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A babbomorto

di Anonimo Transiberiano

La connivenza a tanto ci ha ridotto
che ci manca un paese sotto i piedi:
vagoliamo nel vuoto pneumatico

dell’etere: il brianzolo imbonitore
e i suoi satelliti hanno fatto strame
e lupanare. Sul giubbotto anti-

proiettile ad personam veste solo
decreti d’alta sartoria: sotto
il reo è nudo e dà di sé spettacolo.

Piccolo padre di anime morte
(babbino nelle vecchie traduzioni)
oggi intronato papi della patria

– la connivenza a questo ci ha ridotto.

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11 Commenti

  1. Ma piantatela con queste storie ! Il “papi della patria” è entrato in politica per togliere voti alla Lega Nord e ad eventuali altri movimenti identitari che potevano mettere i bastoni fra le ruote alla massoneria: dovete solo ringraziarlo…

    PS
    volevo segnalare che ho scritto una recensione all’ultimo romanzo di Martin Walser: UNA ZAMPILLANTE FONTANA. Ma nel post di NI su Martin Walser pare che non sia possibile lasciare commenti.

  2. Grazie Domenico Pinto, ma pare che non funzioni ancora. Ad ogni modo ho lasciato ugualmente il messaggio in questo post.

    PS
    So che i miei interventi sono molto provocatori, ma li faccio per stimolare il dibattito: ci stiamo davvero inbissando nel pensiero unico, e la colpa non è solo di Berlusconi ! A proposito di omologazione del linguaggio, ho recensito il romanzo di Massimo Fini “IL DIO THOTH”, è davvero bello e, pur collocandosi nel genere della fantapolitica, a volte si ha l’impressione che molto di ciò che descrive sia già la realtà…

  3. Veramente bella! Nel leggerla ho provato autentico (masochistico,devo ammettere) piacere. E’ incredibile come la stagione attuale riesca a provocare le parti migliori (e peggiori) di noi. Grazie all’Anonimo Trans.

    …quanto al papi… se esistesse davvero un dio giusto, chi chiederei di restaurare di corsa LA SIBERIA! e di internarcelo. ciao

  4. Nella gnomica statura
    meschina per sua natura
    – pare si dica il còre più vicino
    alla diritta uscita dell’imbuto –
    germina l’arrogante baldanza
    d’una insana ignoranza
    di riporti e strati camuffati
    di zeppe e sottotacchi
    per lenir complessi
    ed ordir fattacci.

    Con sorrisi da patinatura
    e sogni in scatola preconfezionata
    Ei compra la coscienza massificata
    incantata dall’epica avventura
    dell’arrivato nulla ad incoronata fortuna.

    Circondato di giovani pulzelle
    ostenta ridente suo il viril trofeo:
    ché tanto di figli ha tante le teste
    su cui giurar eterna devozione
    da sposo fido alla sua bella ed infima nazione.

    Anonima Sicula

  5. ma quanto me piasce sto trand de anonimi….me par d’esser tornata ai tempi der fascimo quanno se tirava er sasso e se nasconde a mano per timor che fosse usata a monito de penna … e poi er riferimeno de satana ai commenti da Zampillante fontana, nè son mica casuali, eh mò ce vonno, che er testo è nnato en ristampa o sapevate mica????
    Me piascete tutti sete proprio tanto carucci…

    A come anonima
    N oncesepòcrede
    O ggi me so svegliata cor piede sinistro
    N ò riscrivo perchè uguale a quello de sopra
    I italia italia i talìììa!
    M a comunque cià potemo faaaaa
    A annaaamuuuuu Stellario!

  6. imperdibile

    M.R. Bartolini, “Storia dei papi. Da Silvio I a Benedetto XVI”, Ed. Letizia, Napoli, 2009.

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domenico pinto
domenico pintohttps://www.nazioneindiana.com/
Domenico Pinto (1976). È traduttore. Collabora alle pagine di «Alias» e «L'Indice». Si occupa di letteratura tedesca contemporanea. Cura questa collana.
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