Questa è la terra
dov’ero. Il guado
di strada cantato
perimetro luogo
d’intanto
nonché in largo
lungo obliato
illuminato muto
di sole di spalle
questa è l’isola
pedonale della mattonella
di un solo suo coccio (azzurro)
C’è sempre una strada, un pezzo d’infanzia, un lembo di regno
ho letto questa poesia semplice, avviando nei versi, “di sole di spalle”,
il ricordo luminoso è dietro, non davanti, come si crede.
Ho visto la piccola strada, con la collina dal profumo speziato, la strada si ferma li, i cipressi. Piccola strada e piccola città tra vigne e colline dove il vento sfrecciava
Semplice e parlando al cuore.
un microscopio, e un in-canto, V.
apparentemente semplice, racchiude il senso dell’infinito nella parentesi finale e tutto prende corpo e dimensione.
bella.
Giampaolo è siculo come te, l’isola è una dimensione dello spazio e della mente, enfin.
effeffe
ecco! chapeau :)
cattafiano, direi, ed asai originale – bravo
cattafiano, direi, ed asai originale – bravo
corrige: assai, ovviamente
p.s. effeeffe, insularità come conchiusa e “nevrotica” totalità (che condivido…) – ciao, e.
quando mi chiesero di partecipare al dizionario affettivo della lingua italiana (fandango) la sceglietti apposta, l’isola, con la seguente definizione:
Isola
Perché la solitudine su un’isola, l’isolitudine, non è mai assoluta
effeffe
…e non mi pentetti.
effeffe
@ Effeffe … la solitudine é una condizione genetica dell’animo, una maledizone ed una ricerca, la fuggi e ci ritorni come l’onda, perché la solitudine, quando è la tua stessa forma, è l’unica voce che ti sappia tenere compagnia.
ti bacio, ‘o frati.
CARO SIGNOR EFFEFFFE, ISOLITUDINE E’ UN TERMINE DA BREVETTARE,TITOLO PER UN LIBRO,UN PROFUMO,UN CAPPERO VOTIVO,UNA CROCIATA,UN TASSI’.( ISOLITUDINE 23 IN 4 MINUTI ). MA L’ISOLA E’ UNA DIMENSIONE ( ANCHE ) DEL CUORE, DEL CESSO DELLE FF.SS,DELLA BOTTIGLIA SCOLATA ( O DA ) SCOLARE CHE VANNO A SCUOLA DI ISOLUTUDINE ALLE 8 DELLA MATTINA NELLO SCUOLABUS, ISOLA TRA LA FAMIGLIA E LA SQUOLA…….LEI CHE NE DICE?
Bella definizione Enrico. Direi proprio cattafiana. Ed è proprio un gran complimento. La rete dovrebbe riscoprire e promuovere la poesia barocca e metafisica di Bartolo Cattafi.
Un saluto a tutto.
PVita
C’è il Meridiano di Maria Bellonci (sol perchè getsiva lo Strega…) e non c’è quello dedicato a Cattafi, anzi neanche l’oscarmondadori si trova più
ciao effeeffe
(c’è un termine inusuale del ns. dialetto “nasìda”, d’origine greca, che sta ad indicare l’isola nell’alveo del fiume, una insularità, spesso tra colline abitate, che mi ha sempre affascinato…)
di Francesco Forlani Sappiamo fin troppo bene perché le amicizie si guastano; una frase di troppo, un'eterna gelosia, un colpo basso, un gesto meschino; ognuno conosce perfettamente il perché, al punto da ricordare la data di quella rottura, con la stessa precisione di uno Zeno Cosini alle prese con l'ultima sigaretta.
di Francesco Forlani Questa rubrica è normalmente dedicata alle “cose belle” trovate sui Social, a dimostrazione del fatto che fare rete è oggi, più che mai, una risorsa. Oltre alle cose anche le persone attraversano talvolta le misteriose maglie delle reti, e sconfinano come pensieri liberi. Ippolita Luzzo ha, dalla sua, generosità e responsabilità.
di Tiziana de Rogatis Nei contesti postcoloniali e migratori il termine homing viene usato per definire il ritrovarsi: il fare casa al di là della casa originaria.
di Yuri Sassetti Mi ero arruolato l’anno prima ma, nonostante al TEEP avessi facilmente imparato ad usare tutti i TOPFAS, specie l’MG34, non mi piaceva uccidere, sebbene a volte lo ritenessi necessario. O forse ho iniziato a crederlo dopo aver sentito le parole di OR-6 Furlan: «Un uomo mezzo morto può ancora spararvi in testa e farvi saltare le cervella.»
di Francesco Forlani Mi colpiscono i versi che hanno storia e un corpo, una passione che è fuori tempo massimo, scolpiscono la pagina, e mi lasciano sorpreso senza aggiungere nulla nè togliere alle cose, che è cosa ancor più rara. effeffe
di effeffe Dossier a cura di Giulia Molinarolo, Patrizia Molteni, Francesco Forlani, Wu Ming 2, con la partecipazione degli “scrittori” dell’atelier condotto da Wu Ming 2 e sostenuto dalla Consulta per gli emiliano-romagnoli del mondo su un progetto di Alma Mater, UniBo.
Racconto fotografico di Sergio Trapani
C’è sempre una strada, un pezzo d’infanzia, un lembo di regno
ho letto questa poesia semplice, avviando nei versi, “di sole di spalle”,
il ricordo luminoso è dietro, non davanti, come si crede.
Ho visto la piccola strada, con la collina dal profumo speziato, la strada si ferma li, i cipressi. Piccola strada e piccola città tra vigne e colline dove il vento sfrecciava
Semplice e parlando al cuore.
un microscopio, e un in-canto, V.
apparentemente semplice, racchiude il senso dell’infinito nella parentesi finale e tutto prende corpo e dimensione.
bella.
Giampaolo è siculo come te, l’isola è una dimensione dello spazio e della mente, enfin.
effeffe
ecco! chapeau :)
cattafiano, direi, ed asai originale – bravo
cattafiano, direi, ed asai originale – bravo
corrige: assai, ovviamente
p.s. effeeffe, insularità come conchiusa e “nevrotica” totalità (che condivido…) – ciao, e.
quando mi chiesero di partecipare al dizionario affettivo della lingua italiana (fandango) la sceglietti apposta, l’isola, con la seguente definizione:
Isola
Perché la solitudine su un’isola, l’isolitudine, non è mai assoluta
effeffe
…e non mi pentetti.
effeffe
@ Effeffe … la solitudine é una condizione genetica dell’animo, una maledizone ed una ricerca, la fuggi e ci ritorni come l’onda, perché la solitudine, quando è la tua stessa forma, è l’unica voce che ti sappia tenere compagnia.
ti bacio, ‘o frati.
CARO SIGNOR EFFEFFFE, ISOLITUDINE E’ UN TERMINE DA BREVETTARE,TITOLO PER UN LIBRO,UN PROFUMO,UN CAPPERO VOTIVO,UNA CROCIATA,UN TASSI’.( ISOLITUDINE 23 IN 4 MINUTI ). MA L’ISOLA E’ UNA DIMENSIONE ( ANCHE ) DEL CUORE, DEL CESSO DELLE FF.SS,DELLA BOTTIGLIA SCOLATA ( O DA ) SCOLARE CHE VANNO A SCUOLA DI ISOLUTUDINE ALLE 8 DELLA MATTINA NELLO SCUOLABUS, ISOLA TRA LA FAMIGLIA E LA SQUOLA…….LEI CHE NE DICE?
Bella definizione Enrico. Direi proprio cattafiana. Ed è proprio un gran complimento. La rete dovrebbe riscoprire e promuovere la poesia barocca e metafisica di Bartolo Cattafi.
Un saluto a tutto.
PVita
C’è il Meridiano di Maria Bellonci (sol perchè getsiva lo Strega…) e non c’è quello dedicato a Cattafi, anzi neanche l’oscarmondadori si trova più
ciao effeeffe
(c’è un termine inusuale del ns. dialetto “nasìda”, d’origine greca, che sta ad indicare l’isola nell’alveo del fiume, una insularità, spesso tra colline abitate, che mi ha sempre affascinato…)