Mon Tag Poèmes

outilsemploidut-lundi

Print Friendly, PDF & Email

13 Commenti

  1. noi eravamo incudine e martello
    noi sapevamo di vento e terra

    noi silenziosi gridavamo
    in groppa ai nostri corpi

    sarà così per sempre?

    *

    però!

    effeffe, ti ho stagato. ho fatto male?

  2. Mi è piaciuto quest’ orario, mi fa pensare alla scuola; bello, sono tornata stamattina alla scuola media.
    Dolce la topolina e il topolino, vestiti rossi, colori dell’energia.
    Allora ho organisato l’orario di effeffe

    Alzare alle otto con caffè e cornetti,
    fare la doccia con musica,
    aprire la finetra,
    essere al tavolo con il computer,
    scrivere pagine del romanzo, sottofondo il canto degli ucelli, il brusio delle macchine, il sole o la luce nel cielo ( dalle 9 ore alle 11 ore)
    Alle onze ore, fare un giro in piazza San Carlo,
    alle una mangiare,
    fare una siesta, ascoltare musica, sognare, amare ( 14 ore-16 ore)
    scrivere poesia, fare una passegiata su NI, commentare,
    uscire la serata (18 ore),
    Scrivere ( 22 ore- 24 ore), poi fare la nanna.

    Non so se ho ben capito,
    attività autonome: effeffe piccolo lavora da solo (creatività)
    attività digérée: effeffe pensa alla sua creatività, medita, fa corpo con lei.
    Attività di gioco: effeffe si diverte.

    Lunedi in colore di creatività e di passione.

    Forse sono fuori tema…

  3. effeffe, ci dovranno temere, facciamo parte di una “nuova” categoria tutta nostra: stagisti.

  4. Les heures du Lundi

    Tic & Tac
    ticchettavan un Lundi,
    roteando un bell’inchino
    disse Tic di buon mattino:

    “Tac, je suis grand
    pourquoi tu es ici!”

    e Tac volteggiando la manina
    con movenze da damina:

    “Tic, sen toi
    les heures ne passent pas!
    Chante pour moi
    et je danserai pour toi”.

    E tippete e tappete
    il lundi taggavan
    et les heures
    allegramente passavan

    Vs. affettuosamente Meretrix

  5. °O°_°O°_°O°_°O°_°O°_°

    Cra, Cra, Cra, Cra, Cra
    la raganella
    irride l’alba.

    °o°-°o°-°o°-°o°-°o°-°o°

    °- O
    |

  6. Sì,
    ma ci siete andati
    a scuola con veronì?
    non siate screanzati,
    ché nun se fa così!
    essù ! ché veronì
    ha bisogno di risposta,
    è lì ch’aspetta a bella posta
    oh buon gesù!
    ci siete andati,
    a scuola, no o sì?

    (…e mo’ fuìmm’!
    sinò franz s’accìmm!…
    e si nunn’a furnìmm,
    po’ comme facìmm?)

  7. Salvatore,

    Grazie per la filastrocca,
    Di risposta non aspetto,
    sono accotumata al silenzio
    bocca zitta,
    a scuola solo ho visto
    Salvatore, gentile ragazzo
    con libri e sorriso
    gli altri marinano la scuola
    fanno un giro sul porto
    a fumare sigarette…

    veroni ( non veronica lairo)

I commenti a questo post sono chiusi

articoli correlati

Il mio manoscritto di Saragozza

di Francesco Forlani
Da meno di un mese il romanzo manoscritto del Furlèn dedicato a Errico Malatesta, in parte nato proprio qui con il diario di Saragozza, è in giro. Una spedizione ambiziosa ma con cognizione di causa e di possibilità di scacco.

Les nouveaux réalistes: Cristina Pasqua

di Cristina Pasqua
Sapendo di incorrere nelle ire di sua madre e del nonno, che quella casa l’aveva tirata su spezzandosi le reni, all’alba, prima di coricarsi, eliminava le tracce del suo passaggio con attenzione maniacale.

Note da Gerusalemme: Lucia D’Anna (suite)

di Lucia D'Anna
“Come da manuale” quando si suona in ensemble d’archi, prima di iniziare a produrre suoni, succedono una serie di piccole cose che di solito nessuno nota ma sono importanti. Si poggia l’arco sulle corde del proprio strumento, passa una frazione di secondo, poi si alza il proprio sguardo per incontrare quello di chi sta dirigendo.

Note da Gerusalemme: Lucia D’Anna

di Lucia D'Anna
Sono musicista, quando si studia un brano si considera che anche il silenzio, la pausa sia musica. Compositori come Beethoven ne hanno fatto uso per sorprendere, catturare, ritardare le emozioni del pubblico, il silenzio parte della bellezza. Il silenzio qui però non è la bellezza. Il silenzio che c’è qui, da più di dieci mesi, è anti musicale, è solo vuoto.

Overbooking: Carla Stroppa

di Lucio Saviani
Il mio dialogare con il pensiero di Carla Stroppa (attraverso libri, seminari, dialoghi) e la lettura dei suoi testi sono per me ogni volta esperienza di reticolo e lampeggìo, di rimando e individuazione, di sonda e avanzamento.

I Poeti Appartati: Alessio Clinker Mischianti

di Alessio Clinker Mischianti
La“Trilogia del Capitale”, E il cielo è iniettato nel mare a cinque metri dalla riva si resiste a cinque metri dalla riva la proprietà privata non sussiste.
francesco forlani
francesco forlani
Vivo e lavoro a Parigi. Fondatore delle riviste internazionali Paso Doble e Sud, collaboratore dell’Atelier du Roman . Attualmente direttore artistico della rivista italo-francese Focus-in. Spettacoli teatrali: Do you remember revolution, Patrioska, Cave canem, Zazà et tuti l’ati sturiellet, Miss Take. È redattore del blog letterario Nazione Indiana e gioca nella nazionale di calcio scrittori Osvaldo Soriano Football Club, Era l’anno dei mondiali e Racconti in bottiglia (Rizzoli/Corriere della Sera). Métromorphoses, Autoreverse, Blu di Prussia, Manifesto del Comunista Dandy, Le Chat Noir, Manhattan Experiment, 1997 Fuga da New York, edizioni La Camera Verde, Chiunque cerca chiunque, Il peso del Ciao, Parigi, senza passare dal via, Il manifesto del comunista dandy, Peli, Penultimi, Par-delà la forêt. , L'estate corsa   Traduttore dal francese, L'insegnamento dell'ignoranza di Jean-Claude Michéa, Immediatamente di Dominique De Roux
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: