Articolo precedente
Articolo successivo

da “Somiglianze di famiglia”

di Matteo Pelliti

 

Essi

 

Essi, loro i pronomi della lontananza,
della distanza, della genealogia, della progenitura,
gli antenati, gli spettri evocabili,

avi, trisavoli,
siamo noi i loro fantasmi possibili,
noi evocati dall’anteriorità, noi

posteriori, prodotti ultimi e provvisori.
Essi, loro, i bisnonni  ci chiamano al mondo
col loro casuale intreccio
di matrimoni, partenze, stanzialità.

Una danza onomastica ha variato
le doppie nei cognomi
per identità affidate all’udito dell’ufficio anagrafe.

Noi, discendenti imprevedibili.

*

 

Sotto il dominio degli avi

 

Ricordo che la ricorsività dei suicidi

viene studiata nelle generazioni successive

al pari della longevità

o delle malattie degenerative, meglio,

neurodegenerative, tracce di programmi

replicabili già inscritti in noi,

in completa balia del passato, quindi,

sotto il dominio degli avi,

e dei pezzi genetici di scala più o meno avariati

che ci hanno lasciato in eredità.

Essi vivono.

*

 

La cosmonauta… russa

 

Tramite una specie di radio clandestina,

un trabiccolo beige buono per radiolondra,

captiamo il battito cavallino, al galoppo,

dell’astronauta alla sua diciassettesima settimana

di missione (140 battiti al minuto).

L’esperienza ricorda da vicino

le voci rubate, di cosmonauti russi,

da improvvisati marconisti stellari,

due fratelli piemontesi degli anni Sessanta.

Anche noi drizziamo le orecchie tra i flutti,

i flussi, le interferenze radio in cerca

del codice binario, ritmo, che dica: vi-vo.

*

 

Ottobre

 

Pregare non serve a niente

se non a produrre qualche sostanza

nella mente del pregante, ma

nessuna molecola fuori da lui

verrà modificata mai dalla preghiera.

Ieri pomeriggio ho ripreso a pregare.

*

 

A mio fratello

 

Il fratello mi è apparso improvvisamente

come anello lipogrammatico,

mancante, rimosso, omesso,

di questa conta nelle somiglianze.

Per questo lo appongo qui

come appendice necessaria,

nutrimento mancato, forse

a mia colpa, radice stessa

a me ignota della parola

(bhratar, colui che nutre)

per una relazione che vive solo

se reciprocamente nutrita.

Ma il tempo è sempre aperto

per fare cambiamento di sé,

del sé fratello e del generatore

di fratello e sorella che io sono,

vincolo genetico da coltivare

per la vita intera.

Print Friendly, PDF & Email

articoli correlati

Dove si situa lo scrittore? Un dialogo con Filippo La Porta

di Filippo La Porta e Andrea Inglese
Un dialogo sul modo di situarsi di uno scrittore nei confronti della realtà di cui parla, sulle appartenenze e inappartenenze, sulla necessità di prendere la parola e sulla dimensione utopica che cio' comporta.

Da “Una storia di sparizione”

Sarah Lubala
Tu / che chiedi troppo, / che mangi l’aria – / richiama i tuoi cani, / lasciami dormire *

Cortile

di Fabio Poggi
la manovra non precisissima vediamo a che ora veniamo via dalla discarica arriveremo sempre verso le undici in totale meno di due successi su quattro tentativi dipende perché se arrivassimo dove riverbera una forza è il più grande il più noto e di attesa venti minuti mezzora...

L’unico palestinese buono è un palestinese morto

di Andrea Inglese
L’inverno dell’anno 2024-2025 sarà ricordato da alcuni di noi, come l’inverno in cui abbiamo percepito la storia presente come un incubo da cui è impossibile risvegliarsi. Ci siamo cioè ritrovati in una condizione che conoscemmo alcuni anni fa, e precisamente durante la pandemia mondiale di Covid...

Il “Faldone”: un estratto

di Vincenzo Ostuni
"Faldone", uscito per il Saggiatore, raccoglie il lavoro di scrittura in versi dal 1992 al 2024, in un'edizione che si vuole "intera", ma come l'autore stesso sottolinea "non completa", perché il progetto stesso è costitutivamente interminabile.

“Che comodità!” La fatica di essere umani nell’era del comfort

di Giacomo Agnoletti
... allora Günther Anders aveva ragione, terribilmente ragione. Il “dislivello prometeico”, l’incapacità umana di essere all’altezza del “Prometeo che è in noi” (in quanto creatori di macchine) sta crescendo a livello esponenziale, e con esso crescono la vergogna...
andrea inglese
andrea inglese
Andrea Inglese (1967) originario di Milano, vive nei pressi di Parigi. È uno scrittore e traduttore. È stato docente di filosofia e storia al liceo e ha insegnato per alcuni anni letteratura e lingua italiana all’Università di Paris III. Ora insegna in scuole d’architettura a Parigi e Versailles. Poesia Prove d’inconsistenza, in VI Quaderno italiano, Marcos y Marcos, 1998. Inventari, Zona 2001; finalista Premio Delfini 2001. La distrazione, Luca Sossella, 2008; premio Montano 2009. Lettere alla Reinserzione Culturale del Disoccupato, Italic Pequod, 2013. La grande anitra, Oèdipus, 2013. Un’autoantologia Poesie e prose 1998-2016, collana Autoriale, Dot.Com Press, 2017. Il rumore è il messaggio, Diaforia, 2023 (Premio Pagliarani 2024). Prose Prati, in Prosa in prosa, volume collettivo, Le Lettere, 2009; Tic edizioni, 2020. Quando Kubrick inventò la fantascienza. 4 capricci su 2001, Camera Verde, 2011. Commiato da Andromeda, Valigie Rosse, 2011 (Premio Ciampi, 2011). I miei pezzi, in Ex.it Materiali fuori contesto, volume collettivo, La Colornese – Tielleci, 2013. Ollivud, Prufrock spa, 2018. Stralunati, Italo Svevo, 2022. Storie di un secolo ulteriore, DeriveApprodi, 2024. Romanzi Parigi è un desiderio, Ponte Alle Grazie, 2016; finalista Premio Napoli 2017, Premio Bridge 2017. La vita adulta, Ponte Alle Grazie, 2021. Saggistica L’eroe segreto. Il personaggio nella modernità dalla confessione al solipsismo, Dipartimento di Linguistica e Letterature comparate, Università di Cassino, 2003. La confusione è ancella della menzogna, edizione digitale, Quintadicopertina, 2012. La civiltà idiota. Saggi militanti, Valigie Rosse, 2018. Con Paolo Giovannetti ha curato i volumi collettivi Teoria & poesia, Biblion, 2018 e Maestri Contro. Brioschi, Guglielmi, Rossi-Landi, Biblion, 2024. Traduzioni Jean-Jacques Viton, Il commento definitivo. Poesie 1984-2008, Metauro, 2009. È stato redattore delle riviste “Manocometa”, “Allegoria”, del sito GAMMM, della rivista e del sito “Alfabeta2”. È uno dei membri fondatori del blog Nazione Indiana e il curatore del progetto Descrizione del mondo (www.descrizionedelmondo.it), per un’installazione collettiva di testi, suoni & immagini.
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: