risultati della ricerca

michael moore

se non hai trovato quello che cercavi prova con un altro termine

Zero Dark Thirty. La cancellazione dell’alterità del nemico e l’esibizione della tortura

di Andrea Inglese Sono andato a vedere Zero Dark Thirty. Quando ho saputo che negli Stati Uniti avevano già sfornato un prodotto per raccontare cinematograficamente l’uccisione di Bin Laden, sono rimasto lievemente incredulo e ammirato. A nemmeno due anni di distanza dall’evento, la grande macchina narrativa hollywoodiana aveva già fagocitato, elaborato, e confezionato una versione dei fatti da vendere in giro per il mondo con l’intento di far sognare, divertire...

Una conversazione con Albert Maysles

di Fabrizio Cilento In occasione del cinquantesimo anno di attività del regista americano Albert Maysles, l’intervista che segue si propone di fornire nuovi spunti di riflessione su classici come Salesmen (1968) e Gimme Shelter (1971). Maysles discute anche l’impatto della tecnologia digitale sulla forma documentaria, le differenze tra il Direct Cinema americano (di cui è tra i pionieri) e il cinema-vérité francese, e non lesina critiche a Micheal Moore. Nel...

La forma della finzione

di Lorenzo Esposito   visione, una distanza ci divide E. Montale   A proposito di ciò che il cinema fa e ha fatto al mondo, ci sarebbe da chiedersi meglio quando si è dis-fatto del mondo, giungendo infine a segnalare il distacco dell’occhio dalla terra e dai suoi abitanti. A Werner Herzog bastano quattro minuti da Puccini intitolati La Bohème per porre la questione. L’Africa, terra eternamente separata, è ancora il palcoscenico adatto a...

More Moore (tu chiamale, se vuoi…)

di Raul Montanari 1. Sparare su Michael Moore e su Fahrenheit 9/11 (con entusiasmo perfino maggiore di quello che ci metterebbe Charlton Heston) è diventato l’hobby preferito di un certo tipo di intellettuale di sinistra micragnoso, minimalista, precisetto, analitico, concentrato non dirò sull’albero, non dirò sulla foglia, ma sulle nervature della foglia, al punto di non vedere più non dirò la foresta (sarebbe troppo facile), non dirò l’albero, ma nemmeno...

Nuovo cinema post-paraculo: la destra maldestra che è in noi

di Paolo Pecere Con deplorevole ritardo posto questo pezzo di su Fahrenheit 9/11 L’autore di “Bowling at Columbine” riusciva eccellentemente a: 1) mostrare alcune mostruose assurdità legate al possesso di armi negli USA, o in alcuni stati degli USA; 2) Suggerire accostamenti intriganti tra questo fatto, la psicosi paranoica di diversi soggetti americani, e la strage nella scuola di Columbine; 3) abbozzare un’analisi socioeconomica della diffusione di certe nocive...

Il documentario come ortopedia dello spirito

Di Andrea Inglese Come definire il lavoro di Michael Moore? Giornalismo situazionista? Documentario decostruzionista? Cinema-verità? O più semplicemente, controinformazione? Ma Fahrenheit 9/11 è un documentario, una registrazione della realtà o una sua forma di manifestazione? Certo, per alcuni snob di sinistra o di estrema sinistra, il problema non si pone neppure: la capacità di Moore di raggiungere con efficacia un vasto pubblico, già sancisce la sua irrilevanza. “Già lo sapevamo,...

American dream #4: Paradiso e potere

Tentativo di risposta all’“ayatollah” Tiziano Scarpa di Helena Janeczek Robert Kagan è quel signore grassoccio che vive a Bruxelles, ma fa parte dei consiglieri di Bush, noto per una vulgata del suo libro Paradiso e Potere che sembra quasi una barzelletta: gli americani vengono da Marte, gli europei da Venere. Noi abitanti delle varie nazioni europee avremmo tratto dalle devastazioni dell’ultima guerra la conclusione che è meglio coltivare il proprio...
Print Friendly, PDF & Email