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Mussolini

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CIELO NERO (11 gennaio 1944)

di Giacomo Sartori Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4 /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; font-family:"Times New Roman"; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;} Ragazza Vedo solo il suo orecchio la curva dell’orecchio: l’anca sensuale di un violino Le mie labbra premono contro i suoi capelli fini e non puliti respiro l’odore di uomo e di alghe appiattite sugli scogli durante la marea bassa   Anziana È molto smaliziata la piccola spia crucca sussurra lui stringendomi la vita con molta delicatezza come si toccano le cose fragili   Ragazza Non si muove: sembra anche...

Biografia anelastica di Felice Chilanti (1914-1982)

di Davide Orecchio (Qualche anno fa ho scritto una breve biografia di Felice Chilanti. Adesso l’ho riscritta e la ripropongo qui. Per chi non la conoscesse, è una storia interessante. Un giovane fascista che provò a uccidere Ciano. Un comunista che raccontò i crimini di Stalin. Nello stesso uomo. Chilanti fu, soprattutto, un grande giornalista. Scoprì la mafia dei corleonesi, che risposero con una bomba al tritolo. Ma non fu...

Giornalismo e politica nel Ventennio – Quando Corrado Alvaro ritrasse in punta di penna e con qualche problema Luigi Albertini, direttore del Corriere della...

di Domenico Talia    È un libricino di sole cinquantasei pagine stampato in 32°; dimensioni praticamente uguali a quelle di un iPhone. Quando fu pubblicato, nel 1925, costava 2 lire. Ho ritrovato la prima edizione quasi per caso e l’ho comprata per alcune decine di euro. L’autore è Corrado Alvaro, il titolo “Luigi Albertini”. L’ho letto con la cura e l’attenzione che richiedono le piccole cose preziose. Alvaro l’ha scritto nell’autunno...

La cassaforte del fascismo

di Davide Orecchio Estratto dal diario di D.O., Londra, 25 settembre 1925 Arriva da Parigi, mittente anonimo, l’elenco completo dei finanziatori del fascismo dal 1921 al marzo di quest’anno. Un rendiconto di nomi e cifre: industriali, agrari, massoni, aziende pubbliche e private, bottegai, conti, principi, avvocati, notai, cantieri navali, cartiere, geometri e cavalieri, concerie e saponerie, bottonifici, editori, armatori. Accanto a ogni nome le lire versate. Trascrivo a caso: Acquedotto di...

C’E’ PAESE E PAESE

di Caterina Soffici Questo piccolo episodio fa la differenza tra un Paese democratico dove la legge tutela i diritti delle minoranze e punisce le discriminazioni (razziali, di sesso, religione, età eccetera) e un Paese dove il Parlamento non è riuscito ad approvare la legge proposta da Paola Concia (Pd) per rendere l’omofobia almeno un’aggravante nel caso di aggressioni contro gli omosessuali (di reato omofobico non si parla neppure). Questo piccolo episodio...

XX SETTEMBRE

di Franco Buffoni Porta Pia ha cancellato dalla storia una delle più ottuse monarchie assolute dei tempi moderni, che motivava la sua intolleranza e il suo dominio sulle coscienze e sui corpi non solo con il richiamo ad un generico diritto divino, ma con la pretesa che il sovrano fosse il vicario del figlio del dio unico degli abramitici. E con la consueta leggerezza abramitica - fino al 20 settembre...

iHitler

di Marco Rovelli L'effigie di Mussolini ci ammorba oscenamente da tempo: nelle stazioni di servizio se ne vendono i busti, nei tabaccai gli accendini come in memoria dei primi roghi appiccati all'indomani di piazza San Sepolcro, in ogni edicola campeggiano i calendari del Benito a guisa di velina trapassata per le fantasie inconfessabili di giovanissimi camerati, perfino nei bar le bottiglie di vino griffate Duce che a berle si rovescerebbe...

Delle cose perdute

di Orsola Puecher   Quindici uomini uccisi dai fascisti. Il dieci agosto del quarantaquattro. A Piazzale Loreto, a Milano. Quindici antifascisti detenuti nel carcere di San Vittore. Per questo eccidio condannato dal Tribunale Militare di Torino il capitano delle SS Theodor Saevecke. Nel 1999. All’ergastolo. In contumacia. Come tanti altri. Ormai più che ottuagenario. Visse una tranquilla esistenza in Germania. Da persona per bene. Non un giorno di prigione. Come tanti altri. Non si pentì mai...
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