ANIMAzioni#05: “The Christmas Card” [1968] di Terry Gilliam

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D: Se ti reincarnassi in uno dei personaggi di Monty Python, quale vorresti essere?

TG: Vorrei essere il piedone animato. Perchè no? E’ l’entità onnipotente che calpesta tutto.

da AN INTERVIEW WITH TERRY GILLIAM

[ Terry Gilliam – unico americano fra gli inglesi Monty Python – avrebbe voluto reincarnarsi nel piedone animato ma in realtà del famoso spettacolo televisivo Monty Python’s Flying Circus fu la mano ironica ed eclettica che inventava e disegnava i memorabili spezzoni animati fra uno sketch e l’altro – dalla mescolanza di disegni originali – foto e stampe vittoriane – tra collage e découpage in stop motion – raggiunge una comicità particolare che come quella dei Monty Python agisce sempre per contrasto di elementi inconciliabili: nell’idilliaco paesaggio natalizio la slitta con i campanelli viene inseguta da una tribù indiana – i Re Magi vengono fatti impazzire da una stella cometa dispettosa – Babbo Natale porta via i giocattoli e rapisce bambini e poi per un imprevedibile rimescolamento di carte slitta con indiani al seguito e Re Magi si trovano tutti insieme nella Londra vittoriana e negli altri paesaggi nevosi a scorazzare come un tormentone ricorrente

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finita l’era dei Monty Python Gilliam si dedica alla regia cinematografica con lo stesso stile surreale e tipiche mescolanze di epoche – cose alte e di cattivo gusto – in continua lotta con le case di produzione come per Le avventure del barone di Münchausen e la sua ultima fatica The Man Who Killed Don Quixote che fra jet supersonici e rumorosissimi che sorvolavano il set – nubifragi e defezioni degli attori fini per essere cancellato – ne resta testimonianza solo in un documentario con alcuni spezzoni e le avventure perigliose del backstage – anche se talvolte girano voci di una possibile ripresa della produzione

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questo post vale anche come augurio per tutta la tribù di Nazione Indiana – redattori e lettori – che mantenga – conservi e preservi la stessa dose di eclettismo – di trasversalità e di libertà espressiva – e soprattutto di ironia ]

 

 

ANIMAzioni#01: “LE NEZ” di Alexandre Alexeïeff e Claire Parker [ 1963 ]
ANIMAzioni#02: “LA MANO” di Jirí Trnka [ 1965 ]
ANIMAzioni#03: “Father and Daughter” [2000] di Michaël Dudok De Wit
ANIMAzioni#04: “Kafka” [1991] di Piotr Dumała

 

 

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