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Tina Nastasi

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Musica nell’orto: note a margine di una grammatica del sapere.

  di Tina Nastasi Giorgio, 11 anni: "la mia prof di musica non è normale. Fa cose di arte e poi ci fa fare anche l'orto. Cosa c'entra l'orto con la musica?!" Non è una vera domanda, naturalmente. Mi suona subito come una protesta. Ecco - mi dico - un altro ragazzetto di scuola media cresciuto a supponenza,  che già alla fine del primo anno è pronto alla sassaiola contro chi gli...

chi dice che è morto, mente!

di Tina Nastasi (Eduardo Hughes Galeano: Montevideo, 3 settembre 1940 – Montevideo, 13 aprile 2015, un grande uruguayano) E i giorni si misero in cammino. E loro, i giorni, ci fecero. E così fummo nati noi, i figli dei giorni, gli indagatori, i cercatori della vita. (la Genesi, secondo i Maya) Sta ancora leggendo le sue storie ad alta voce. Lo sentite o non lo sentite? La sua scrivania - le sue carte, le...

Giocare su un tappeto in piazza tra desiderio di volare ed esperienza di meraviglia.

di Tina Nastasi A scuola di Ludopedagogia: Barcis (Pordenone) 14-20 giugno 2010. Lucca, 2 giugno. Ore 15.30: l’improbabile festa della Repubblica e del Diritto al Gioco giace nella piazza deserta sotto la pioggia. Ma il tempo è imprevedibile: il cielo si apre, l’aria si asciuga, e il portone dell’arcivescovado sforna tavoli e persone pronte e colorate: lo spettacolo comincia. La danza della Capoeria apre i giochi e la piazza già brulica di...

La politica di una donna declinata al maschile

di Tina Nastasi L'8 settembre 1943, alle 19.42, l'allora Capo del Governo, maresciallo d'Italia Pietro Badoglio, dai microfoni dell'EIAR, annunciava l'entrata in vigore dell'armistizio di Cassibile firmato con gli anglo-americani il giorno 3 dello stesso mese. Così proclamava alla radio: «Il governo italiano, riconosciuta l'impossibilità di continuare l'impari lotta contro la soverchiante potenza avversaria, nell'intento di risparmiare ulteriori e più gravi sciagure alla Nazione ha chiesto un armistizio al generale...

Disequazioni e scuola: l’ultimo appello

di Tina Nastasi «1 Venite, mie canzoni, parliamo di perfezione: ci renderemo passabilmente odiosi. Ezra Pound La passione della perfezione viene tardi. O, per meglio dire, si manifesta tardi come passione cosciente. Se era stata una passione spontanea, l'attimo, fatale in ogni vita, del "generale orrore", del mondo che muore intorno e si decompone, la rivela a se stessa: sola selvaggia e composta reazione. In un’epoca di progresso puramente orizzontale, nella quale il gruppo umano...

Ai viandanti voglio ricordare. . . .

di Tina Nastasi UMBERTO SABA, Nino Spagnoli 2004 Fondazione CRTrieste, AIAT Trieste Comune di Trieste – Assessorato alla Cultura (tratto da qui) . . . . voglio ricordare le parole di un uomo che ho avuto l'onore di incontrare in forma di statua nella sua amata Trieste. E' uomo che si raccoglie delicatamente e si conduce a casa, dopo un andare per vie, breve o lungo che sia poco importa, in un ritrovare vie già...

Un requiem per Misia

di Tina Nastasi Misia, μισέω, miserere. Così suona nella mia mente un requiem per la donna che fu Misia Sert. Nacque Godebska il 30 marzo del 1872 mentre sua madre moriva nel darla alla luce. In questo evento Misia fonda il suo destino: nata dal dolore di sua madre che, malgrado il ventre gravato oltre l'ottavo mese, viaggiò un intero viaggio dalla Francia alla Russia, perché non poteva credere alle...

Amare contro

di Tina Nastasi Ci sono pidocchi attorno a me, e muri. Ci sono ginocchia che si incriccano a ogni piè sospinto e occhi pesti e ricuciti per le cadute. Ci sono schiavitù e vecchiaia sotto il mio cielo: maledetto istinto alla sopravvivenza! Che posso fare? E' così. E’ la legge delle cose qui sulla Terra. E però - ché c'è sempre un però da qualche parte -, se davvero potessi dire a...

Nazim e John, II

di Tina Nastasi   (installazione di Juan Muñoz, figura in ascolto, 1991) Un postino tra due uomini che non ci sono più La storia continua attraverso prigioni e speranze strette tra i denti. Quest’estate ho voluto visitare la Risiera di San Sabba, a Trieste. Malgrado l’obiettivo fotografico, ho dovuto diventare pietra davanti a una piccola teca murata. Custodiva un paio di occhialetti rotondi e un portacipria d’argento: né lenti, né specchi per...

Nazim e John, I

di Tina Nastasi Quando si racconta una storia … A lungo ho frequentato silente e pressoché invisibile il blog di Nazione Indiana. C’è un nome nel gergo della rete per indicare i “guardoni” come me, ma io non lo ricordo perché ritengo di essere più una tartaruga che una guardona. Lentamente considero e mi muovo nello spazio delle parole. Raramente, ai giorni nostri, mi è stato dato di trovare una...
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