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Parliamone.doc

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di Aldo Nove

Non so se è meglio farmi seghe o scrivere
Poesie. In entrambi i casi sto seduto
Davanti al mio computer Omnibook
Xe3 Hp e in entrambi i casi
Non è che cambio il corso della storia.

Horror zapping

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di Raul Montanari

Io non lo so come fanno quelli, che a un certo punto, esasperati, prendono il televisore e lo cacciano nell’angolo più irraggiungibile che l’appartamento mette a disposizione, sepolto sotto tonnellate di libri, riviste, fumetti, stampate di computer, dépliant pubblicitari stratificati.

Consigli ai Principi vittoriosi

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di Niccolò Machiavelli

Vale davvero la pena di raccontare questa cosa, anche perché venga imitata da altri capi di Stato, perciò non la voglio tralasciare.

Pensieri neri/2: Agli americani

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di Antonio Moresco

Lo so che è sempre sbagliato generalizzare, come sto facendo anch’io adesso rivolgendomi a voi in quanto americani. Io stesso non accetterei di venire associato, in quanto italiano, alla vergogna del nostro attuale governo, dal momento che non l’ho votato.

Pensieri neri/1: La guerra sta finendo

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di Antonio Moresco

La guerra sta finendo. Ci dicono che è finita. Dopo le bombe e le altre catastrofi umanitarie e civili, stanno calando sull’Iraq le nuove figure della “democrazia” e della “ricostruzione”. Ormai fanno tutto loro. Spaccano tutto e poi fanno anche la parte di quelli che ricostruiscono e ne incassano persino la tangente.

Oasi (nel deserto)?

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di Giovanni Maderna

Aspettavo di vedere Oasis, di Chang-dong Lee, da due settimane. Il film era recensito, inserito da qualcuno (nella fattispecie Mereghetti nella sua rubrica sul Corriere) tra i film migliori in circolazione. Però nelle sale nessuna traccia. In genere questo significa che la pellicola è uscita, almeno in un primo tempo, solo a Roma.
Ora, da un paio di giorni, è visibile anche a Milano.

Berenice e il tabù

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di Dario Voltolini

Io cercherò di puntare l’attenzione su un aspetto che a me pare problematico della figura di Calvino, della sua poetica, della sua autorappresentazione come scrittore. Si tratta di una tensione irrisolta che patisco io nel mio lavoro di scrittore, e forse è per questo che mi pare di registrarla nel lavoro altrui. È un aspetto del problema generale del rapporto fra la letteratura e l’altro da sé. O meglio ancora, più astrattamente, con l’alterità.

Senza di te faccio la rivoluzione

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di Tiziano Scarpa

Oggi entro nel bar sotto casa a prendere un caffè e sento nell’aria una canzone. È di Pino Daniele, e non è un pezzo nuovo. Credevo di averlo già sentito e risentito, e invece stamattina le parole mi lasciano di stucco: “Perché iiio senza di te, sono un eversoree, sono un eversoree…

Finitalaguerra.doc

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di Aldo Nove

Baghdad 9.4.03

Fiumi di figa e di bandiere a stelle
E strisce e di cheeseburger e cartoni
Animati di morti col sorriso
Hollywoodiano e musica carina,
è questo il nuovo ordine mondiale

La svisione (in tre tempi morti)

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di Andrea Inglese

Adesso finalmente è chiaro, in tutto questo vedere, e dire che vediamo, “guarda là, guarda là”, e le didascalie, le mille parole che s’incuneano in un’immagine, come mille rifugiati si raccolgono in un accogliente rifugio, immagine refugium peccatorum, le immagini centri d’accoglienza del senso, della migrazione di senso,

E’ giusto ribattere ai recensori?

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di Carla Benedetti

Se un recensore stronca un libro con argomenti pretestuosi, con giudizi che riproducono pre-giudizi comuni, magari anche con falsificazioni tendenziose, l’autore del libro deve tacere? Ecco come la pensava Pasolini

Il lato oscuro della forza

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di Helena Janeczek

Questa guerra palesa una cosa che non avevo mai visto prima. Non l’avevo mai vista così.In tutte le occasioni precedenti in cui mi era capitato di interpretare le notizie e le immagini pervenute da una guerra, di rifletterci o di riflettere su guerre passate, di cercare informazioni su una delle molte guerre invisibili che si trascinano in ogni parte del mondo senza arrivare nei mezzi di comunicazione di massa più di massa a partire dalla tv, questo aspetto, questa cosa che si manifesta nella guerra, mi era sfuggita. Ripeto volutamente la parola guerra, perché la guerra è guerra e questa guerra, considerata nella sua sostanza, verrebbe a dire nella sua materia cruda di guerra, è una delle molte. Però solo questa guerra mi ha fatto saltare all’occhio la sua malvagità.

Io non ho pudore, ovvero il ritorno di Totò Cascio

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di Christian Raimo

Cari amici di Nazione Indiana,
giorni fa sono andato a vedere Salvatores, Io non ho paura. Ci sono andato effettivamente come si va a un compleanno di uno zio che ti sta un po’ sul cazzo, ma che insomma bisogna dargli una chance di dire qualcosa di simpatico.

L’Italia al tempo del batticuore

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di Tiziano Scarpa

In questi giorni è tornato nelle sale il film di Emanuele Crialese, Respiro, che era passato fugacemente nei cinema l’anno scorso. E’ una bella occasione per andarlo a vedere in accoppiata con Io non ho paura di Gabriele Salvatores.

Sfida e accettazione

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Questo testo è nato in occasione di un convegno organizzato dalla Fondazione Prada sul tema della “Sfida”. Si era a pochi giorni dall’inizio dell’America’s Cup,

I pacifisti sono antiamericani?

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di Raul Montanari

“C’è un’obiezione alle manifestazioni pacifiste che definirei classica, alla quale non ho mai, dico mai, sentito dare l’unica risposta giusta.”

Media e mediatori

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di Carla Benedetti

“Si parla moltissimo del potere dei media, del terribile apparato mediatico che schiaccia e vanifica gli sforzi di artisti e scrittori. Secondo me bisognerebbe parlare anche dei mediatori”.

Un calcio alla guerra

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di Tiziano Scarpa

L’unico giornale che ho comprato ieri, all’indomani dello scoppio della guerra in Iraq, è stato La Gazzetta dello Sport. Volevo vedere fino a che punto la realtà riusciva a non lasciare traccia su queste pagine che diffondono la peggiore ideologia della nostra epoca in mezzo milione di copie al giorno.

Le cavallette

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di Antonio Moresco

Capita ogni tanto, nella letteratura come nella vita, di imbattersi in semplici frasi, scritte o orali, riflessioni e immagini di tale radicalità e umanità che ci danno l’immediata sensazione di trovarci di fronte a qualcosa di lungamente meditato e sofferto, che va subito all’osso, che ci dice come stanno veramente le cose, direttamente, senza mediazioni, senza fronzoli.

Congedo dalla luna

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di Tiziano Scarpa

Dolcissimo tramonto sul mare, non è vero che la bellezza non tocca più le corde del cuore!
Spettabili ascoltatori pezzi di merda, non è vero che le offese lasciano indifferenti!
Inesistente dio porco, non è vero che la bestemmia è inerte!

La guerra in corso

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di Antonio Moresco

Per un bisogno di chiarezza personale dopo le criminalizzazioni, le distorsioni, le disinformazioni e i linciaggi che ci sono stati all’uscita del libro collettivo “Scrivere sul fronte occidentale” e di un mio scritto che vi era contenuto, sento la necessità di dire che, in questo momento, nessuna considerazione, nessuno sforzo di comprendere e di tenere dentro tutta la complessità e la libertà delle forze che agiscono nella vita e nel mondo, nessuna insofferenza per le astrazioni e le semplificazioni mi può far apparire meno orribile, ignobile e inaccettabile la guerra in corso.