Post in translation – oh nubila!

L’étranger 1
di
Charles Baudelaire
traduzione di effeffe

Qui aimes-tu le mieux, homme énigmatique, dis ? Ton père, ta mère, ta soeur ou ton frère ?
Qui tenes d’espirto en core, homo cruciverbo, dime? Pàtete, màtete, sòrete ou brò?
– Je n’ai ni père, ni mère, ni soeur, ni frère.
No tengo pater, mater manco, et sora et brò nimmèn
– Tes amis ?
– Ei cumpari?
– Vous vous servez là d’une parole dont le sens m’est restée jusqu’à ce jour inconnu.
– Facite mode de l’use à la parole scanosciù come son sens ahora, mo e pemmìa
– Ta patrie ?
Pàtera tera?
– J’ignore sous quelle latitude elle est située.
Scanosc el meridìen de sa longitude
– La beauté ?
– La bonance?
– Je l’aimerais volontiers, déesse et immortelle.
– Assaje teniss d’espirto en core, matruna sancta et benedicta issa
– L’or ?
L’ €ur
– Je le hais comme vous haïssez Dieu.
‘N cana me sta comme por vosotros el Patatèr
– Eh ! qu’aimes-tu donc, extraordinaire étranger ?
‘Nzomm, strangio exterefactu , qui tenes d’espirto en core?

– J’aime les nuages… les nuages qui passent… là-bas… là-bas… les merveilleux nuages !
– Tenes d’espirto en core… nubila en celo… acca e allà… oh nubila de mente !

Print Friendly, PDF & Email
NOTE
  1. Charles Baudelaire. Le Spleen de Paris, I, Petits Poèmes en Prose

8 Commenti

  1. no, scusa, caro forlani… da un lato è geniale la traduzione, dall’altro sono un bigotto-parnassiano.

    quasi un p.s.
    in:
    – La beauté ?
    – La bonance,

    la bonance è la trad. di beauté?

    quasi un O.T.
    quando il cielo pesa come un coperchio…
    madonna quanto amo le sue poesie epperò i poemi in prosa… mamma mia. io amo charles!!!
    merci beaucoup, François Pourlani. :))

  2. Grandissimo Furlenza. Oggi è stato compiuto un passo: un piccolo passo per un traduttore, un grande passo per la traduttologia.

  3. ah le voilà mon compagnon d’estreza
    qui nun se scotche à l’evidence en fracto
    le seul qui reconose touta beleza
    et nun s’empunta come l’artro ar facto

    de la mauvaise langue des critiques
    et tique et tique comme un moz de bord
    souleva corda à faciliter l’atraque

    effeffe

  4. y a toi qui fait deux veces Je
    jo te saluto (à la vecia manera)
    et si m’emplique une d’este sere
    te dico yes, iamm, Ja
    effeffe

  5. Bis,

    Splendide, effeffe,
    creatore della lingua poetica,
    nubila, animata,
    meraviglia bottiglia
    parole sul mare gelato
    ;-) Rabelais, Rabelais

I commenti a questo post sono chiusi

articoli correlati

Note da Gerusalemme: Lucia D’Anna

di Lucia D'Anna
Sono musicista, quando si studia un brano si considera che anche il silenzio, la pausa sia musica. Compositori come Beethoven ne hanno fatto uso per sorprendere, catturare, ritardare le emozioni del pubblico, il silenzio parte della bellezza. Il silenzio qui però non è la bellezza. Il silenzio che c’è qui, da più di dieci mesi, è anti musicale, è solo vuoto.

Overbooking: Carla Stroppa

di Lucio Saviani
Il mio dialogare con il pensiero di Carla Stroppa (attraverso libri, seminari, dialoghi) e la lettura dei suoi testi sono per me ogni volta esperienza di reticolo e lampeggìo, di rimando e individuazione, di sonda e avanzamento.

I Poeti Appartati: Alessio Clinker Mischianti

di Alessio Clinker Mischianti
La“Trilogia del Capitale”, E il cielo è iniettato nel mare a cinque metri dalla riva si resiste a cinque metri dalla riva la proprietà privata non sussiste.

Lo stato dell’Arte: Antonio Raucci

Giuseppe Cerrone dialoga con Antonio Raucci
L’arte, il gioco, un certo modo di provocare accadimenti e cose, possono tuttavia fare molto. Sono un antidoto alla stoltezza. Un esorcismo collettivo che spegne la frenesia dei tempi, un tentativo di ascesa verso la sapienza.

L’isola di Giorgio

di Francesco Forlani
Giorgio è stato per molti di noi memoria viva delle avventure letterarie del dopoguerra, non soltanto meridionale, con una infinità di rapporti, corrispondenze, storie d'amicizia, particolarmente quella con Goffredo Fofi, Dario Bellezza e Anna Maria Ortese, per l'appunto.

Buena Vista Social: Alessandro Trocino

di Alessandro Trocino
Janek Gorczyca è uno scrittore. C’è il suo nome in calce alla copertina di «Storia di mia vita», appena uscito da Sellerio. Che effetto t'ha fatto? «Boh». È uno scrittore ma anche una persona che ha vissuto per anni per strada, dormendo nelle tende, sulle panchine, nelle strutture abbandonate.
francesco forlani
francesco forlani
Vivo e lavoro a Parigi. Fondatore delle riviste internazionali Paso Doble e Sud, collaboratore dell’Atelier du Roman . Attualmente direttore artistico della rivista italo-francese Focus-in. Spettacoli teatrali: Do you remember revolution, Patrioska, Cave canem, Zazà et tuti l’ati sturiellet, Miss Take. È redattore del blog letterario Nazione Indiana e gioca nella nazionale di calcio scrittori Osvaldo Soriano Football Club, Era l’anno dei mondiali e Racconti in bottiglia (Rizzoli/Corriere della Sera). Métromorphoses, Autoreverse, Blu di Prussia, Manifesto del Comunista Dandy, Le Chat Noir, Manhattan Experiment, 1997 Fuga da New York, edizioni La Camera Verde, Chiunque cerca chiunque, Il peso del Ciao, Parigi, senza passare dal via, Il manifesto del comunista dandy, Peli, Penultimi, Par-delà la forêt. , L'estate corsa   Traduttore dal francese, L'insegnamento dell'ignoranza di Jean-Claude Michéa, Immediatamente di Dominique De Roux
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: