi, ai miei occhi, di autorevolezza. Com’è che in questo caso i giochi cambiano?’
    Caro Gianni difensore del nick name, prova a firmare una richiesta di atto autorizzatorio diretto alla PA con un nick name (per esempio Gig Robot d’Acciaio) e vai a lamentarti se non lo ottieni, digli che non è giusto cambiare i giochi eccetera…
    Questo non è un gioco della rete, dovrebbe stare fuori della rete e quindi le regole sono diverse, le denuncie anonime sono qualcosa, ma sono infinitamente meno di una denuncia riferita a una persona che sarà chiamata a collaborare per ricostruire il fatto.

    ‘E poi, per come la vedo, Piero garantisce con la sua firma l’autenticità di questa testimonianza. Da giornalista avveduto sa quando occorre tenere le proprie fonti lontano da eventuali – magari piccoli, magari no – pericoli.’
    Bene, allora la denuncia la firma Sorrentino, perfetto. L’importante è che la cosa possa essere ricostruita concretamente e sanzionata. Se tu mi garantisci che sia il partito che eventualmente la magistratura saranno messi nelle condizioni di agire, poco importa che firmi tizio o Sorrentino. Quando partite?

    ‘Concentrarsi, poi, come li chiami tu, “sugli aspetti (obbiettivamente minoritari) negativi” la dice lunga, è vero. Cioè che, da intellettuali, non abbiamo partecipato a nessuna prevedibile incoronazione, ma che abbiamo esercitato il nostro dovere di lettura attenta, e critica, della realtà.’
    Quando ti raffiguri come intellettuale che esercita la lettura critica della realtà io rimango letteralmente senza fiato!
    E ti rispondo che sono Napoleone…. :-)
    Damigelle di corte! belle damigelle! a me, a me! :-))))

  25. Mi risulta che il numero dei votanti è stato inferiore a quello delle primarie per la leadership di Prodi. Se fossi (e non sono) un entusiasta fondatore del PD me ne preoccuperei. Significa che nemmeno l’evento politico più significativo sulla scena italiana dalla discesa in campo di Berlusconi in poi riesce a invertire la tendenza alla disaffezione alla politica.

  26. Tutti speriamo di vivere per sempre, quel che ci tocca poi di fatto non dipende dall’età
    Ottima frase giovanna la sottoscrivo.
    Il bello della vita, se dio vuole, è che non sapremo mai quanto la nostra aspettativa di vita coincida con quella che ci toccherà veramente.
    Mentre la frase di morgillo è significativa della miseria culturale che stiamo vivendo al momento.
    Come se uno votasse o facesse politica, o agisse nel mondo, solo per quello che gli succederà, a lui stesso, nell’immediato domani, come se tutti quelli che vengono dopo di noi, figli, nipoti, bisnipoti o anche umaani come noi la dovessero prendere nel culo perchè … intanto me la sfango io poi … poi e al diavolo tutti gli altri.
    Cose da pazzi il morgillo.
    Noi moderni possiamo fare a meno di dio, di ogni tipo di divinità, ok siamo tutti d’accordo, ma a patto che ci ricordiamo che noi, con la nascita, entriamo in un mondo precedente a noi, costruito da altri prima di noi, e che ne usciamo, con la morte, lasciandolo agli altri come minimo in buona condizione.
    A pensare come morgillo che volete che sia una guerra che distrugge e inquina una buona fetta di mondo, basta non sia la mia, o l’effetto serra tanto accadrà (forse) quando non ci sarò più, o gli ogm che renderanno sterili i semi … quisquilie nella mia aspettativa di vita che per quanto possa essere lunga non è che un soffio.
    Complimenti morgillo, la gente come lei mi riconcilia con la mia convinzione che fra destra e sinistra (anche una sinistra annacquata) ci sia ancora una grande, immensa differenza.
    geo

  27. beh ora non voglio fare la difensora d’ufficio del dp (di cui mi importa il giusto) ma ti risulta assai male caro binaghi.
    Per prodi (quattro milioni di voti) votava tutta la coalizione. Per le primarie DP (3 milioni e trecento mila voti) solo Margherita e DS, se fai il fiscalista (ma l’ho già detto a bruno) calcola che rimangono formalmente fuori: di pietro, socialisti (compreso il gruppo spini) rifondazione, verdi, comunisti italiani, sinistra democratica, sinistra critica e forse qualcos’altro che ora non ricordo… quindi, in quella direzione, nulla da preoccuparsi anzi. Datti pace ;-)
    geo

  28. strano come molti di noi parlino di “nuovo”, se ne riempiono la bocca, senza bisogno di specificazioni ulteriori su cosa eventualmente sia.
    ma basta così, per oggi.

  29. Georgia, quelle addizioni e sottrazioni, fatte così, han poco senso. Il voto del 14 avrebbe dovuto mobilitare ben più che per un’elezione politica, visto che si tratta di un’ipotesi di partito destinata a incidere sui prossimi decenni. La verità è che se a Napoli si respira una brutta aria fuori dai seggi, in provincia di Milano io ho visto facce smorte e scarsa convinzione. Per quel che me ne importa, visto che l’equivoco del riformismo progressista per me è già consegnato alla letteratura. Mi scuoterebbe uno spettacolare suicidio di massa di questa classe dirigente, e poco altro.

  30. @ valter un suicidio in massa di una classe dirigente è una contraddizione in termini ;-).
    Finchè sono classe dirigente NON si suicidano … neppure in rete lo fanno.
    Ad ogni modo io rispondevo al tuo post precedente che mi sembrava (ma forse mi sono sbagliata) non abbracciasse assoluti o altro, ma solo numeri.
    Se passiamo alla letteratura … beh in realtà (a parte saviano e pochi altri) siamo ancora in attesa, ci siamo quasi rassegnati, ma non disperiamo, se lei poi ce lo assicura siamo più speranzosi, ma mi sembra, da quello che lei dice nel commento, che lei veda la letteratura come una discarica dove buttare roba morta e inutilizzabile . Forse dovremmo pensare a fare un inceneritore ecologico anche per la nostra letteratura … dove il suicidio collettivo mi sembra in atto da anni;-)

    @caro morgillo forse lo conserverei se ce l’avessi :-) poi non si dispiaccia troppo, io non ho nè figli nè nipoti e ho una lunga aspettativa di vita sempre che non mi cada una tegola in testa domani.

  31. Ho letto un resoconto di una giornata all’insegna dell’illegalità, esistono tutti gli estremi per una denuncia all’autorità giudiziaria.

    Sta bene parlarne in un blog, ma sta ancora meglio adoperarsi per fermare questo scempio. Per cui, quando verrà fatta la denuncia? Mi proprongo per accompagnare l’Anonimo Napoletano nell’ufficio di polizia che lui ritiene più opportuno.

  32. Ma quale rinnovamento? Ma se Veltroni, a Roma, non è riuscito neppure ad imporsi sui tassiti. Ma peppiacere.

  33. sono d’accordo con fabio, la denuncia andrebbe fatta, se piero e l’anonimo sono veramente convinti che i voti venissero pagati, e hanno visto il passaggio di soldi, dovrebbero sporgere denuncia immediatamente. Lo faccia piero se non vuole compromettere l’anonimo

    @caro biondillo è vero andrea ha ragione (anche se tu lo dici ironicamente) però non sono d’accordo con lui quando scrive: ” Quando ti raffiguri come intellettuale che esercita la lettura critica della realtà io rimango letteralmente senza fiato!” .
    Beh quello dovrebbe essere il compito di un intellettuale (e uno che lavora con le parole è un intellettuale) che poi uno ci riesca è altro discorso, ma almeno vedersi in quel ruolo mi sembra doveroso. Però certo quel ruolo non si esercita con silenzi ed omissioni ;-)
    geo

  34. Georgia, non vedo la letteratura come una discarica ma un luogo dove cose già accadute e consegnate al passato entrano a far parte del linguaggio e delle mitologie collettive. Tali a mio avviso il riformismo progressista, ma anche i vieti concetti di destra e sinistra. Il suicidio di una classe dirigente è la presa d’atto di un linguaggio ormai incapace di descrivere il reale: potrebbe far posto a una coscienza politica del presente, anzichè a una riproposizione ritrita delle ideologie del XX secolo.

  35. Binaghi: Il suicidio di una classe dirigente è la presa d’atto di un linguaggio ormai incapace di descrivere il reale

    Un po’ più originale e meno televisivo, no, eh?
    … già, ma questo avere un linguaggio capace di descrivere il “reale” [*reale* che solo tu sai cosa sia] è il compito alto della letteratura, in particolare della narrativa (che è pure politica, nel suo pensiero agito che si fa carne), non certo della sola politica “amministrativa”. Se la letteratura è muta e parla solo di cose morte, di mitologie collettive, di luoghi comuni (senza neppure accenderne la profondità nascosta che certi luoghi comuni hanno sempre avuto) e di clichè spuntati, che mai puoi pretendere dalla politica?
    Vieti concetti di destra e sinistra???!!!???
    Ma come parli????? Mai come ora sono state visibili le differenze, pur anche nelle sfumature più impercettibili … ma come gli eschimesi vedono le differenze fra centinai di bianchi e grigi che io NON so afferrare, è normale che chi vive oggi abbia un pensiero unico non più in grado di vedere alcuna differenza, è normalissimo, ma è un limite non una scoperta moderna :-). Un po meno normale è che la stesso limite lo viva passivamente e lo proclami chi lavora con le parole :-)
    geo

  36. Secondo me Gianni l’apice della condizione di intellettuale che esercita la lettura critica della realtà la raggiungi quando ci indichi un’analogia tra l’anonimato di un tizio che nessuno sa chi sia perché nessuno di lui ha mai letto nulla – né da ciò che dice Sorrentino c’è alcuna possibilità di riscontro con la realtà delle sue parole, essendo tutto avvolto nel mistero -, e lo pseudonimo di Georgia, che da anni firma i suoi post, di cui possiamo valutare idee e coerenza perfettamente.

  37. Veltroni ha le mani bucate.E non è Gesù

    p.s. nel seggio che ho visionato la sensazione è stata di ritrovarmi tra ingenui idealisti desiderosi di sistemare parenti e amici,per il bene del paese.Gli intellettuali sono “cori di maschere notturne”(perfetti per internet)

  38. @georgia
    Mai come ora sono state visibili le differenze, pur anche nelle sfumature più impercettibili …

    Secondo me confondi tra l’abbigliamento (che serve a legittimare le differenze presunte) e la prassi (che riesce ad azzerarle).

  39. Caro Andrea, è “tutto avvolto nel mistero”, confermo, perché il meccanismo di tutela che scatta quando censuri, vlontariamente e in modo concordato, il nome di una persona. è basato precisamente sul mistero e sulla reticenza.
    La persona che ha scritto questa cronaca mi ha chiesto di NON comparire, e io l’ho accontentato. Confermo la bontà di quanto scritto perché conosco a fondo questa persona, oltre che, Sciascia illuminaci, il contesto.
    I ragionamenti sul nickname in questo caso sono fuori luogo semplicemente perché questo NON è un nickname, non almeno nel senso che comunemente si intende in Rete. Qui non si tratta di valutare idee di nessun tipo, c’è solo da fare un investimento di verità: credi tu o no a quello che c’è raccontato in questo pezzo? Il fatto che ci sia il mio nome come postatore ti sembra una garanzia sufficiente di credibilità – avendo fatto io per primo un investimento sulla verità dell’autore e del pezzo – o no? Sarebbe stato diverso se, disonestamente, avessi firmato IO il pezzo, fingendo di aver visto in prima persona, a garanzia di verità e onestà, le cose raccontate?

    un saluto

  40. Piero, tu dici che vuoi tenere anonimo il testimone. Bene, legittimo.
    Il problema è che il testo che hai pubblicato tiene nascosto anche il ‘fatto’, di cui capiamo ben poco. Chi sono gli ‘energumeni’? che lista e candidato spalleggiano? cosa accade se si vota diversamente dalle loro indicazioni? che cosa è stato visto e cosa immaginato? è davvero impossibile scrivere in quale seggio è avvenuta la cosa? come è possibile che il testimone anonimo sia restato lì fino alle nove quando aveva già votato? alcune delle cose scritte sono una testimonianza ‘de relato’, cioè raccontate a lui da altri? Queste le prime domande che mi vengono in mente.
    Tu dici che apponendo la tua firma garantisci per la bontà della testimonianza. Permettimi di dire che questo non basta, perché tu non garantisci per la testimonianza, bensi sull’onestà del testimoniante. E’ molto diverso, può darsi benissimo che l’anonimo napoletano non sia stato accurato nella ricostruzione del fatto. Allora tu, per garantire davvero sulla bontà della testimonianza, dovevi ricavarla insieme a lui, fare domande, approfondire dove c’era bisogno. A quel punto il testo avrebbe smesso di avere quella vaghezza misteriosa che non consente di capire davvero le cose, di valutare la loro attendibilità. Rimane soltanto nel lettore un’atmosfera generica – senza un ‘chi’ e un ‘cosa’ – in cui tutto è un gioco sporco. Ma operativamente che ce ne facciamo di un’atmosfera?

  41. Bene piero allora facciamo che l’articolo lo hai scritto tu e le domande le facciamo a te.
    Premetto che sono sicura che conosci bene il contesto e che il post sia verosimile, ma questo NON basta.
    Ti faccio 2 domande:
    1) Tu scrivi: Entri, voti, prendi la ricevuta, dai il curriculum, saluti
    Siccome veltroni (o altri ora non ricordo) mi sembra abbia detto: non ci saranno correnti e quindi nessuno potrà dire vengo a nome di …. ti pregherei di denunciaresubito la persona che ha preso il curriculum in cambio del voto mi sembra un ottimo compito per un intellettuale e giornalista o perlomeno faccene qui nome e cognome (chiedilo al relatore del post), mi sembrerebbe il minimo sputtanarlo.
    Poi vorrei anche il nome dell’energumeno che dà due euro in cambio della ricevuta di un euro (garantendoci che la ricevuta non fosse di 3 euro e che il votante avesse dato 5 euro e che i resti li facesse l’energumeno) anche questo chiedilo al tuo amico, visto che lo chiama energumeno sicuramente saprà chi sia.

    Poi scrivi: un ragazzo parlotta con una coppia di anziani e con i nipoti, ha il famoso fac-simile in mano e spiega chi deve votare. La signora anziana dice qualcosa, il ragazzo fa sì con la testa e manda un amico in macchina. Pochi secondi ed è di ritorno. Ha dieci euro in mano. Li passa alla coppia.
    Spiegare come funzioni il voto con dei facsimili era usanza da sempre nel pci e penso anche in altri partiti, quindi non ci vedo nulla di strano, poi naturalmente uno vota per chi vuole.
    Per i 10 euro anche qui dovresti garantirci che il ragazzo energumeno non sia anche un amico della coppia (il tuo relatore lo sa sicuramente visto che sa anche che la coppia sono i nonni dei ragazzi che sono con loro) , amico acui sia stato chiesto un prestito di 10 euro (magari prima che glielo spiegassero non sapevano che bisognava pagare un euro), mi sembra strano che uno addetto a pagare il voto di scambio, e che per questo si aggiri nella fila, non abbia neppure i soldi dietro : e che debba addirittura mandare qualcuno a prenderli in macchina … 10 euro eh? non mille (che sarebbe stato più plausibile) 10 euro eh? non una bustina di coca ;-)
    Io non nego che a Napoli siano successe cose poco chiare, saranno sicuramente successe, ma mi sembra incredibile che il pagamento avvenga così in maniera plateale invece di mandare la stessa coppia alla macchina a riscuotere più discretamente ;-)
    Insomma a me se lo vuoi sapere i corrotti dipinti nel post sembrano dei gran cretini, ma anche il post mi sembra cretino, e quindi l’autore poteva tranquillamente firmarsi :-)
    Riguardo alla chiusura dei seggi in ritardo … era stato detto che avrebbero chiuso solo alla fine della fila visto che non si aspettavano simile affluenza, visto che i locali erano piccoli quasi ovunque e visto che le schede sono presto finite. Chi ha fatto come in Catania NON ha avuto simili problemi ma, da quanto capisco da questo post dubito che a Napoli avrebbero potuto organizzarsi così brillantemente ;-).
    Dove è andato a votare il mio amico, ha votato tardissimo (ampiamente passate le otto) e dietro a lui c’era ancora una lunga fila e nessuno ha ricevuto soldi, anche se molti si parlavano tra loro, o al telefonino, consigliandosi a vicenda, e il mio amico ha pure telefonato a me per chiedermi chi dovesse (dovesse è naturalmente ironico) votare, io gli ho risposto vota la bindi che se vincesse sarebbe veramente una piccolissima rivoluzione. Ora mica penserai che io sia un dirigente pd, addetto alla corruzione vero? Il mio amico è iscritto, io NO. Pensa che cosa terribile, che sculo della madonna, a Firenze? dover telefonare ad una amica lontana per chiedere consiglio visto che lì nessuno se lo cacava per intimargli nulla, e tanto meno per pagarlo, anzi pure la telefonata si è dovuto pagare ah ah ah ah ah ah
    Riguardo a quello che voleva votare due volte … a quanto pare non c’è riuscito visto che … non sono fessi ;-)
    No, continuo a pensare che il post se è vero, poteva benissimo essere firmato senza problemi
    geo

  42. E’ vero, si tratta di un’atmosfera. Ma credo che di un’atmosfera noi, operativamente, ce ne possiamo fare molto. Questa è l’atmosfera di Napoli, che l’autore ha percepito e ci ha restituito bene. E che Piero ha pensato giustamente di garantire. Certo, possiamo smontarlo pezzo per pezzo questo scritto, è chiaro, di chi erano le dieci euro, ecc…. Ma se lo facessimo significherebbe solo resistere a un “senso” che emerge con chiarezza dalla percezione di uno che non è uno di Lotta Comunista, ma è uno che si è proposto come volontario per il partito democratico, e dunque si aspettava un’aria nuova. E invece si è trovato davanti alla solita (solita per quelle stanze partenopee, ahimé) mefitica aria, e ha sentito la necessità di scrivere questo pezzo per condividere questo suo “scandalo”.

  43. Oggi ho parlato con un candidato nella lista Veltroni. Non ce l’ha fatta per 21 voti.
    “Chi se ne frega” mi ha detto ” si tratta di aspettare un po’, un posto me lo trovano. Io sto con Nicolais. Walter ha detto che dopo Bassolino ci sarà lui, sarà il suo referente e io sono già dei suoi. Poi tocca alla Cgil, cambiamo il segretario, che quello è una creatura di Antonio ( Bassolino ). Se Mastella non passa al centro destra e si candida come governatore in Campania comandiamo noi nel giro di due anni.”
    Ecco cos’è cambiato con PD.
    Niente.

  44. Eh, non credo che sia così. Un ‘fatto’ non è un”atmosfera’ è molto di più. Un giudice non si muove per un’atmosfera. E siccome questa testimonianza vorrebbe essere una denuncia, è una denuncia fatta male. E’ per questo che a certe persone per qualche ragione stronza gli tocca battersi per ricostruire un ‘fatto’, come la mamma del ragazzo massacrato da quattro poliziotti a ferrara, perché l’atmosfera non serve a niente.

  45. Si tratta di un falso.
    Una votazione amministrativa, probabilmente, adattata al PD day.
    Non si danno istruzioni quando già è previsto un cappotto. Quello che contava qui era solo l’affluenza. Facsimili, curriculum e altre amenità si danno solo quando sono in gioco delle poltrone. E qui non c’erano poltrone da assegnare salvo quella scontata di Veltroni.
    Come su Libero, il Giornale, il Secolo d’Italia ecc. qui si vuole sputtanare il PD senza badare a scrupoli. Perchè?

  46. o si intendono per poltrone quelle dei sub-segretari cittadini del PD?
    Ma di quali poteri possono essere mai investiti se sono solo dei costituenti di un partito costituente?
    Perchè mai i questuanti dovrebbero sprecare l’ occasione rara di stare chiotti?

  47. l’energumeno, pur essendo una maschera grottesca, è almeno sensata. Premia giusto l’affluente con un euro, gli paga il disturbo, anche se non si capisce a nome di chi, del costituendo PD che così si rinfrancherebbe?

  48. Le segreterie di partito sono centri di potere. Dalle segreterie partono le nomine, le indicazioni, le direttive. Nessuno decide nulla se non c’è prima l’accordo con le segreterie e con quelle degli alleati ( in questo caso lavoro dimezzato, vista la fusione ). Il PD non può cambiare nulla in quanto gli uomini che lo costituiscono sono gli stessi che gestiscono gli attuali centri di potere, con i risultati che sappiamo. E nel PD non mi risulta sia all’ordine del giorno la ristrutturazione degli apparati di partito o le dimissioni dei politici che hanno fallito, vedi De Mita, Bassolino, e compagnia cantante. Anzi, erano nelle liste, si sono candidati, senza un minimo di pudore o di vergogna. E con loro, almeno in Campania, si sono candidati personaggi che se li definisco ambigui gli faccio un regalo. E insieme a loro un manipolo di utili idioti come Marco Rossi Doria, la buonanima di un uomo intelligente.
    La commistione fra politica, affari, massoneria e criminalità si è rafforzata, i quattro cavalieri dell’apocalisse dominanti non hanno alcuna intenzione di mollare, tutt’altro.

  49. certo che 1 euro o 10 euro alla coppia sono davvero una pezzenteria, neanche coprono la spesa di trasporto al seggio.

  50. epifani è una creatura di bassolino? io non lo sapevo, complimenti a bassolino allora, oppure anche epifani è un mafioso (okkio che eventuali divergenze sindacali con cremaschi non sono ancora mafia;-)?, mi sembrava che qualcuno avesse detto qui che bassolino era peggio di un cuffaro (anzi sei stato proprio tu bruno, lo stesso che l’altro giorno mi assicurava, nel mio blog, di sapere per certo che gli zingari rubano e vendono i bambini;-) … ma un vero mafioso come cuffaro vede epifani come il fumo negli occhi ;-).
    Ok, con il pd forse non cambia nulla, forse peggiora tutto … può essere, ma non è certo con questi metodi, con queste atmosfere e con questi post anonimi che si fa una politica migliore. Ammettiamo che tutto sia verissimo (ma cosa?) e che tale sistema sia all’ordine del giorno (ma quale sistema? se mi devo basare sul post all’acqua di rose) in un paesino della provincia di napoli, ma se poi in tutto il centro nord è andato tutto regolare e pure in basilicata e pure a catania, e nessuno è stato pagato cosa cambia?
    Marco ci dice che l’autore è un volontario pd di quel paese, spero non lo sia più ora, e allora perchè non denunciare il tutto veramente? perchè non denunciare chi piglia un curriculum in cambio di un voto, perchè non denunciare chi dà 10 euro a 4 persone incambio di voto? perchè non farlo pubblicamente per inchiodare i politici alle loro responsabilità come avrebbe certo fatto uno di Lotta Comunista?
    In fondo anche quello che dice enough è giusto e quindi anch’io mi domando perchè?
    Beh, qui il perchè forse potrebbe anche essere solo un comnissimo desiderio di scrivere e … l’importante cercarsi un argomento che fori il monitor … poi … poi non si sa mai … magari poi salta fuori anche il nome dell’autore :-).
    Come documento ok, se è tutto vero … contentiamoci dell’atmosfera in mancanza di prove … ma come pezzo letterario … beh …. io l’atmosfera non l’ho percepita affatto e se non me lo faceva notare marco manco mi accorgevo che c’era
    geo

  51. Per Georgia, Enough, Andrea Barbieri, e chi più ne ha più ne metta. Mi spiace, non posso che ripetere quanto già scritto. Questo testo che ho pubblicato non è un pezzo di fiction ma la cronaca di una giornata di votazioni su un seggio per le primarie PD in provincia di Napoli. L’autore è una persona fidata che ha tutta, ma proprio tutta, la mia fiducia. Su QUEL seggio è successo quello che è stato raccontato dalla persona che ho ribattezzato “Anonimo napoletano”. Per il resto, bene fa Marco Rovelli a parlare di “atmosfera” (io avevo provato con “contesto”).
    Precisazione per Enough (che speravo fino all’ultimo di dovermi risparmiare): l’autore del pezzo, e il suo postatore, votano da anni DS (con una piccola puntata, se non ricordo male, in Rifondazione comunista).

  52. il PD non può cambiare nulla, che disperazione. Bruno lo sa già e gli risulta pure che non è all’ordine del giorno la ristrutturazione degli apparati di partito. Quale partito? Quali apparati? Il partito non è ancora nato ma Bruno sa. Ecco perchè non ci ha giocato manco l’ euro.

  53. “e allora perchè non denunciare il tutto veramente?” Forse per lo stesso motivo, psicologicamente parlando, che vi induce a rifiutare quel che lui dice. Che, politicamente, si declina come “realpolitik”: non vorremo mica sputtanare il pd come già fanno libero, il giornale, ecc?

  54. Il PD è ciò che si merita chi ha passato buona parte del 2006 a chiedere al governo Prodi il diritto di famiglia alle coppie gay e il diritto al suicidio assistito, mentre milioni di famiglie (vere) con prole venivano strozzate dai mutui bancari e dalle bollette delle aziende privatizzate dal medesimo. Vedrete che Veltroni ha già pronto un bel maquillage democratico che piace alla gente che piace, nell’attesa che i Brambilla che ne hanno pieni i coglioni scendano per strada e la rivoluzione la facciano sul serio.
    A mazzate, come si è sempre fatto.

  55. io però al suicidio assistito non ci rinuncerei.
    e nemmeno al riconscimento delle coppie di fatto, anche inter-specifiche, tipo uomo-cane, uomo-ornitorinco, ecc.

  56. Non entro nel merito (tanto lo sapete come la penso) ma c’è un problema di priorità.
    Capire se certe battaglie sono sostanziali o fumo negli occhi per impedire che i poteri reali vengano messi in discussione.

  57. domenica io ero in emilia perché mio papà è stato operato da poco. e in emilia a dire il vero ho ancora la residenza nonostante viva da cinque anni a milano.
    mi ha chiamato un’amica di mia madre dal seggio, la mamma era sulle alpi apuane. beh m’ha detto se vieni tu voti anche per lei così compare il suo nome e ci tengo. io veltroni non lo voto nemmeno sotto tortura, è una cosa mia personale lo so. e non lo voto nemmeno per un altro. quindi niente da fare. e mi sono sentita come catapultata alle riunioni di condomio dove si dà la delega. questo è il fatto.
    a me queste elezioni tra di noi sono sembrate un bel cartone animato. un solo candidato: il più bello, il più bravo, il più tutto.
    veltroni c’era quando ho fatto il liceo, e sono passati quasi vent’anni, era il nuovo allora è il nuovo oggi.
    (purtroppo la storia contemporanea ci dice che gli incapaci per qualche misterioso motivo spesso vincono).

  58. ma no, marco se il pezzo fosse stato firmato io sinceramente non avrei avuto nulla da ridire, casi del genere saranno veramente successi, e magari non saranno stati solo 10 euro per 4 persone :-), ma … ti rendi conto della ridicolità che viene fuori da questo pezzo che urla alla corruzione … 10 euro in quattro :-)))))))))))))))))))))
    boh ….
    geo

  59. Sì, geo, è ridicola quella micro-corruzione. Ma se fosse proprio quello lo scandalo, nella diffusione pulviscolare di quel costume? E poi guarda, fosse pure un attacco situazionista, questo, per me manterrebbe intatto il suo valore di verità…

  60. (a proposito, geo, io ho con tre pacchetti ho già uno Stalin e un Pol Pot. Però ho anche un bel Cafiero, con lo sguardo già pronto al volo verso il sole col suo corpo piumato, prima di essere incastrato a Nocera…)

  61. peccato elena che non sei andata, così ci dicevi se veramente potevi votare anche per tua mamma;-) io ci sarei andata di corsa e poi li avrei denunciati.
    Anch’io al momento sono sulle alpi apuane, che coincidenza … però non sono tua mamma altrimenti ti sculaccerei per esserti persa una tale occasione di poter riferire cose dimostrate ;-)
    geo
    P.S
    Belle amiche ha tua mamma :-)

  62. Ecco, Georgia, a differenza tua, questo pezzo non URLA. Dice. Racconta.
    Senza emoticon ogni due righe, tra l’altro. Una conquista inimmaginabile, eh?

  63. beato, marco … io dove mi trovo non ho trovato ancora neppure una bustina :-(
    protesterò con il manifesto.
    Però io marco mi scaldo solo per la grande corruzione … suvvia per dieci euro in quattro ‘un si vende nessuno, neppure uno rom con tanto di bambina (naturalmente rapita) in braccio ;-).
    geo

  64. @ Marco, un attacco situazionista ??????!!!?????
    ma dai sii serio … capisco che la *situazione* qui non sia delle migliori per essere seri … ma fa un tentativo dai ;-)

    @ caro piero, nel pezzo, un emoticon, a dir la verità, non guastava per niente, ci avrebbe fatto perdere meno tempo ;-)

  65. Il PD è ciò che si merita chi ha passato buona parte del 2006 a chiedere al governo Prodi un bel maquillage democratico che piace alle aziende (vere e privatizzate dal medesimo). Vedrete che Veltroni che ne ha pieni i coglioni del diritto di famiglia alle coppie gay e del diritto al suicidio assistito, lo fa sul serio, a mazzate, come si è sempre fatto.
    Nell’attesa che milioni di famiglie con prole (che venivano strozzate dai mutui bancari e dalle bollette) , scendano per la strada della rivoluzione. Mentre Brambilla (che piace alla gente) ha già pronto…

  66. Piero, se a te piace pensare che questo pezzo ‘dice’, liberissimo.
    A mio parere il suo problema è che non dice cose abbastanza circostanziate, e capisco quando Georgia parla di ‘cazzata’, che io chiamo ‘atmosfera’. A voi ‘cazzata’ non piace, invece ‘atmosfera’ vi piace molto, ne siete fieri: un pezzo d’atmosfera.

  67. chiuderà molti occhi, farà finta di niente molte volte, e avrà molta gente al momento giusto. persone che lo copriranno, lo difenderanno, persone sul pezzo.
    incarna una politica che non sbaglia. quasi pulita. è abile.
    mi sembra uno che eseguirà bene certi ordini. figlio delle cose facili, facili da dire, da capire, da ripetere. libri facili, film impegnati, cose così.
    mi fermo.
    *con le apuane c’entrava sant’anna di stazzema ma c’era poi anche un monte.

  68. io non ho detto *cazzata*, sono una signora … ma andrea forse mi ha letto nel pensiero;-)
    Suvvia datevi una calmata ci sono un sacco di cose serie a cui pensare (e di cui scrivere) per gente che vuol essere a sinistra del centro- sinistra senza bisogno di fare della letteratura che crea un’atmosfera … magari dopo essersi bevuto un brandy vecchia romagna etichetta nera
    … via stavolta vi risparmio l’emoticon altrimenti piero s’incazza però vi consiglierei intanto, per cominciare, di parlare della manifestazione del 20 (organizzata da manifesto liberazione e carta), se non vi va potreste parlare di quelli che forse non aderiscono (come mussi e verdi) oppure di quelli a sinistra della sinistradella sinistra che, per altri motivi, non aderiranno sicuramente come il senatore Rossi i comunisti anarchici di Pisa, e il Presidio Permanente No Dal Molin e soprattuto, questo fatelo davvero: vedete di pubblicizzare la manifestazone del 1° dicembre a roma per ripubblicizzare l’acqua e i beni comuni
    buon brandy
    geo

  69. Sì, scusate, Geo non ha detto’ cazzata’, ha detto post ‘cretino’ non in un senso offensivo, ma nel senso che pare davvero troppo ingenuo.
    Mi sembra di aver detto una cosa sensata quando pensavo che fosse meglio non pubblicare direttamente il pezzo, ma filtrarlo attraverso le domande di Piero per circostanziare meglio il fatto, per togliergli quell’aria di – diciamo così, a questo punto – intrigo buffo (gli ‘energumeni’ da fumetto, il voto venduto per 1 euro, il drammatico scandalo dei fac simile e della gente che non rispetta la fila…).

  70. Lo Stato è quindi governato dalla politica dei partiti, (che ovvietà)
    ma questa ovvietà non deve assolutamente passare per normalità, perchè normale non lo è per diversi motivi tutt’altro che secondari.
    Le università sono invase da servitori che predicano idealità dalla cattedra e poi quando si tratta di esercitare i loro poteri seppur limitati, nominano raccomandati, assecondano mafiosi, accettano compromessi, si rendono ricattabili magari per uno straccio di visibilità e popolarità massmediale.Ciò significa che non esiste autonomia di pensiero, non esiste capacità critica, e le università che dovrebbero essere agenzia di formazione eccellente diventano un ufficio di collocamento, clientelismo, e fucina di scambio di voti politici.
    Per questo motivo i partiti andrebbero assolutamente regolamentati e normatizzati, se non addirittura eliminati fino a quando e semmai si costituirà uno stato di diritto dove gli elementi principali di democrazia siano davvero un’ abitudine quotidiana, una normale consuetudine nello stringere rapporti professionali, relazionali, sociali.
    Di fatto siamo in un ambito oligarchico massonico, forse più colto e preparato dei sistemi mafiosi, ma strutturalmente simile.
    Il successo di uno stato è inversamente proporzionale al successo del singolo, che senza il primo è perfettamente vanificato, salvo riscattarsi nello stato parallelo della corte di partito. Criticare il sistema di azione del PD non significa certo essere qualunquisti, o fascisti, ma semplicemente sentirsi smarriti di fronte all’impossibilità di agire efficacemente come forza popolare, come elemento partecipe di una cittadinanza evoluta e orientata al bene collettivo.
    Veltroni sta fondando una delle peggiori visioni sociali, dove la cultura viene politicizzata, strumentalizzata, marketizzata, vanificata in discorsi propagandistici e svuotati di senso. La bellezza prostituita è qualcosa che ferisce molto.

  71. “Per questo motivo i partiti andrebbero assolutamente regolamentati e normatizzati, se non addirittura eliminati fino a quando e semmai si costituirà uno stato di diritto dove gli elementi principali di democrazia siano davvero un’ abitudine quotidiana, una normale consuetudine nello stringere rapporti professionali, relazionali, sociali.”
    pare di sentire mussolini nel Ventidue.
    “potrei fare di quest’aula sorda e grigia un bivacco di manipoli!”

  72. la società calcistica del Pisa riuscì a trovare un nuovo inizio dopo manfrine varie,truffaldini bagordi insensati e un fallimento cominciando col nominare un pastore tedesco alla presidenza.Cogliamo lo spunto

  73. Io ritornerei (per evitare una sovranità senza intermediari quale quella paventata da tashtego) alla nozione di “corpi intermedi”, di origine settecentesca (Montesquieu, ripresa da Tocqueville). I partiti ne sono stata una espressione storica, maturata in un contesto particolare, che però oggi non pare più attuale. La loro sopravvivenza in quella forma sembra ai più mistificante e dà luogo ad autentiche usurpazioni.

  74. non ci sono scorciatoie, né formule o riforme magiche per la democrazia.
    è la forma di governo in cui viene fuori prepotentemente la cultura di un paese e la sua stima di sé.
    i partiti – è del tutto ovvio anche questo, ma ce lo scordiamo spesso – sono un prodotto del paese e non viceversa: la potete rigirare come volete ma così stanno le cose e non c’è partito “nuovo” che tenga, come non c’è “antipolitica” che tenga.
    il fascismo era italia come lo è oggi la democrazia, né più né meno.
    io preferisco la democrazia e la democrazia senza partiti non è attuabile né pensabile.
    essere democratisci significa accettare tutte le contraddizioni della politica, la sua perenne turbolenza, la perenne torbidità delle sue acque, senza aspettarsi che qualcuno o qualcosa le possa rendere limpide di colpo.
    saranno sempre così, torbide, quanto più sarà torbida la cultura che produce quella politica.
    eccetera.

  75. Quando il disinganno ha ragione, e tashtego ha ragione, è allora che batte la mezzanotte. L’insonnia della ragione genera mostri. Piuttosto che democratisci :-) è meglio esser dervisci

  76. Per ripensare la funzione che storicamente è stata dei partiti, bisognerebbe riflettere alle formazioni nate o potenziatesi dopo il crollo del muro, che originariamente esprimevano istanze diverse. I Verdi e i No global, la Lega e Forza Italia, in origine erano non inquadrabili nello schema politico Destra-Sinistra, perchè esprimevano istanze trasversali (ambientalismo, decolonizzazione, federalismo, imprenditorialismo come stile di vita), anche se poi ne sono state assorbite e ricollocate. Anche Forza Italia e PD hanno vocazione non bipolare ma centrista.
    Oggi Forza Italia e il Pd tentano entrambi di proporre al ceto medio l’interclassismo della Democrazia Cristiana. Ma quella aveva dietro la dottrina sociale cattolica (più o meno stiracchiata), questi il vuoto pneumatico.

  77. @geo
    Non è Epifani la creatura di Bassolino ma il segretario campano della Cgil. Che tra l’altro conosco molto bene personalmente e lo stimo. Ma la mia stima non cambia le cose che ho detto.
    E tanto per tornare sulla presunta invenzione dei fatti raccontati nel post oggi i giornali di Napoli riportavano la notizia che si ventila l’annullamento delle primarie in Campania per evidenti irregolarità. Al momento, pensate, lo spoglio non è ancora concluso. Pare che Rutelli, povero figlio, sia furioso.

  78. La politica meridionale è molto alcolica. Ubriaca e fa fare delle cose sbagliate. Non sarà certamente quel cocktail analcolico chiamato Veltroni ad annacquarla. Al limite Veltroni la renderà ancora più trendy, ancora più fighetta. Da una politica meridionale-whisky a una politica meridionale-bacardi. Sempre ubbbriachi, però. Specialmente di parole.

  79. Si è citata la manifestazione del 20 ottobre non so se incontrapposizione alle primarie del Partito Democratico. Probabilmente ci sarà meno gente, ma non credo che i fini di questa manifestazione siano così puliti.
    La manifestazione contro il governo è a livello politico un atto di impotenza (di fronte all’incapacità in parlamento, nelle commissioni e nel consiglio dei ministri di influire in un certo modo ci si riconta per l’ennesima volta in piazza) ed è il sintomo di una mancanza di progettualità. Inoltre non rischia di diventare un pericoloso auspicio di una spaccatura nel sindacato dopo il voto dei lavoratori sul protocollo? Ho paura che possa diventare una benedizione per spingere i lavoratori che hanno votato “NO” a compattarsi, a chiudersi e a diventare una corporazione. Magari per avere successivamente, al momento delle future trattative sindacali, una forza di pressione maggiore (chessò, attraverso un nuovo sindacato) e spuntare un po’ di euro in più rispetto ad altri lavoratori… A me sembra che il rischio di una ulteriore spaccatura nel mondo del lavoro sia concreto e questa manifestazione spinga implicitamente in quella direzione. Non so è molto scivolosa la situazione…

  80. beh piero … appunto panorama :-), ad ogni modo ieri sul mattino era documentato con molti più particolari ;-). Napoli e la campania non la cambierà certo il dp (ma era già stato detto)
    geo

  81. La domanda vera è: se i lavoratori vicini al sindacato hanno approvato a maggioranza il protocollo, e però molti lavoratori scenderanno in piazza, quanto questo sindacato è rappresentativo dell’attuale mondo del lavoro?

  82. @geo
    “Napoli e la Campania non la cambierà il PD” perchè Napoli e la Campania sono governati dal PD da circa 15 anni o giù di lì. Il tuo giudizio politico è incoraggiante.

  83. ma se il pd è nato ieri :-)
    Sembri berlusconi che dice che l’italia è governata dai comunisti da 50 anni, e infatti si è visto quando l’ha governata lui ;-)…
    Napoli è governata dai napoletani da centinaia di anni ;-)
    L’altro giorno c’era una vignetta di Altan che diceva:
    I soliti due omini:
    1) Però il partito vero e proprio deve ancora nascere.
    2) Ma insomma sei un pignolo. Mai contento!

  84. ma qui gli anarchici non esistono più?
    certo che il partito comunista o l’internazionale socialista rappresentano un excursus importante, ma ora non stanno svolgend0 assolutamente nulla di quello che fu il loro ideale iniziale perchè inglobati e fagocitati.
    Mi sembra eloquente quello che sta succedendo tra il basso ventre degli operai, per esempio alla Tenaris di Bergamo(vedi Santoro) e la rappresentanza sindacale ormai simile per orientamento a chi dovrebbe osteggiare. Il sindacato, non è rappresentante degli operai ma un mediatore di potenze. Sposterei tutto il ragionamento dei partiti sul tema della rappresentanza, nel senso che se originariamente il partito era legittimato dal legame e dall’autorevolezza della rappresentanza reale, ora non lo è assolutamente più.
    Lo dimostrano i metodi di costruzione delle dirigenze di partito, di sindacato, di governo.
    L’ambiguità e il vizio sta proprio nel processo di costruzione del consenso, drogato, e nella conseguente distorta modalità di rappresentanza.
    ?

  85. io sono invece convinta che per esprimere democrazia non servano assolutamente associazioni di parte, come per esprimere fede non servono assolutamente chiese.
    basta osservare come i partiti oggi non siano altro che il ricettacolo dell’impotenza del singolo cittadino che, delegata al partito, diventa arbitrio. E’ proprio sul gap di libertà tra l’individuale e l’oligarchica che il partito crea e genera la propia autoreferenzialità.

  86. Da una lista di discussione politica denominata “Gargonza”, affollata, come si può capire dal titolo , di favorevoli al neo parito democratico.
    Forse può interessare. Non so come si andata la faccenda dei dieci euro ma evidentemente qualcosa di poco limpido deve essere successo.
    maria
    Domenica ho votato, come tanti in Italia.
    Ma mai mi sarei aspettato che a una settimana dal voto non mi fosse dato
    conoscere cosa ne era stato del mio voto.
    Ieri,19 ottobre, infatti, visito il sito ufficiale del PD, e cerco notizie
    in merito ai risultati della mia regione.
    Clicco sul link “risultati delle circoscrizioni…”: guardo la tabella con
    le varie regioni e, come per incanto, la Campania non c’è; vuoi vedere che
    l’hanno soppressa per decreto legge, e io non lo sapevo?
    Tra le notizie, in “primo piano”, leggo: “Nota dell’ufficio di presidenza
    della Campania – 18 ottobre 2007:
    <>
    Un avviso scarno, quasi asettico, che, come ben sa chi vive in questa terra
    e ben immagina chi sta altrove, nasconde un quadro imbarazzante:
    Lorsignori (i ras campani, al secolo Bassolino, De Mita, De Luca, Iannuzzi e
    relative corti di galoppini), si sono rotti le corna prima e durante il
    voto, ed evidentemente stanno continuando a farlo in sede di assegnazione
    dei seggi. Tanto che l’ufficio elettorale campano ha deciso di agire
    nell’unico modo evidentemente possibile: facendosi commissariare.

  87. Credo che ormai ci farebbero bene solo 15-20 anni di tecnocrazia oligarchica, magari come in Cina, un’ evoluzione in salsa tzientifica del nostro tristo periodo di inizio secolo scorso. Capo del governo e deputato all’eugenetica: Umberto Veronesi. Presidente della Repubblica: Rita Levi Montalcini. Ministro per gli Affari Sociali: Emma Bonino. Mi pare che di Italia non resti oggi altro che il nome e meta’ popolazione che parassita l’altra meta’; questa non e’ democrazia, si chiama brigantaggio. A questo punto, molto meglio che i conflitti latenti esplodano e che i parassiti si ammazzino tra di loro, come gia’ hanno iniziato a fare, leggi tentazioni di andare al voto: evidentemente hanno avuto la prova provata che gli apparati locali funzionano ancora, perche’ dunque non cavalcare l’onda? Molte questioni realmente importanti sono rinviate da almeno trent’anni e altre globali si fanno impellenti. Non vedo come il blob veltroniano possa manovrare il timone senza scottarsi… o meglio lo vedo: il timone sara’ eterodiretto e il Uoter Capitano mettera’ la faccina di gomma.

  88. Capo del governo e deputato all’eugenetica: Umberto Veronesi. Presidente della Repubblica: Rita Levi Montalcini. Ministro per gli Affari Sociali: Emma Bonino.

    Prima però bisogna imbavagliare i blog e raddoppiare i finanziamenti a Radio Radicale.
    Contiamo sul nuovo corso democratico di Topo Gigio.

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