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poesia

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Roberta Sireno: «dissolvere è una nuova pratica della carne»

poesie inedite di Roberta Sireno   le arterie si raggrumano, le ossa dilatano scivola l’incavo che inghiotte: l’impero non è luce, ma fame, spettro   *   dissolvere è una nuova pratica della carne dove non si è verticali e nemmeno orizzontali c'è solo il corvo che sparisce dietro la finestra dietro il monte e su per le croci rimane qualche presagio   *   il bisogno subacqueo si chiude, il verbo si atrofizza: assorbe larve e ramoscelli di bava, l’alba si dirama incerta è visione forse d’oltremare, punto d’attrazione e...

Emanuele Franceschetti: «sei memoria del non accaduto»

  Diabàllo di Emanuele Franceschetti è il nuovo titolo dei Cervi Volanti, la collana di scritture poetiche che curo insieme a Giuditta Chiaraluce all’interno del progetto Edizioni Volatili. «Libri come laboratori, primi confronti, materie pensanti, montaggi e scavi attraverso la carta; libri senza profitto, in tiratura limitata, consegnati interamente agli autori e alle autrici, che ne gestiscono liberamente il transito (esoeditoria); libri evidenti nella loro invisibilità, indirizzati a chi saprà ospitarne l’implicita consegna; libri col solo...

Sotto la campana di vetro dell’America puritana

di Mauro Baldrati
Ma è un romanzo? L'aspetto biografico è palese, infatti Sylvia lo pubblicò nel 1963 con uno pseudonimo, temendo che diversi personaggi potessero riconoscersi nei loro profili letterari niente affatto smart.

Se le grida non prevedono assonanza

di Mariasole Ariot I terrestri in fila indiana continuano a montare, si corteggiano silenzio ad un silenzio: i polmoni medicati hanno case a cui tornare come arvicole che sanno il predatore. Voi avete cento porte chiuse a chiave: a me cade dalla tasca una finestra

Autorizzare la speranza

di Italo Testa
È come se oggi la questione della verità tendesse a entrare di prepotenza nel discorso dei poeti. Il compito veritativo della poesia ne occupa la scena, assume un ruolo focale. È una mossa non scontata, se teniamo conto che proprio con un conflitto tra poesia e filosofia sul nesso tra apparenza e verità si inaugura la tradizione occidentale di ordinamento dei discorsi.

Tre poesie inedite di Annachiara Atzei

di Annachiara Atzei
Tutto ciò che si fa qui//lo si fa pensandoti./Non sono mai stata più di questo -/un organo cessato, un lembo/ da ricomporre. /Il mondo resta/lontano - intorno qualcosa ha ceduto./Credo che l'estate sia l'unica/stagione - quella in cui la sera/cantano le rane.

L’incontro con il pubblico come esercizio mitopoietico

di Giorgiomaria Cornelio
La poesia è un'erbaccia nella storia della letteratura? Per molti sembra così. La vita di un libro di poesia è generalmente una vita minorata, una vita di acciacco. Rispetto a un romanzo o un saggio, per dire, ci si aspetta meno da chi scrive: presentazioni sporadiche, reading spesso affollatissimi, miracolose apparizioni in qualche festival.

Nicola Passerini: dispersazione delli tramonti

«nacque in molte parole tacque accortosi che con le carte in mano tutti gli uomini sono uguali pronti ad usare la ripetizione come mezzo per ottenere una visione globale dei collegamenti» Dispersazione delli tramonti  di Nicola Passerini è il nuovo titolo dei Cervi Volanti, la collana di scritture poetiche che curo insieme a Giuditta Chiaraluce all’interno del progetto Edizioni Volatili. «Libri come laboratori, primi confronti, materie pensanti, montaggi e scavi attraverso...

Semantica e sintassi beckettiana in Gabriele Frasca e Giuliano Mesa # 2

di Andrea Inglese
Anche per Giuliano Mesa il dialogo con l’opera di Beckett non è episodico, ma coinvolge procedimenti e risorse fondamentali del progetto poetico. Fin dalla raccolta I loro scritti, uscita nel 1992, Mesa pare elaborare in un suo modo personalissimo una costante della figurazione beckettiana: il corpo smembrato e derelitto.

Geografia umana dell’alterità e migrazione del corpo. Su “Isola aperta” di Francesco Ottonello

di Teresa Tommasini
Con un verso di Hart Crane «la memoria, affidata alla pagina, è stata rotta» si apre l’arcipelago di poesie che compongono Isola aperta Isola aperta (Interno Poesia, 2020, pref. Tommaso Di Dio, Premio Gozzano e Premio Internazionale di Letteratura Città di Como Opera Prima).

Leggere Inès Cagnati: il margine e l’assenza

di Francesca Scala
Ci è voluto mezzo secolo prima che una scrittrice densa e potente come Inès Cagnati venisse “esportata” fuori da un paese dal quale non sembrerebbe essersi mai sentita davvero accolta e potesse “tornare” nel paese, l’Italia, dal quale i genitori, contadini, erano partiti per emigrare in Francia

È ancora troppo umana questa umana rivoluzione

    Segno di Giuditta Chiaraluce   “Così nel 1394, a Mortain, in Normandia, un maiale viene posto alla berlina e offerto al ludibrio del pubblico prima di essere impiccato, non soltanto per avere ucciso un bambino, ma anche per avere a metà divorato le sue carni quando si trattava di un venerdì, giorno di magro” Michel Pastoureau, Medioevo simbolico   Succede un veleno. Succede              nel largo dei tronchi, nella rimessa sbilenca,      nella casa di ghiaia,          nelle tubature indaffarate.   Cresce...

Gea’s Dinner

di Mariagiorgia Ulbar
Gea’s Dinner è un libro di poesie composto da una sola poesia che occupa lo spazio di 21 oggetti di uso comune in ceramica - quelli che potrebbero convergere nello spazio di una tavola per una cena, e nelle mani di 21 persone. Li ho modellati nel corso dei 21 giorni che ho trascorso nel “garage dei topi”. Gea’s Dinner è un esperimento.

Il poeta e lo storytelling

di Andrea Inglese
Il demonio si avvicina per dirti: “C’è in realtà un enorme bisogno di poesia!” o “È incredibile quanto la nuova generazione s’interessi di poesia!” o “C’è una sorprendente rinascita della poesia!” Io non ci credo ovviamente.

La voglia fortissima di non essere chi rimane – poesia e fotografia in Mia Lecomte

Di Massimiliano Damaggio
Poesia, fotografia, sguardo. Il momento in cui la luce penetra l'occhio e crea, ricrea, ricostruisce, mette a dimora un seme destinato a sbocciare quando sul bianco della pagina si apre e richiude l'obiettivo, e la forma si congela in un'immagine immobile, fotografica, e in una evanescente, scritta.

Marco Bisanti: «e si diviene terra promessa»

      Ospito qui una selezione di testi da Nella camera. Esercizi per l’attesa di Marco Bisanti, AnimaMundi edizioni, 2023. Dalla nota di Franca Mancinelli: «un piccolo frammentato romanzo di formazione alla paternità e insieme il diario lirico di una gestazione vissuta, per bios, dall’esterno, nella consapevolezza del ruolo di sentinella e di custode di un prodigio che riconnette la quotidianità con il cosmo . Questa capacità di accogliere il mistero...

Note d’altrove #2  – Gianluca Cangemi

  Due poesie inedite di Gianluca Cangemi   Ho le mani impolverate di pollini e galassie. Saetta la serpe. La polvere di un sorriso mi resta su un dito o l’altro dopo la carezza dal sottobosco una pagliuzza d’oro. Pieghe grandi e rigonfie, parvenze d’anatomie della terra elefante; i laghi come i cieli nelle cartografie le copule, le penetrazioni. Trasformo gli escrementi selvatici in fiore o stella, rugiada i soffi della madre: il vulcano. Il bronzo crepita e pulsa del suono di risa e terrori e il vento delle mani in danza è lievito...

Matteo Bianchi: «ogni nome si conficca nel flusso di un tempo»

di Matteo Bianchi L’eco del passato mi aiuta a essere presente, mi rammenta che i rami degli alberi davanti a casa, o dietro al posto di lavoro, restano nudi sotto il tono di una stagione

Linee spezzate: Gleize e De Angelis

di Daniele Barbieri Di fronte alla monumentalità crepuscolare di De Angelis (di questo De Angelis), che certamente spinge alla fascinazione adorante, alla posa, l'esortazione al levare di Gleize appare liberatoria. Tuttavia, passato il primo entusiasmo, qualcosa che non quadra appare anche qui.

Lettere dall’assenza #6

di Mariasole Ariot
Non beccare, dicevi diventa la tua lingua, fornifica un linguaggio, dicevi non credere a chi dice che è scomparso. Ma cosa diventa una lingua se non ha papille?.

La poesia non dice niente

di Daniele Barbieri
Cosa ci importa in fondo di cosa dice la poesia? Non che sia irrilevante, ma non dobbiamo commettere l’errore di valutare quello che dice la poesia come valutiamo quello che dice la prosa. La musica non dice nulla, ma noi amiamo la musica.

Alessandro Canzian: “la storia accade ma non se ne ha memoria”

  Estratti inediti da MINIMALIA Lucio Fontana, Concetto spaziale   ma ora sei qui, rosso come un cocchiere da birrificio, e imprechi col geniale zuccherino in saccoccia e l'animale che non vuole arretrare Jan Wagner   Una cartilagine il mondo. Rodica la rumena avvoltola le foglie di vite a ricordare il marito. Una vescicola di carne.   I capelli raccolti in un rostro. Dimmi che sono bella prima che muoio. La vita è un esercizio.   ***   Ragazzina, vent'anni e un sapore d'ammoniaca e fiori sul vestito. Un rischio per la pietra comandata dal Signore. O...

Defrost: esorcismo e universalità del dolore

di Fabio Ciancone
È la paura che porta il soggetto a congelarsi, a rimanere inerme di fronte al proprio terrore; è la stessa paura che impedisce di distaccarsi dalla “colonia”, come viene chiamata nel testo, «un’aggregazione strutturata: gerarchizzata, instabile, tumultuosa»

OSTRAKON – Alessandro Ghignoli

Estratti dal libro Ostrakon di Alessandro Ghignoli, Anterem Edizioni, 2022 la follia è una dialettica ordinata VII ...

Mariano Prosperi: “tremor amoris”

  È stata recentemente pubblicata da Vydia Editore un'edizione ampliata di S’AGLI OCCHI CREDI. Le Marche dell’arte nello sguardo dei poeti, antologia a cura di Cristina Babino  dedicata ai capolavori dell’arte visiva delle Marche interpretati da voci poetiche marchigiane. La prefazione è di Massimo Raffaeli. Tra tra le opere d’arte che hanno ispirato gli scritti dei poeti: La Muta di Raffaello, la Madonna di Senigallia di Piero della Francesca, la Pala Gozzi del Tiziano, la Crocefissione di Lorenzo Lotto a...

“Signora Disgelo”: tre cartoline per il sei gennaio

  a cura di Bianca Battilocchi, Viviana Fiorentino, Mariadonata Villa Il sesto giorno del calendario gregoriano celebra l’Epifania cattolica e la cosiddetta ‘Befana’ che raccoglie l’eredità di quegli antichissimi culti agrari propiziatori alla rinascita della natura. Questa personificazione al femminile dell’inverno è infatti chiamata anche ‘Signora Disgelo’, colei che spazza via dalle case il vecchio per fare spazio al nuovo. In Irlanda, soprattutto nel sud del paese, il 6 gennaio è Nollaig...

Autodafé nell’acqua: su Dovunque acqua sia voce di Domenico Brancale

«Ih-Oh» dice l’asino che non sa dire “io”, se non a suo modo «Ih-Oh, Ih-Oh e io non voglio più essere Ih-Oh, non voglio più l’essere»

Luigi Lo Cascio: «in ciascuno si annida un deserto»

  «di dolcissimo odor mandi un profumo, che il deserto consola» Giacomo Leopardi, La ginestra   Sul deserto di Luigi Lo Cascio è il nuovo titolo dei Cervi Volanti, la collana di scritture poetiche che curo insieme a Giuditta Chiaraluce all’interno del progetto Edizioni Volatili. «Libri come laboratori, primi confronti, materie pensanti, montaggi e scavi attraverso la carta; libri senza profitto, in tiratura limitata, consegnati agli autori e alle autrici, che ne gestiscono liberamente il transito (esoeditoria); libri evidenti nella...

Portraits

Portraits: due poesie con bicicletta di Tomaso Pieragnolo

Giovanni Ibello: “quel vino fatto aceto che chiamavo incanto”

a cura di Carlo Ragliani Non di facile abbrivio si dimostra principiare una scrittura che voglia dirsi analitica nei meriti della poiesis di Ibello, e del resto neanche stupisce che obbiettivamente poco o nulla di significativo sia stato vergato sinora attorno alla poetica dello stesso, quantomeno in termini di critica stricto sensu. Niente di meno, del nostro non può non passare inosservata quest’ultima prova di freschissima stampa, così come nulla non...
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