di Michele Monina
[Il trasloco di Michele Monina pare biblico. E’ per questo che, di comune accordo, abbiamo deciso di pubblicare il suo articolo uscito su Diario il 20 gennaio scorso, al posto di un pezzo scritto apposta per NI. Per, diciamo, placare i sensi di colpa nei confronti di Andrea Barbieri, che chiedeva delucidazioni sul fenomeno Mondo Marcio in un suo commento (qui); sperando così di captare la sua benevolenza. Sicuramente non riuscendoci. G.B. ;-) ]
Milano, città del fumo. L’incontro con Mondo Marcio avviene in un angolo di strada, come dentro il testo di una sua canzone. È mezzogiorno, e ci si incontra per una colazione da Spizzico. Fuori è arrivata la prima neve, a rendere più ovattato il traffico prenatalizio di Corso Buenos Aires.

