Articolo precedente
Articolo successivo

Careerbuilder – Satura minima

di Daniele Ventre

in quest’età di squali e mare stanco
il candidato a mansioni di schiavo
soffre non poco la competizione

così va in sovraccarico e in tensione
lui strumento vocale postmoderno
e si gioca l’augusta selezione

tu candidato al nobile servaggio
ascolta il Sorvegliante Costruttore
delle Carriere ed evita l’errore

di presentarti in abito e infradito
come se fossi tornato dal mare
uno schiavo sereno non ci serve

di invitare il severo inquisitore
padronale al rinfresco del baretto
uno schiavo gentile non ci serve

di confessare all’intervistatore
che non sei bravo a rovistar prebenda
uno schiavo onest’uomo non ci serve

di mangiare nell’area break d’azienda
dopo il colloquio con l’esecutore
il cibo per gli schiavi non si serve

di recitare qualche poesia
davanti al compassato inquisitore
uno schiavo poeta non ci serve

di confessare la tua timidezza
se candidato al servizio clienti
il prostituto timido non serve

di venire al colloquio col tuo cane
e di smarrirlo poichè al buon gestore
lo schiavo animalista poco serve

di guardare il soffitto e non prestare
attenzione al serioso esecutore
non sarà disattento chi ci serve

di ricordare i puerili trastulli
davanti al tuo posato inquisitore
lo schiavo troppo allegro non ci serve

o di lasciarti andare al manicure
davanti all’adeguato inquisitore
uno schiavo leggero non ci serve

disinteresse abiti inadeguati
parlare male del nuovo padrone
o del passato apparire superbi

o dignitosi evitare domande
o formularne di non coerenti
se la fame ti incalza -a noi non serve

uno schiavo che dà segni di vita

Print Friendly, PDF & Email

1 commento

I commenti a questo post sono chiusi

articoli correlati

Napolesia

di Daniele Ventre
Di scuole, tendenze, antologie e volumi miscellanei di poesia geograficamente connotati, sono pieni i più remoti angoli dello spazio letterario nazionale, fra scuole liguri, poeti lucani e piccole lineette lombarde.

Il grand tour militante di Ferdinando Tricarico

di Daniele Ventre
Usi ordinari di un linguaggio straordinario: il Grand Tour militante di Ferdinando Tricarico
Nel quinquennio culmine delle neo-destre globali, delle sinistre “destreggianti” e delle ritornate pesti-guerre-carestie, in tempi di neo-strapaese, strapaesologie, consolazioni, orientamenti, orientazioni, consolamenti, di lockdown e...

Scritture versipelli ed esistenze parallele: le Bistorte lune di Mariano Bàino

di Daniele Ventre
Sin dal titolo, la raccolta di “raccontini” di Mariano Bàino, Di bistorte lune (Galaad edizioni 2023) mostra un’aura evocativa caratteristica, e suggerisce allusiva l’idea della dimensione lunare,...

Fuori è un bel giorno di sole

di Roberto Addeo
Sul piano espressivo una frantumazione del reale, in cui si accumulano i simboli, le immagini, le folgorazioni, i germogli tratti dal subcosciente ed emergenti con una certa violenza, improvvisa e spesso affascinante. Il vissuto personale del poeta diventa il mormorio con voce pacata, morbida, suadente.

Renée Vivien – “Saffo ‘900”

L’ardente agonia delle rose. Antologia poetica – nella traduzione di Raffaela Fazio (Marco Saya Edizioni, 2023) Dalla nota introduttiva della traduttrice: La...

La circolarità del tempo in Eos di Bruno di Pietro

di Daniele Ventre Un immagine degna del Virgilio delle Georgiche, evocatore dell’ossessivo canto delle cicale, apre il quadro meridiano di...
daniele ventre
daniele ventre
Daniele Ventre (Napoli, 19 maggio 1974) insegna lingue classiche nei licei ed è autore di una traduzione isometra dell'Iliade, pubblicata nel 2010 per i tipi della casa editrice Mesogea (Messina).
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: