di Marino Magliani

“Chi è che ha svegliato il nonno?” ha chiesto il vecchio dalla sua poltroncina di vimini.
Un bambino di sette otto anni seduto al tavolo davanti a un piatto di pomodori e carne in scatola, ha risposto: “Non lo so.”
Nella grande cucina fa caldo, accanto alla stufa il paio di secchi di legna spaccata danno un senso di sicurezza. Tra la stufa e la credenza c’è pure il canestro della verdura vecchia, appassita, da dar ai conigli. Odore di tante cose, malgrado la pulizia. L’orologio a pendolo fa un insopportabile lak lak…
Uno sparo, dalle terrazze in faccia, che si vedono da una delle finestre, ha fatto dire al vecchio: “Ecco cosa m’aveva svegliato.”
Il bambino ha risposto : “Ah,” ha spinto il piatto al centro del tavolo e acceso la televisione.
“E’ da tanto che sparano?”
“Non lo so, nonno, io sono entrato in casa adesso.”
Il vecchio guarda l’ora. Il bambino è arrivato da scuola da poco.
“Finisci la carne almeno!” gli ordina.
Guido ha spento la televisione e s’è messo la giacca. “Esco” dice.
“Non la finisci la carne?”
“Se devo uscire come faccio…”
“Se devi uscire…? E i compiti?”