dalla camera accanto: photoshoperò #16 Piero Gobetti

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4 Commenti

  1. Ascoltare una seconda volta, come punteggiando la mia anima.
    La tua voce è un omaggio, parole resistante attraverso il cancello del mondo, la storia di un partigiano assassinato nel suo esilio, parole come pietre nel cuore quando si butta nel fiume, pietre stelle luccicanti che fanno un buco.
    Tanti binari senza viaggio.
    senza evasione.

    Bellissima la lettera con la tua voce, il sentimento inesorabile.

  2. Pensare a Gobetti, a Matteotti… perché che ci risiamo, col consenso “popolare” al regime da una parte, e la frustrazione di non riuscire a farsi intendere dall’altra: il baratro di fronte… Europa, Europa ascoltaci…

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Vivo e lavoro a Parigi. Fondatore delle riviste internazionali Paso Doble e Sud, collaboratore dell’Atelier du Roman . Attualmente direttore artistico della rivista italo-francese Focus-in. Spettacoli teatrali: Do you remember revolution, Patrioska, Cave canem, Zazà et tuti l’ati sturiellet, Miss Take. È redattore del blog letterario Nazione Indiana e gioca nella nazionale di calcio scrittori Osvaldo Soriano Football Club, Era l’anno dei mondiali e Racconti in bottiglia (Rizzoli/Corriere della Sera). Métromorphoses, Autoreverse, Blu di Prussia, Manifesto del Comunista Dandy, Le Chat Noir, Manhattan Experiment, 1997 Fuga da New York, edizioni La Camera Verde, Chiunque cerca chiunque, Il peso del Ciao, Parigi, senza passare dal via, Il manifesto del comunista dandy, Peli, Penultimi, Par-delà la forêt. , L'estate corsa   Traduttore dal francese, L'insegnamento dell'ignoranza di Jean-Claude Michéa, Immediatamente di Dominique De Roux
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