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poesia

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Dialogo di un poeta e di un narratore sull’ineluttabile

di Fabio Donalisio
e Paolo Morelli
Fare mondo era l’ambizione a organizzare modelli di esperienza, quindi ambire a non avere nel proprio lavoro dell’arte nulla di arbitrario. Se poi si trattava di un racconto letterario significava assumere i crismi del rituale per sentirsi parte di una socialità, in quella specie di conversazione universale come si poteva sognare la letteratura.

La nuda

di Sara Sermini (testi) e Elena Gargaglia (fotografie)
Entra da destra nel quadro, la zampa levata, l’occhio giallo (si intuisce) acuto nella pelle tesa: una capra d’ossa appesa accanto alla porta di una cella. Una capra nomade, fuori e dentro due pupille a penzoloni.

Jon Fosse: «così sai che esiste / l’incomprensibile / che tutti comprendono»

È uscito per Crocetti il libro di poesie Ascolterò gli angeli arrivare del premio Nobel Jon Fosse. La traduzione e la cura è di Andrea Romanzi. Ospito qui alcune poesie scelte.     da I movimenti del cane (1990)   14 così sai che esiste l’incomprensibile che tutti comprendono perché ciò che è detto è sempre il contrario ma proprio allora esiste allora capiamo allora al contrario siamo presenti nelle belle oscurità della pioggia nella luce nera della pioggia   ***   Amore, un giorno di marzo   La confusione non attraversa l’amore...

Autenticità e poesia contemporanea # 3

di Marilena Renda
...Personalmente trovo molta più verità poetica nei saggi e nei romanzi che nella poesia, e più ancora nella forma del saggio narrativo; ci trovo spesso una verità al grado zero, non inquinata dagli sfarfallii e dalle sovrastrutture estetiche che spesso usiamo per raccontare la verità con il risultato a volte di evitarla, di nasconderla.

Dieci anni di Elba Book Festival

di Claudia Mirrione
Dedicato all’editoria indipendente, Elba Book Festival si svolgerà tra il 16 e il 19 luglio, a Rio nell’Elba. Tra presentazioni, dibattiti e laboratori, #ebf si conferma un punto di incontro per autori, editori e lettori che condividono la passione per i libri e la letteratura. Abbiamo intervistato Marco Belli, direttore artistico del festival.

Πόθος e altre poesie

di Maddalena Claudia Del Re
Figli, morti, funerali accanto. / Fosse comuni. No benedizioni. / No riti funebri scanditi da ritmi consolanti forgiati nei millenni. / Mariti, mogli, funerali accanto. / Padri, madri, funerali accanto. / Fosse comuni.

Incantamenti, molteplice, identità

di Francesca Matteoni
Nella mia casa conservo una valigetta di cartone dove anni fa ho chiuso un incantesimo. Ne ricordo la fonte: era un lutto per il quale ho rinnovato una delle mie molte e bizzarre promesse infantili.

L

di Francesca Del Moro
Passo dalla sua stanza
così pulita, ordinata.
Romanzi, filosofia
politica, teatro, teatro.
Marx, Leone, Morricone
Kubrick, Eduardo.
La stanza accarezzata
da un raggio di sole
d’autunno. La stanza
dove non studierà più
dove non dormirà più.
La stanza come l’ha lasciata
così pulita, ordinata.

Carmelo Bene:«“togliere” Leopardi dalla sua poesia.»

di Andrea Balietti
12 Settembre 1987: Invitato dal comune di Recanati a recitare i Canti di Giacomo Leopardi in piena piazza, Carmelo Bene accetta di buon grado tuttavia col “rifiuto del portar la voce”, declinando cioè la recita, il recital, l’asciutta parte di “cantor vago”, con la premessa di dare corpo piuttosto che voce e vocalizzo ai versi del poeta.

From the river to the sea

Di Yael Merlini
supponiamo
di essere dei bravi ragazzi

che i nostri media siano obiettivi
di non essere familisti

di avere un esercito morale
e nessun piano di dislocazione

supponiamo
non ci sia occupazione

Friburgo

di Alberto Comparini
Fuggivo da me stesso quando parlavo in inglese e tedesco
il dottore ti voleva chiamare sindrome dolorosa regionale
ero una distrofia simpatico riflessa poi cronica complessa
mi aveva diagnosticato la ricerca di questo campo di senso
siamo vestiti di carne e parole ricordi ne scrutavi le forme

Massimo Palma: «c’è un figlio di figli / di figli di schiavi»

  La conta di Massima Palma è il nuovo titolo dei Cervi Volanti, la collana di scritture poetiche che curo insieme a Giuditta Chiaraluce all’interno del progetto Edizioni Volatili. «Libri come laboratori, primi confronti, materie pensanti, montaggi e scavi attraverso la carta; libri senza profitto, in tiratura limitata, consegnati interamente agli autori e alle autrici, che ne gestiscono liberamente il transito (esoeditoria); libri evidenti nella loro invisibilità, indirizzati a chi saprà ospitarne l’implicita consegna; libri col solo...

Se la sete è abbaiare la condensa

di Mariasole Ariot Di nuovo, appesi all'infinito e a questo spazio, se l'appeso è un aspettare, il gioco è dire basta, morire nella cassa toracica del niente.

Poesia, dhamma e errore

di Giovanni Cianchini
La questione è ben nota e ampiamente trattata, ma ogni volta si ripresenta come un problema, credo, personale: come parlare oggi delle macerie, delle specie in fila per la minestra, di quell’incerto territorio di confine tra le ragioni individuali e collettive, del senso di perdita di terra e di patria che incrocia aggrediti e aggressori? […] qui interviene ancora Fortini: “nega l’eterna lirica pietà/ mi dico, la fantastica separazione/ del senso del vero dal vero/ delle domande sul mondo dal mondo” (6). Si potrebbe dire che è giusto chiamare le cose con il loro nome. Ma qual è il loro nome?

Grido, non serenata. Poesie di lotta e di resistenza

Insistendo sull'urgenza di questo 25 aprile, ospito qui alcune poesie (Ángel González, Fayad Jamís,Bertolt Brecht), di lotta e di resistenza, scelte da Erri De Luca per la raccolta Grido, non serenata, pubblicata da Crocetti. Ospito anche la sua nota introduttiva.   *** Questa raccolta risponde all’insindacabile opera del caso che qui si è manifestato in forma di scaffali affastellati di libri di poeti accumulati da mio padre, poi da me. Li ho sfogliati...

La prima notte al mondo

di Luigi Finucci
Tutto il senso si racchiude
in una stanza di ospedale.
Il nascituro numero due
del venti aprile duemilasedici
non proviene dalla matematica.

L’unico comandamento a cui
appellarsi, è che l’uomo
assomigli ad un fiore.

Lettera all’indirizzo degli uccelli

Carmen Naranjo è figura centrale nella storia letteraria costaricana. Scrittrice, diplomatica e attivista [...] ha affondato la penna nella realtà, con rara capacità di suscitare stupore, empatia e compassione nei confronti dell’essere umano, restituendoci la fotografia interiore di un continente così grande da sembrare inconciliabile, così piccolo da sembrare un’isola.” (dall’introduzione). Lettera all’indirizzo degli uccelli è la prima opera di Carmen Naranjo pubblicata in Italia.

Soldi soldi soldi

di Romano A. Fiocchi
Poema sinfonico, inteso quale intreccio di liriche di varie misure dove le parole si ripetono come motivi musicali, ogni volta modellati diversamente e sempre più vicini al perfezionamento dell’immagine.

Carlo Ragliani: “La carne”

 Intervista a Carlo Ragliani a cura di Lucrezia Lombardo   L.L.:          È uscita a gennaio 2024, con l'editore Ladolfi, la raccolta “La carne”, un testo complesso, in cui il linguaggio pare oltrepassarsi di continuo, esprimendo – come in un dipinto – la fatica di corpi che combattono, sentono, cadono... Questa restituzione del linguaggio poetico ad una dimensione materiale e incarnata è uno degli aspetti che più mi hanno colpito, leggendo il tuo...

Non c’è creatura che non sia un popolo

  Sì, che si sappia: non c'è creatura che non sia un popolo.   Il dolore è collettivo.   Carichiamo in noi ogni cosa estinta, ogni debito, ogni incandescenza nel    limo opaco di tutte  le vite negate.   *** Partitura visiva di Giuditta Chiaraluce

Ciclo delle arche

di Danilo Paris, da “ciclo delle arche”, in “filogrammi della segnatura”   SHIBBOLETH  Partitura a tre voci  per presepe inaugurale di corpi fragili    Yeghbayr:  A colonia ed approdo era di Gihon in fessura il tendaggio a silicio erbio e tessitura.   Dhorani: In via di mercato e di fogge, tra urne stipate a gessi e cianosi, a viburno e elleboro, lì, a indicarvi, in segno e di nulla, inno e cero e dea che affoga, crepammo nelle carceri, ci impressero le diaspore a Sindone di catrame, smalto e piombo decaduto.   Rhosani: Dov'era il resto,...

Mahmud Darwish: «un altro giorno verrà»

    È in uscita per Crocetti Non scusarti per quel che hai fatto di Mahmud Darwish, spesso definito "il poeta nazionale della Palestina”, scomparso nel 2008. Ospito qui alcune poesie in anteprima.   Ho la saggezza del condannato a morte   Ho la saggezza del condannato a morte: non possiedo niente perché niente mi possieda, scrissi il mio testamento con il mio sangue: “Confidate nell’acqua, oh abitanti del mio canto”. Poi mi addormentai imbrattato e coronato dal mio domani… Sognai che il...

Isole che si credevano perdute

Riccardo Socci e Tommaso Di Dio in dialogo attorno a Poesie dell'Italia contemporanea (Il Saggiatore 2023)

Con sale di rabbia

  «O la resurrezione delle stelle, o la morte universale!» Auguste Blanqui,  L'eternità viene dagli astri   Parla l'Asino:   «Oggi che la pace è        grattata fino al fondo,      celebro l'ora dei morti che fecero la rivoluzione mancandola.   Io non li capisco, non li capisco, ma porto        anche il loro peso. Porto il peso     di tutte le rivolte e il duro castigo.   Quale battaglia assolve se stessa?   L'assalto    è senza glosse. Svuota la cupola del cielo. Per tutti spranga la quiete con sale di rabbia.   Non esiste       indulgenza...

Il fraintendimento del reale

Il fraintendimento del reale, tra pressapochismo e mancata autocritica: l’anteprima del numero 4 (anno III) del semestrale “Laboratori critici”, edito da Samuele e pubblicato in occasione dell’ultimo BookCity Milano. Un estratto trasversale della rivista che mette volutamente in relazione l’editoriale di Matteo Bianchi, Per una critica meno assertiva e una poesia più incisiva, con l’intervento firmato da Tommaso Di Dio sulla deriva narcisistica – consapevole quanto no – dei...

Da poeta a traduttore: la memoria vivificante di Seamus Heaney

  Di Matteo Bianchi Seamus Heaney fu affine a Giovanni Pascoli ancora prima di conoscerne l’opera. A testimoniarlo con una sinestesia d’antan è il secondo verso del secondo dei Glanmore Sonnets: «Words entering almost the sense of touch» – «parole che quasi penetrano il senso del tatto», tradotto da Paolo Febbraro in Fild Works (1979). E il delicato understatment del “quasi”, il modesto pudore dell’avverbio di quantità, libero da trionfalismi, conferma...

Tre poesie da “Il contrario di abitare”

di Fabrizio Sani
Mettiamo un mattino come un altro, / fischiettando tra i marciapiedi della tua città / – fosse fine primavera – / tra gli smilzi fili d’aria / che la mia bocca lascerebbe cadere / abbandonassi anche qualche lacrima, / tu cosa raccoglieresti?

Giulia Bocchio: «ti venero come sangue sale e grano»

Testi inediti di Giulia Bocchio   II Quanto tempo sarà passato davvero? Le ombre sono cambiate, il preavviso è un tranello inascoltato c'è sempre stata una certa pigrizia di mezzo è un torto al mondo: quel giorno  qualcuno uscì dall'acqua per essere più di un batterio.   Qualcosa ribolle dal fondo di un fiume che sembra anonimo si dice avesse il potere di addormentare le persone infatti qualche secolo prima di oggi trovarono un uomo addormentato da giorni lo pensarono morto quando si...

Noce, Aparecida e altre tavolette votive

di Davide Nota
Ho composto questi testi su facebook tra il settembre e il novembre del 2023 ipotizzando una sintesi tra il canone metrico della canzone italiana e lo stile semantico della memoria autobiografica su social network. Immagino queste canzoni nel solco della tradizione italiana, particolarmente radicata nelle Marche, degli ex-voto....

“Autorizzare la speranza”: una lettura a più voci #1

Interventi di Vincenzo Bagnoli & Francesco Deotto
sul saggio di Italo Testa "Autorizzare la speranza", uscito per Interlinea.
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