Il retro tace: l’Enciclopedia Asemica di Marco Giovenale

 

[ Pubblichiamo alcune partiture asemiche tratte dalla nuova opera di Marco Giovenale, “Enciclopedia Asemica”, insieme ad un frammento di un’intervista all’autore presente tra i contributi testuali. Nell’introdurre il volume, Giuseppe Garrera scrive:« Si tratta di essere e di continuare a stare nella parte sbagliata: di essere nel retro, come non si è stancato di ripetere Corrado Costa: il retro della poesia, il retro del discorso, e continuare a sbagliare, a essere (« testoni e cocciuti ») nella parte sbagliata (il retro tace, non dice niente del discorso, è il retro).» ]

 

Marco Giovenale: «[…] Ciò detto, mi azzardo a pensare – sperando di non cadere nell’improvvisazione paleoantropologica – che una qualche forma di ‘tendenza asemica’ possa forse essere individuata e collocata già addirittura alle origini prime della specie (umana), come modalità e modulazione della tendenza a incidere linee e segni astratti / distratti; a operare senza scopo; a lasciare tracce che vadano oltre qualsiasi significato fisso. Molto prima che qualunque codice scritto (e forse parlato) compaia all’orizzonte. Le tracce quasi ‘urgono’, premono per venire impresse dentro la creta oggettuale. Prima ancora che si possa anche solo inconsciamente sospettare che un atto di produzione di significato sia all’orizzonte, esse già in qualche modo attendono una mano che le scriva. La (non) categoria o area ‘scrittura asemica’ (asemic writing) -in quanto ombra sfocata dall’inclinazione umana verso il mero atto materiale di produrre segni e glifi liberi – ha un’età indeterminabile, antichissima. Ovviamente, il lignaggio in grado di incarnare / trasmettere più di altri i valori di una ur-tendenza come questa è stato quello delle madri. Tale linea ha avuto successo in questo, grazie cioè alla propria differenza rispetto all’ossessione del linguaggio, della pienezza del significato, dei sacri poteri della Parola: ossessione governata da maschi.»

Maggiori informazioni sull’opera  possono  essere trovate a questo link.

 

 

 

Print Friendly, PDF & Email

2 Commenti

I commenti a questo post sono chiusi

articoli correlati

Jon Fosse: «così sai che esiste / l’incomprensibile / che tutti comprendono»

È uscito per Crocetti il libro di poesie Ascolterò gli angeli arrivare del premio Nobel Jon Fosse. La traduzione e la...

Animali nel cassetto (I)

di Bianca Battilocchi
Apri chiudi apri chiudi
chiudi ora addormenta le palpebre
cosa risiede ancora in quelle tasche di legno
rinchiuso nel rettangolo che scompare
quanti strati di foglie e memoria
tu e gli altri

Dieci anni di Elba Book Festival

di Claudia Mirrione
Dedicato all’editoria indipendente, Elba Book Festival si svolgerà tra il 16 e il 19 luglio, a Rio nell’Elba. Tra presentazioni, dibattiti e laboratori, #ebf si conferma un punto di incontro per autori, editori e lettori che condividono la passione per i libri e la letteratura. Abbiamo intervistato Marco Belli, direttore artistico del festival.

Andrea Franzoni: «guardare il frutto e non prenderlo.»

    È uscito, per AnimaMundi Edizioni, Nature vuote di Andrea Franzoni. Ospito qui alcune poesie, insieme alla nota di Antonella...

CJ Leede: «questa è la mia storia, e voi non potete controllarla»

di Giorgiomaria Cornelio
Nel segno di Hermes e da un'idea di Tiziano Cancelli nasce Mercurio, casa editrice fondata insieme a Matteo Trevisani, Antonio Sunseri, Leonardo Ducros, Simone Caltabellota e Francesco Pedicini.

Carmelo Bene:«“togliere” Leopardi dalla sua poesia.»

di Andrea Balietti
12 Settembre 1987: Invitato dal comune di Recanati a recitare i Canti di Giacomo Leopardi in piena piazza, Carmelo Bene accetta di buon grado tuttavia col “rifiuto del portar la voce”, declinando cioè la recita, il recital, l’asciutta parte di “cantor vago”, con la premessa di dare corpo piuttosto che voce e vocalizzo ai versi del poeta.
Giorgiomaria Cornelio
Giorgiomaria Cornelio
Giorgiomaria Cornelio è nato a Macerata nel 1997. E’ poeta, regista, curatore del progetto “Edizioni volatili” e redattore di “Nazione indiana”. Ha co-diretto insieme a Lucamatteo Rossi la “Trilogia dei viandanti” (2016-2020), presentata in numerosi festival cinematografici e spazi espositivi. Suoi interventi sono apparsi su «L’indiscreto», «Doppiozero», «Antinomie», «Il Tascabile Treccani» e altri. Ha pubblicato "La consegna delle braci" (Luca Sossella editore, Premio Fondazione Primoli, Premio Bologna in Lettere) e "La specie storta" (Tlon edizioni, Premio Montano, Premio Gozzano Under 30). Ha preso parte al progetto “Civitonia” (NERO Editions). Per Argolibri, ha curato "La radice dell'inchiostro. Dialoghi sulla poesia". La traduzione di Moira Egan di alcune sue poesie scelte ha vinto la RaizissDe Palchi Fellowship della Academy of American Poets. È il direttore artistico della festa “I fumi della fornace”. È laureato al Trinity College di Dublino.
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: