ornella tajani

344 articoli scritti
Ornella Tajani insegna all'Università per Stranieri di Siena. Si occupa prevalentemente di critica della traduzione e di letteratura francese contemporanea. È autrice dei libri Scrivere la distanza. Forme autobiografiche nell'opera di Annie Ernaux (Marsilio 2025), Après Berman. Des études de cas pour une critique des traductions littéraires (ETS 2021) e Tradurre il pastiche (Mucchi 2018). Ha tradotto, fra i vari, le Opere integrali di Rimbaud per Marsilio (2019), e curato opere di Rimbaud, Jean Cocteau, Marcel Jouhandeau. Oltre alle pubblicazioni abituali, per Nazione Indiana cura la rubrica Mots-clés, aperta ai contributi di lettori e lettrici.

Un’estate con Manzoni #4 — Le relazioni

di Marco Viscardi
"Cammina, cammina", come nelle favole notturne, quando i personaggi bambini si perdono nel bosco e non sanno trovare la via del ritorno. "Cammina, cammina" è un punto di vista in movimento: ad ogni passo, il mondo si fa e disfa sotto gli occhi del protagonista che, come noi, non sa nulla di quello che ha davanti.

Un’estate con Manzoni #3 — Il corpo

di Marco Viscardi
Il corpo è il campo di battaglia del romanzo. Tutto inizia dalla scommessa di don Rodrigo e del cugino Attilio sul corpo di Lucia. Il potere feudale è basato sul possesso: delle terre, delle anime, dei corpi.

Un’estate con Manzoni #2 — La Storia

di Marco Viscardi
Non so se è mai stato detto, ma mi pare che si potrebbe dare il nome di “classico” ai testi in base alla luce della verità di cui sono portatori. Più un testo è saturo di verità, più investe il lettore con improvvise, subitanee, rivelazioni, più allora è un classico e merita di essere tramandato e studiato

Mots-clés__Silenzio

di Carla Burdese
Silenzio: Ernesto Cortázar + Virginia Mori + Pietro Pancamo

Un’estate con Manzoni #1 — Il Male

di Marco Viscardi
Lucia è ancora nel castello dell’innominato, ma il pericolo è scampato. Quello che è stato un terribile assassino, un eroe del male, ha iniziato il suo percorso di riconciliazione col bene

Oggi Manzoni ha ancora qualcosa da insegnare?

di Giulia Delogu
La molla che muove Manzoni non è l’amore per l’ortografia e la grammatica, ma per la verità. Ciò che gli premeva era soprattutto dare vita ad una lingua che potesse comunicare il vero

“Lo spostamento verso il rosso” di Aleksandr Skidan #3

a cura di Elisa Baglioni
Conduce la visita una signora in là con gli anni che indossa pantaloni chiari e una camicetta turchese. Parla con un filo di voce, come in chiesa. Nella camera da letto, a occhi bassi, dopo una pausa ci informa che “sono state scritte molte stupidaggini” sul rapporto tra Blok e sua moglie Ljubov’ Mendeleeva

“Lo spostamento verso il rosso” di Aleksandr Skidan #2

di Elisa Baglioni
Il linguaggio muta, diventa più inafferrabile e secco; si risvegliano note imperiose di incontenibilità, forze che attraggono e respingono, rimuovono verso una sorta di vuoto.

“Lo spostamento verso il rosso” di Aleksandr Skidan #1

di Elisa Baglioni
Aleksandr Skidan è un intellettuale di spicco della Russia contemporanea. Nato a Leningrado nel 1965 si è affacciato al mondo letterario negli anni spasmodici del crollo dell’URSS e dell’avvio alla fase neoliberista