quando con poche parole e 4 immagini si dice tutto.
sans paroles….
grazie ad FF ed effeffe.
Anch’io: senza parole.
Spero anche 4 immagini per dire la condizione della donna al Pakistan.
Propio mi rivolta anche donne torturate nel corpo e nella mente.
Lo so non c’entra con questo post che denuncia la violenza.
Vorrei che tuttte le voci alzano verso le ragazze morte, “sposate” con la violenza.
Senza parole.
Pour plus de précision: voir Amnesty International
femmes violées, défigurées, mariées de force ( même enfants), lapidées.
@ véronique
non ti devi preoccupare, vedrai che le cose cambieranno
adesso paolettodicanio ha trovato un altro modo per divertirsi
commenta su Nazione Indiana
si deve ancora dirozzare, è vero, ma questo è il meno peggio: meglio un bravo scrittore infamato che una donna violentata
non penso che lui c’entri col pakistano
più sono fetenti e più sono vigliacchi
Oh, sono contento che Francesco l’abbia pubblicata.
Soldato Blu,
Ignoro se le cose cambieranno… Lo spero, per le ragazze: è qualcosa che mi stringe il cuore. E’ vero il post aveva una altra meta: denunciare il razzismo.
E mi preoccupa il destino della donna nel mondo.
Il mio commento non toglie niente alla qualità della rivista SUD. Solo che ho visto Pakistan e ho pensato donne violentate. E come si dice in Francia j’ai vu rouge. Je me suis sentie une bouffée de colère. Dietro la moglie con il vassaio, ho visto altre ragazze senza parola, mutilate.
di Elvio Carrieri Ti dico che l’uomo di cui mi chiedi ha causato la rovina di un chitarrista e la fortuna di un trombettista. Gli hanno sgranulato il femore. Menato, venti contro tre, gli hanno fatto il cappotto.
di Massimiliano Gusmaroli Ma il mio volto è anche per la vita,
il tutto che si para intorno, paesaggi
di alberi muri scorci d'orizzonte pianeta
che lo sguardo raccoglie nei suoi viaggi
di Lisa Ginzburg Che fosse brava a leggere le carte ora lo sapevamo tutti. Si era sparsa la voce: tornata dalla Francia (da Tolosa), ai Casoni adesso ci viveva con quel suo lavoro strambo, ma un lavoro – e chi lo avrebbe mai detto, cinque anni prima quando se n’era andata via, raminga e senza pace, che si sarebbe saputa reinventare così, con tanta forza e stranezza.
di Carlo Lucarelli Appoggiato a uno scaffale di quella libreria nuova di zecca c’è un ragazzo e ha letto i miei libri. Mi dice che gli sono piaciuti e vengo a sapere che è sardo. Gli dico che c’è un autore Sellerio di Cagliari che mi piace molto, chissà se lo conosce. Si chiama Sergio Atzeni. Lui sorride e dice: “sono io Sergio Atzeni”.
di Miriam Corongiu Se la favola antica e moderna de “La lucina” arriva al nostro inconscio quasi esotericamente, sottilmente, rispolverando il fine ultimo della favola stessa, ne “La luce inversa” è l’ipotesi di un futuro salvifico, concretizzato dall’invenzione tecnologica, a polverizzare tutte le nostre fortezze interiori.
di Gianni Usai Non avrà vent’anni. All’uomo riporta alla mente fantasie contorte e pervicaci mal di pancia che si fanno parole; sogni e incubi dimenticati o mai ricordati che riaffiorano tra le righe e si propagano in vite aliene, da vivere per interposta persona fintanto che gli si dà forma.
quando con poche parole e 4 immagini si dice tutto.
sans paroles….
grazie ad FF ed effeffe.
Anch’io: senza parole.
Spero anche 4 immagini per dire la condizione della donna al Pakistan.
Propio mi rivolta anche donne torturate nel corpo e nella mente.
Lo so non c’entra con questo post che denuncia la violenza.
Vorrei che tuttte le voci alzano verso le ragazze morte, “sposate” con la violenza.
Senza parole.
Pour plus de précision: voir Amnesty International
femmes violées, défigurées, mariées de force ( même enfants), lapidées.
@ véronique
non ti devi preoccupare, vedrai che le cose cambieranno
adesso paolettodicanio ha trovato un altro modo per divertirsi
commenta su Nazione Indiana
si deve ancora dirozzare, è vero, ma questo è il meno peggio: meglio un bravo scrittore infamato che una donna violentata
non penso che lui c’entri col pakistano
più sono fetenti e più sono vigliacchi
Oh, sono contento che Francesco l’abbia pubblicata.
Soldato Blu,
Ignoro se le cose cambieranno… Lo spero, per le ragazze: è qualcosa che mi stringe il cuore. E’ vero il post aveva una altra meta: denunciare il razzismo.
E mi preoccupa il destino della donna nel mondo.
Il mio commento non toglie niente alla qualità della rivista SUD. Solo che ho visto Pakistan e ho pensato donne violentate. E come si dice in Francia j’ai vu rouge. Je me suis sentie une bouffée de colère. Dietro la moglie con il vassaio, ho visto altre ragazze senza parola, mutilate.