Alla leggèra

Nell’ambito del festival Castello in Movimento curato da  Pietro Torrigiani , dal 21 al 23 luglio – si terrà a Bocca di Magra Leggere fa male. Ideatore della manifestazione è il generoso Alessandro Zannoni. (effeffe)

8 Commenti

  1. scusatemi ma devo farlo, è una riflesso condizionato alla lettura del cartellino “Bocca di Magra”. così, nell’augurare una buona manifestazione a tutti i partecipanti, ne approfitto per rileggere Montale negli anni della sua altitudine:

    IL RITORNO

    Ecco bruma e libeccio sulle dune
    sabbiose che lingueggiano
    e là celato dall’incerto lembo
    o alzato dal va-e-vieni delle spume
    il barcaiolo Duilio che traversa
    in lotta sui suoi remi; ecco il pimento
    dei pini che più terso
    si dilata tra pioppi e saliceti,
    e pompe a vento battere le pale
    e il viottolo che segue l’onde dentro
    la fiumana terrosa
    funghire velenoso d’ovuli; ecco
    ancora quelle scale
    a chiocciola, slabbrate, che s’avvitano
    fin oltre la veranda
    in un gelo policromo d’ogive,
    eccole che t’ascoltano, le nostre vecchie scale,
    e vibrano al ronzìo
    allora che dal cofano tu ridésti leggera
    voce di sarabanda
    o quando Erinni fredde ventano angui
    d’inferno e sulle rive una bufera
    di strida s’allontana; ed ecco il sole
    che chiude la sua corsa, che s’offusca
    ai margini del canto – ecco il tuo morso
    oscuro di tarantola: son pronto.

    [ 1940, da Le occasioni, 2° edizione ]

  2. Per dare un colpo al cerchio e uno alla bagnarola che Bocca è diventata, c’è anche Sereni (magari en attendant Fortini):

    ‘Che ci fai ancora qui in questa bagnarola?’
    ‘Elio!’ riavvampo ‘Elio. Ma l’hai amato
    anche tu questo posto se dicevi: una grande cucina,
    o una grande sartoria bruegheliana…’. Ci pensa un poco su:
    ‘Una cucina, ho detto?’. ‘Una cucina’.
    ‘Con cuochi e fantesche? bruegheliana?’. ‘Bruegheliana’.
    ‘Ah’ dice ‘e anche sartoria? con gente che taglia e cuce?’.
    ‘Con gente che taglia e cuce’. ‘Ma’ dice ‘dove ce le vedi adesso?’
    ‘Eh’ dico eludendo ‘anche oggi ci pescano, al rezzaglio’.
    ‘Ma tu’ insiste ‘tu che ci fai in questa bagnarola?’
    (V. Sereni, da “Un posto di vacanza”, V)

  3. Giovedi è il mio compleanno. Vorrei venire, non è troppo lontano da Firenze. Ma sono al albergo ancora a Firenze Giovedi. Ho visto che il treno si ferma a Massa: penso che l’incontro si svolge nella serata?
    In ogni modo, se non posso venire,in bocca al lupo: ben visto lettori fuorilegge, mal nel senso lo più nobile.

    All’inizio di un libro, il lettore è in viaggio senza documento, non sa che succederà, viaggia tra le pagine con il cuore colorato di rosso. Si sente il rivoluzionario dell’amore, dell’arte, della sagezza, della storia, non sa chi incontrerà, ma trova finalmente lui sotto una luce diversa, sotto un’identità nuova.

    Conquistare un po’ di libertà.

    Il libro possiede questo potere: nel luogo lo più desolato, chiuso, o nel luogo lo più accativante, aperto, ti fa scoprire il vero paesaggio, la vera prateria dove, tu lettore, galoppi…

  4. Furlèn, guarda che c’è una confusione geografica a proposito dell’appuntamento del 21-23 luglio che il sito del castello dice svolgersi a Sarzana, mentre qui si parla di Bocca.
    Non so se potrò esserci (ho in questi giorni una certa difficoltà a guidare), ma qualche info supplementare sarebbe gradita, come ad esempio l’ora e il luogo della lettura a Bocca (vabbé, il borgo non è poi così grande, ma sapere dove non sarebbe male)

  5. Ho un problema con la mia messagerie. Allora sono OT. Non potro venire, mi sembra difficile : non ho macchina) ma il cuore è. Una consolazione, Francesco, ho trovato il libro di Elisa Ruotolo che tu hai consigliato su NI : ho rubato la pioggia e anche quello di Helena Janeczek le rondini di Montecassino da cui ho letto il primo e il secondo capitoli prima di dormire. C’è qualcosa che stringe la gola, qualcosa di molto raro: un’emozione vera venuta da una scrittura che offre carne al personaggio, che mescola fiction e autobiografia. Il “gioco” dell’identità mi ha colpita: l’identità era il punto di partenza o di fuga della scrittura. Sono OT, ma forse no. Scrittori mascherati per attraversare une frontiera o coprire questa frontiera di nebbia.
    Mi sembra che Helena Janeczek ha aperto la strada del romanzo a voci diversi su un stesso fatto ( storico): le roman choral.

    Se qualcuno conosce Firenze, se puo dirmi dove trovare une libreria dedicata alla poesia? Cerco: Prosa in Prosa.
    Grazie.

I commenti a questo post sono chiusi

articoli correlati

➨ AzioneAtzeni – Discanto Decimo: Pierangelo Consoli

di Pierangelo Consoli
È sordo, disse, sfiorandogli un braccio. Puoi smetterla di bisbigliare. Urla pure, se vuoi, tanto non ti sente. Il bambino si sporse dalla barca, sfiorò il mare con due dita e se le portò alle narici. Chiuse gli occhi. Era scuro, il mare, nero, come d’inchiostro.

➨ AzioneAtzeni – Discanto Nono: Paolo Fresu e Lella Costa

di Claudio Loi
Acqua che scorre e suona, e viaggia e trasporta saggezza e ricordi. Acqua e suoni che arrivano anche alle orecchie (sempre ben aperte) di un trombettista di Berchidda che le accoglie e le sfama, le cresce, le trasforma. Nella musica di Paolo Fresu è facile ritrovare le parole di Atzeni, anche quelle non dette, soprattutto quelle.

➨ AzioneAtzeni – Discanto Ottavo: Andrea Gobetti

di Andrea Gobetti
Parlargli della Sardegna? Errore fatale. Noia scontata, come parlare di spiritualità a un cherubino, per dirla con Rilke, ma neanche a star zitto facevo un gran figura, sembrava d'aver paura di mescolare il mio alfabeto con il suo, quando invece avevo la voglia e l'interesse a far tutto il contrario.

➨ AzioneAtzeni – Discanto Settimo: Bastiana Madau

di Bastiana Madau
A Nascar, nelle notti d’autunno, si sentono le case che parlano. Dicono i nomi di chi le ha lasciate. Quando Mimìa e Rosario Moro camminano per il paese, sembrano ombre uscite da un tempo senza orologi, ma i loro occhi brillano ancora come brace sotto la cenere.

I poeti appartati: Tommaso Foscarin

di Tommaso Foscarin
Svegliato da chiacchiere silenti, che risuonano arpie fra le mura altrui affondo nelle sabbie mobili. Tra i silenziosi labirinti della mente, così pieni di parole.

➨ AzioneAtzeni – Discanto Sesto: Giovanni Dettori

di Giovanni Dettori
… la poesia a che serve  - dicevi –
ti pare
siano domande da fare   la poesia
non serve a nulla  la coperta
non la rimbocca a nessuno  e i conti
forse ignara di libretti bancari
non sa farli levitare
francesco forlani
francesco forlani
Vivo e lavoro a Parigi. Fondatore delle riviste internazionali Paso Doble e Sud, collaboratore dell’Atelier du Roman . Attualmente direttore artistico della rivista italo-francese Focus-in. Spettacoli teatrali: Do you remember revolution, Patrioska, Cave canem, Zazà et tuti l’ati sturiellet, Miss Take. È redattore del blog letterario Nazione Indiana e gioca nella nazionale di calcio scrittori Osvaldo Soriano Football Club, Era l’anno dei mondiali e Racconti in bottiglia (Rizzoli/Corriere della Sera). Métromorphoses, Autoreverse, Blu di Prussia, Manifesto del Comunista Dandy, Le Chat Noir, Manhattan Experiment, 1997 Fuga da New York, edizioni La Camera Verde, Chiunque cerca chiunque, Il peso del Ciao, Parigi, senza passare dal via, Il manifesto del comunista dandy, Peli, Penultimi, Par-delà la forêt. , L'estate corsa   Traduttore dal francese, L'insegnamento dell'ignoranza di Jean-Claude Michéa, Immediatamente di Dominique De Roux
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: