di Daria Catulini A molte cose arrivo tardi. Tra queste cose c'è anche l'opera di Jonathan Franzen.
Ho letto Le correzioni, per la prima volta, lo scorso inverno. Dopo averne letto l'incipit, ho pensato: che incipit. Un incipit folgorante, ho pensato. In quel momento ho deciso che avrei letto tutte le sue opere.
Cristina Vezzaro intervista Sophie Daull Il punteruolo, con cui si incide, con cui si imprimono le emozioni, serve a tracciare il solco in cui scorrerà la lacrima, il crogiolo in cui fremerà l’indignazione. La scrittura dev’essere incisiva, deve decapitare, con i denti, la banalità dei giorni senz’anima.
di Luigi Preziosi
Marzo 1116. Dal porto di Genova salpa una galea, carica di merci, comandata da Guglielmo Embriaco detto il Malo, appartenente ad uno...
di Francesca Fiorletta
Quanti miracoli ci vogliono? Non tanti. Uno, due, tre sono già molti. Quattro sono un’enormità, persino troppi.
Naomi Alderman ha scritto un romanzo...
di Daniele Giglioli
Tanti anni fa, in un’intervista, Cesare Garboli propose il seguente paradosso: bisognerebbe far sposare Niccolò Ammaniti e Isabella Santacroce, perché il primo...
di Marco Rovelli
Su facebook, Teresa Ciabatti e Giuseppe Genna hanno creato il gruppo “Nina dei lupi allo Strega”. Sarebbe giusto. Nina dei lupi (Marsilio,...