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Lettere dall’assenza #6

di Mariasole Ariot
Non beccare, dicevi diventa la tua lingua, fornifica un linguaggio, dicevi non credere a chi dice che è scomparso. Ma cosa diventa una lingua se non ha papille?.

Lettere dall’assenza #4

di Mariasole Ariot Caro G., oggi il cielo è plumbeo, ho scartavetrato la casa per cercare un corpo che non fosse inquinato, ho preso le parti e introdotto un nervo nello stipite. La paura è questa sacca di placenta che spinge la mia testa, nascono figli e figlie dentro la nuca, mi chiedo sempre come tu stia, da quando la montagna ci ha soccorso. Ho camminato a lungo, ho percorso un...

Lettere dall’assenza #3

di Mariasole Ariot Caro J, qui il cielo è una sommossa, l’uovo del mondo si è strappato : nascono gli oggetti che mi hai lasciato. Ti scrivo ed è ancora buio, filtrano lampi di pulviscolo dalla finestra, la grana del mondo si frammenta e io distendo le righe di una lettera che non arriverà mai. Abbiamo montato una tenda, raccolto le bacche e i ramoscelli per fuggire nella piena del bosco, hai radunato...

Abbiamo fatto una gran perdita

di Alberto Cellotto Hotel La Selce, Monselice Sabato 27 settembre sera Cara Sara, se vorrai rispondere, non chiedermi perché scrivo da un hotel poco distante da casa. A pensarci, tu non hai mai risposto in questi anni, hai solo scritto, parlandomi, e ti cerco ancora proprio per questa ragione. Mi sono messo in viaggio oggi, sono solo e rimarrò via qualche settimana. Ti avevo in mente poco fa, guidando, appena uscito dall’autostrada e...

Lettere dall’assenza #01

di Mariasole Ariot Caro F, ti scrivo dall’angolo nero della stanza, ho un soffitto pieno di crepe, un corpo attorcigliato ricoperto da un unguento verde, l’affaccio alla finestra è sbarrato. Il tempo è cristallizzato nel suo opposto, mi vedo rispecchiata sul vetro: un volto bruciato dall’interno, le ossa zigomatiche spingono verso l’esterno, l’occhio s’infittisce, la lingua geografica è consumata dalle parole. Mi chiedo se nella tua terra siete riusciti a sopportare la...

Giorgio Manganelli, Lettere senza risposta

(Un Manganelli inedito, che per lavorare bene ha bisogno di essere interrotto "con tenere molestie", che si macera dolorosamente nell'attesa di una cartolina, e che inaspettatamente esperisce la supremazia della voce sulla parola scritta. Nottetempo raccoglie le lettere d'amore inedite di Giorgio alla sua Viola, Viola Papetti, "Viola infine, che altro posso dire, Viola", scritte fra il 1966 e il 1973, e la corrispondenza della Papetti con Maria Corti, dal 1990 al 1996, dopo la morte di quello...

Lettere a Zanzotto

di Michael Palmer traduzione di Gian Maria Annovi Lettera 1 Non si faceva per poi disfarlo, noi e per noi, imbustato, si- derato in un’astronave, elenco di liquidi, lettere inutili – cos’altro – sgorgano dalla scatola, piccole faglie, sonagli e pendenze Come montagne, un altro sospiro di crollo quasi del tutto consumato, luci che svernano, torri e un secolo di capelli, panni a cumuli o a mucchi, e arti, reali e artificiali, da passare al setaccio Le hanno proprio finite...
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