di Bijoy M. Trentin
L’Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione, http://www.invalsi.it/) in questi giorni (10-13 maggio) sta procedendo a “somministrare” (cosí si dice ormai, come si fa per le medicine, le pene e i sacramenti) agli studenti italiani prove di verifica per valutarne gli apprendimenti: i discenti coinvolti sono quelli della seconda e quinta classe della scuola primaria (ex scuola elementare), della prima e terza classe della scuola secondaria di primo grado (ex scuola media) e, per la prima volta, della seconda classe della scuola secondaria superiore (ex scuola superiore). Le materie in esame sono solo Italiano e Matematica: si mira a testare la «capacità di comprensione del testo e le conoscenze di base della struttura della lingua italiana», e le «conoscenze e le abilità nei sottoambiti disciplinari di Numeri, Spazio e Figure, Dati e Previsioni e Relazioni e Funzioni» (queste ultime non nella scuola primaria).









