Giorgio Mascitelli

296 articoli scritti
Giorgio Mascitelli ha pubblicato due romanzi Nel silenzio delle merci (1996) e L’arte della capriola (1999), e le raccolte di racconti Catastrofi d’assestamento (2011) e Notturno buffo ( 2017) oltre a numerosi articoli e racconti su varie riviste letterarie e culturali. Un racconto è apparso su volume autonomo con il titolo Piove sempre sul bagnato (2008). Nel 2006 ha vinto al Napoli Comicon il premio Micheluzzi per la migliore sceneggiatura per il libro a fumetti Una lacrima sul viso con disegni di Lorenzo Sartori. E’ stato redattore di alfapiù, supplemento in rete di Alfabeta2, e attualmente del blog letterario nazioneindiana.

Contre braci

di Matteo Gigante
Amore! Ecco un paio di occhiali trovati al mercatin del merito delle pulci che ci permettono di guardare un po' meglio le nostre emorragie

Manca la città

di Leonello Ruberto
Semplicemente non c’era la città. Tutto qui, non c’erano marciapiedi, strade, palazzi.

Un natale

di Paola Taboga
Anche questo Natale è passato.. Sono solo le tre del pomeriggio del 17 dicembre, ma per Elide è passato.

Il ritorno dello scontro delle civiltà

di Giorgio Mascitelli
La guerra in Ucraina ha riportato in auge il concetto di scontro di civiltà che aveva conosciuto una sua prima fama negli anni novanta in occasione della definizione delle priorità della politica estera statunitense dopo la vittoria nella Guerra Fredda e l’emergere del fondamentalismo islamico

Un tesoro (sperimentale) ritrovato

di Roberta Salardi
Nel romanzo circola l'aria libera, frizzante e innovativa degli anni Sessanta. Uno dei primi segnali che ci avvisano di trovarci di fronte a uno scrivente alla ricerca di un proprio stile fuori dalle convenzioni è lo scivolamento dalla terza alla prima persona

L’egemone degli anelli

di Giorgio Mascitelli
Nei giorni scorsi l’apertura della mostra dedicata a Tolkien a Roma ha portato numerosi commentatori, italiani e britannici, a parlare di costruzione dell’egemonia culturale della destra

Bookcity

di Roberta Salardi
Olio di gomito per pulire gli elementi della cucina, poi di corsa a un evento pomeridiano di Bookcity. Quest'anno forse riesco a seguirne due o tre, anche se me ne ero prefissa cinque o sei.

La strage e la memoria

di Giorgio Mascitelli
In un lungo articolo apparso alcuni giorni fa su The Guardian lo storico della shoah Raz Segal ha parlato di uso della memoria dell’Olocausto come arma da parte dei dirigenti politici israeliani in occasione della nuova guerra di Gaza.

Sepsi

di Francesca Gentile
Cinque sei sette otto. Chi l’ha detto che bisogna cominciare a contare dal numero uno? I ballerini iniziano dal cinque. Cinque sei sette otto. E uno e due e tre e quattro. Otto passi, avanti e indietro per questa stanza.
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