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romanzo italiano

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Il romanzo della pluralità

di Monica Pezzella Proprio di recente un’inchiesta di Vanni Santoni per L’Indiscreto ha affrontato un quesito che divide da anni i critici letterari: è possibile scrivere oggi un romanzo dei nostri tempi e del nostro Paese che, al pari del grande romanzo americano, potrebbe imporsi come “il grande romanzo italiano”? Leggendo Leonardo Luccone e il suo La casa mangia le parole (Ponte alle Grazie) mi sono detta che forse eccola qui, una possibile risposta, che...

Overbooking: Felice Piemontese e Renzo Paris

  Nota di Salvatore D'Angelo su: Felice Piemontese (Il lavoro rende liberi – Stampa Alternativa collana Eretica, 2018 pagg.147 € 14,00) e Renzo Paris (Bambole e schiavi – Elliot collana Scatti, 2018 pagg.185 € 18,50)   Raramente capita di leggere in successione due romanzi diversissimi per stile, impostazione e formazione degli autori, eppure simili per sottotesti. È quanto mi è accaduto con Piemontese e Paris, autori rispettivamente di Il lavoro rende liberi e Bambole e schiavi. Lo dico...

L.

L. / Marco Benedettelli Non avrei mai voluto raccontare la storia del villaggio di L., né verrò a dirvi del quando e del percome io vi sia arrivato. Sono dettagli, questi, che vi annoierebbero. Andrò subito al punto e con tutta la precisione che mi è concessa nel breve lasso di tempo innanzi a me vi spiegherò cosa ho visto a L., sebbene mi paia lontanissimo il tempo di L.,...

Giorgio Vasta: la militanza del linguaggio

 di Giacomo Raccis Or la vita degl’italiani è appunto tale, senza prospettiva di miglior sorte futura, senza occupazione, senza scopo, e ristretta al solo presente (G. Leopardi, Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl’Italiani) Tutto deve partire da una considerazione semplice quanto assiomatica: Giorgio Vasta è uno dei migliori scrittori della sua generazione. Si tratta di una dato unanimemente riconosciuto. E la cosa è tanto più sorprendente se si considera la...

Etica della sparizione

di Andrea Cortellessa È interessante il confronto fra le copertine delle due edizioni – fra loro separate un po’ più di trent’anni – delle Forze in campo, secondo romanzo di Franco Cordelli. In quella appena uscita (con minimi ritocchi autoriali) nella BUR Rizzoli, un campo da tennis dal fondo grigio (è un allenatore di tennis, oltre che un ex pugile, il «Cordelli» protagonista del romanzo) viene inquadrato in toni spenti...

Bambini bonsai

di Paolo Zanotti 1. Sofia, so che ormai è tardi. È finita l’infanzia, sono passate le tempeste. Eppure mi sorprendo sempre a tornare a quegli anni, testardo come un’ape che batte i campi verso l’arnia lontana e insieme soffocato da uno di quei sensi di colpa enormi, completi come mondi, che si possono provare solo da bambini. È tardi, ma vorrei comunque provare a spiegarti quel che è successo allora, quando il...

Una ‘quest’ claustrale

di Stefano Gallerani A chiusura de La verità sulla morte di Carla (Gaffi, 2005), Raffaele Manica riconosceva all’autore di quei racconti, Andrea Melone, un «universo ossessivo» e una terna tematica in cui campeggiano, come araldi, «i luoghi, il mistero, la colpa». Quanto oggi torna, amplificato ed accresciuto dalla forma romanzo, in Giardini di Loto (sempre per Gaffi, nella collana “Godot”, pp. 283, € 14,80). La scrittura, intarsiata di arcaismi, ibridazioni...

Altai. Tra romanzo ed epopea

di Valter Binaghi Un romanzo storico Altai. Ovvero, il Mediterraneo alla vigilia della battaglia di Lepanto. Per epoca ed ambientazione, l’ultimo romanzo di Wu Ming si colloca a metà strada tra il lontano “Q” (a quei tempi il collettivo di scrittura si firmava “Luther Blissett”) e il recente “Manituana”, nel tentativo evidente di rendere esplicito un senso storico della modernità, illuminandone episodi talmente significativi da costituirne la contrazione allegorica. È...

Incontro con Mariano Bàino a Milano

Casa della Poesia, largo Marinai d’Italia, Milano 21 ottobre 2008, ore 21 Altri romanzi: Riflessioni sul romanzo contemporaneo a partire da L'uomo avanzato di Mariano Bàino Incontro a cura di Andrea Inglese con Mariano Bàino, Biagio Cepollaro, Milli Graffi, Paolo Giovannetti e Giorgio Mascitelli Esiste ancora nell'epoca del romanzo a produzione industriale la possibilità d'interrogarsi criticamente sulla forma romanzo? L'uomo avanzato di Mariano Bàino, pur ricollegandosi ad una tematica ricorrente del romanzo moderno –...

Da “L’uomo avanzato”

di Mariano Bàino (...) Ho anche la percezione della mia inermità. Ma non è solo questo. Oltre che vulnerabile, sento il corpo come trasparente, formato davvero in prevalenza da acqua. È netta la sensazione che messaggi animali passino attraverso il mio corpo. Da principio la cosa è troppo snervante per permettere la concentrazione; ma dopo un po’, quando nulla è successo di minaccioso per la vita, il ritmo della discesa...
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