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Mattia Tarantino: dalla crepa tra le leggi

 

 

Ospito qui alcune poesie tratte da L’età dell’uva di Mattia Tarantino (Giulio Perrone Editore), insieme a un frammento dall’introduzione che ho curato per il libro.

 

***

 

La tua lingua è un palindromo interrotto

a metà dell’alfabeto e mai risolto.

 

***

 

In ogni osso cresce

un tuo osso; in ogni

vena si aggroviglia

il tuo sangue con il mio:

 

a sangue unito siamo casa e profezia.

 

***

 

Provengo dalla crepa tra le leggi,

dove i nomi usurano la voce, e la fortuna

è l’unico salario. Provengo

dal latte delle spine rovesciate:

nient’altro so del mondo e delle cose.

 

***

 

[…] La poesia è questo: cordoglio e dirottamento, senza coincidenza, senza precisa distanza. Cavità, carie, convulsione, e anche rimedio, pianta medicinale, veleno purificato, buona vendemmia; tuorlo nella chiara dell’uovo; fossa delle più istantanee contraddizioni. Quando funziona, funziona come capovolgimento di ordini e gerarchie fra terra e cielo. È l’imperatore Leone che, arrampicatosi sulla colonna, si prostra davanti a Daniele lo Stilita. È la lattaia regina che, in pariglia, porta in dono a chi la canzona una ricotta d’argento, conservata dentro un paniere d’oro.

 

Giorgiomaria Cornelio

 

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Giorgiomaria Cornelio
Giorgiomaria Cornelio (1997) è poeta, regista, curatore, redattore di «Nazione Indiana». Ha co-diretto la "Trilogia dei viandanti" (2016-2020), presentata in festival e spazi espositivi internazionali. Suoi interventi sono apparsi su «Doppiozero», «Il Tascabile», «Antinomie», «L'indiscreto». Ha vinto il Premio Opera Prima con la raccolta "La Promessa Focaia" (Anterem, 2019). Ha pubblicato "La consegna delle braci” (Luca Sossella Editore) e “La Specie storta" ( Edizioni Tlon ). Cura il progetto “Edizioni volatili”, e la festa della poesia "I fumi della fornace".
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