Il corpo del Rialto. Resilienza artistica di un luogo.

 

marilisa-mastropierro2Può un luogo nella chiusura trovare una nuova forma? Può trovarla pur mostrandone i segni profondi che ne annullano la sua primaria funzione di accoglienza?

Al Rialto Sant’Ambrogio di Roma, un evento di tre giorni (7-9 ottobre) intende porre l’attenzione sulle dinamiche culturali, messe in atto nella capitale dalle giunte comunali che si sono susseguite negli ultimi anni, che stanno portando lentamente ma inesorabilmente alla chiusura di tutti gli spazi “indipendenti” di produzione e creazione artistica e di aggregazione sociale e culturale.

Due anni fa capitò proprio all’associazione culturale Rialto, tuttora con i sigilli della questura che ne delimitano le possibilità di fruizione ed utilizzo. Da allora infatti sono chiusi il Teatro, l’Auditorium e molte delle sale in cui il Rialto ospitava le compagnie teatrali che non riuscivano, per carenze di fondi e miopia pubblica, a trovare spazio altrove.

Cosi proprio da questa mutilazione, il corpo del Rialto si rigenera. L’associazione Rialto torna ad animare il complesso del Sant’Ambrogio della Massima presentando il progetto temporaneo Il corpo del Rialto – Resilenza artistica di un luogo. Si tratta di un percorso esplorativo che indaga uno dei luoghi di produzione culturale più peculiari della capitale, aprendo la sede associativa ad opere d’arte, installazioni, performance e concerti, che ne ricercano un senso nuovo, di utilizzo e di vita, nonostante l’indefinita e quasi totale chiusura avvenuta a febbraio 2015.

La chiusura della storica sede dell’associazione, le continue interruzioni delle attività di incontro, socializzazione e produzione artistica, ci regalano, per ossimoro, la possibilità eccezionale di raccontare ciò che dello spazio non è stato secretato, quel limite invalicabile che ne sancisce la chiusura, aprendo, attraverso le arti, il restante spazio a una nuova vita. Prosecuzione del progetto del Rialto come corpo resistente e autonomo.

Senza alcuna aggettivazione si guarda ai segni della chiusura, alle porte rimaste chiuse da anni, alle loro risultanti, allo spazio che limitano e che definiscono, aprendolo a un progetto d’arte che ne manometta l’attuale forma pur non cancellandola.
Un luogo chiuso è una “forma aperta”, sintesi che radicalizza il nuovo come il vecchio Rialto Sant’Ambrogio, da sempre luogo di accoglienza, accoglienza delle arti, dell’incontro e del confronto politico e sociale.

Da venerdì 7 a domenica 9 ottobre, il Rialto Sant’Ambrogio ospiterà

Le mostre fotografiche:
> “Per tutti i Busti” di Marilisa Mastropierro
> “A/C” di Lorenzo Pisani
> “Par Hasard sur la ZAD – Notre Dames des Landes” di Dario Davide Vegliante

Le opere installative:
> “Le belle arti” di ADR
> “Genius loci” di ADR
> “Solum” di ADR
> “ESTATE 2016” di Cinzia Colombo e Alessandro Riva
> “OZ” di Sara Davidovics
> “A Further Migration” di Maurizio Gualdi
> “Radiografie/Cartografie I Sequenza di bocche per voci mancanti” di Fabio Orecchini **
> “112_113_115 I Sequenza di voci per bocche mancanti” di Fabio Orecchini **
> “Still Life” di Adriano Padua & “Senza paragone” di Gherardo Bortolotti
> “Visione amplificata” di Fabio Pennacchia
> “Latte” di Louise Roeters
> “In divenire. Trittico” di Donatella Vici

Le live-performance:
> “Franswers” di Giulio Carè VS “Veil” di Giovanni Tancredi e Andrea Veneri
> “Le Porte. Pane play Doors” di Pane in concerto
> “Filografie I Ananke” di Kate Louise Samuels **
> “Inquadrature” di Luca Venitucci in concerto

 

** Lavori tratti dall’installazione TerraeMotus di Fabio Orecchini. Performance di Kate Louise Samuels

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Il corpo del Rialto – Resilienza artistica di un luogo

Da venerdì 7 a domenica 9 ottobre – dalle 18 alle 22 (domenica dalle 16 alle 21)
Rialto Sant’Ambrogio – via di Sant’Ambrogio 4, Roma

Ingresso libero

Venerdì 7:
apertura mostra – h 18:00
live-performance “Franswers” VS “Veil” – h 18:30/19:30
live “Inquadrature” – h 21:00

Sabato 8:
apertura mostra – h 18:00
live “Le Porte. Pane play Doors” – h21:00

Domenica 9:
apertura mostra – h 16:00
live-performance “Franswers” VS “Veil” – h 18:00/19:00
incontro aperto al pubblico “CorpOrale” – h 19:00

L’evento è organizzato dall’associazione Rialto, ideato e progettato da Anton de Guglielmo, Rosa Martino, Marilisa Mastropierro, Fabio Orecchini e Tiziano Tancredi.

 

Info: Anton de Guglielmo – 329 1553105
Rialto – Produzione
Via di S.Ambrogio, 4 – 00186 Roma
www.facebook.com/RialtoRoma

 

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renata morresi
renata morresi
Renata Morresi scrive poesia e saggistica, e traduce. In poesia ha pubblicato le raccolte Terzo paesaggio (Aragno, 2019), Bagnanti (Perrone 2013), La signora W. (Camera verde 2013), Cuore comune (peQuod 2010); altri testi sono apparsi su antologie e riviste, anche in traduzione inglese, francese e spagnola. Nel 2014 ha vinto il premio Marazza per la prima traduzione italiana di Rachel Blau DuPlessis (Dieci bozze, Vydia 2012) e nel 2015 il premio del Ministero dei Beni Culturali per la traduzione di poeti americani moderni e post-moderni. Cura la collana di poesia “Lacustrine” per Arcipelago Itaca Edizioni. E' ricercatrice di letteratura anglo-americana all'università di Padova.
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