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Bacchilide – Ditirambi III-IV

trad. di Daniele Ventre III I GIOVANI O TESEO - PER I CEI A DELO La nave scura di prua portava Tèseo e insieme a lui due volte sette splendidi figli di Ioni, e fendeva il mare di Creta; soffi di Bòrea nella vela candida precipitavano, su impulso di Atena chiara, scuoti-egida; a Minosse il cuore punsero bei doni di Cipride, dea dall’aureo diadema: non astenne più la sua mano da una fanciulla, toccò le sue guance candide, e gridò Eribea, la figlia di Pandíone...

Argonautiche – IV, 1223-1304

trad. isometra di Daniele Ventre Drepane il settimo giorno lasciarono. Vento impetuoso, limpido, venne dal lato dell’alba; e dal soffio del vento mossi correvano sempre più oltre. E però non ancora era destino per quegli eroi di sbarcare in Acaia, prima che fino agli estremi di Libia non fossero giunti. Già si lasciarono dietro il golfo che ha nome da Ambracia, già la regione Curetide, a vele spiegate nel volo, e con le Echinadi stesse, altre isole...

Andy Violet – L’eroe semantico e lo scrigno del silenzio

di Daniele Ventre Ti chiederanno di questa poesia di trovare le parole-chiave cerchiarle e sottolinearle poi di fianco raccoglierle e elencarle. Quando però ne avrai un bel mazzo raccolto in un sonante passe-par-tout ti accorgerai provando e riprovando con premura che girano sempre a vuoto le parole-chiave dentro ad un silenzio-serratura. Così recita parole-chiave, uno dei testi meta-poetici più pregnanti della silloge l’Eroe semantico di Antonio Cretella/Andy Violet, a cui concretamente l’appellativo di eroe semantico, da lui stesso coniato anni fa come calembour,...

Poesie inedite

di Diego Caiazzo * * * Penso spesso al destino dei miei libri, dopo; vorrei fare come i faraoni, portarli con me nella mia piramide: solo che io non avrò una piramide, probabilmente; ed è vero, molti li compro sapendo che non li leggerò, almeno in questa vita; ma mi piace vederli lì, tra gli scaffali, in agguato come indiani, avvertirne l’odore forte della stampa; e rimandarli ad una vita futura in cui, quando entro in una libreria, immediatamente confido. *...

Paegnion – Ecloga

di Daniele Ventre Ardebat pastor Chorileus Amaryllida pulchram; saepe inter uirides umbrosa cacumina fagos pectide temptabat chordas cantusque mouebat uersibus indoctis, qualis per amara uirecta auditur desiderio cantare palumbus, at circum rident nemora inter densa cicadae; talia tunc Chorileus; referebant omnia siluae: “Candida, nunc per te resonant, Amarylli, canora pectide iam frondes, iam amens lymphatus amantis dicere fert animus uesano pectore flammas tu mihi quas fundis rapiens in fomite cordis. Incipe Acidalios, Erato, nunc incipe uersus. Forsan et haec docti fiducia carmina...

Callimaco – Aitia – Prologo dei Telchini

Sempre i Telchini, che mai della Musa furono amici, rozzi che sono, sul mio canto rimuginano, solo perché non lo tesso continuo un poema che narri, lungo migliaia di versi, o delle imprese dei re o degli eroi primigenii, ma in piccolo spazio mi volgo, come un bambino -e non ho pochi decenni d’età. E tuttavia voglio dirlo, ai Telchini: razza spinosa, roderti il fegato è ormai l’unica tua abilità: so che i miei versi son pochi:...
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