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Davide Vargas

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Napoli scontrosa

di Davide Vargas
Davide è un architetto che per colpa anche nostra - di Nazione Indiana - s'è scoperto narratore. Dal 2017 appunta, disegna, racconta, le sue narrazioni su Napoli. Ora le ha raccolte in un volume, "Napoli scontrosa". Qui ci regala la prima della serie, e noi lo ringraziamo.

Riccardo, ti ricordi…

(A Porto s'è svolta una importante mostra sull'opera di Riccardo Dalisi. Davide Vargas ci regala il suo affettuosissimo testo presente nel catalogo, e noi lo ringraziamo. G.B.) di Davide Vargas Riccardo è nato nella festa dei lavoratori del 1931 ed oggi è seduto con me su una panchina della Floridiana di Napoli sotto un grande tiglio frondoso. Sulle pendici del Vomero. Lui la sente la natura. Poi ci alziamo e facciamo...

les nouveaux réalistes: Luca Mirarchi

Il modo più comodo per (non) morire di Luca Mirarchi   È sempre pericoloso tenere un tappeto davanti al camino. Inutile dirlo alla madre, aveva ricoperto di tappeti quasi tutto il soggiorno. Adesso era fuori in missione con i volontari. Il padre invece era in ufficio, non rientrava mai prima di sera. Michele, rimasto solo, guardava il talk show del pomeriggio seduto sul suo trono a rotelle – la poltrona in pelle scura...

Davide Vargas: Il bene comune

1. confini   Confini. Uno dentro l’altro. Terra di confine. Il lotto sul confine di tre comuni contigui. La struttura sul confine del lotto. Residuale. A ridosso di due noci floridi. Necessari a fare schermo alle impurità. Una zattera triangolare nel vuoto scabro. La zattera di Saramago: dov’è la frontiera? chiede. Intorno due strade si intersecano sotto gli occhi di un’aquila di gesso montata sui piantoni di un cancello. Una generale sensazione...

Opere e omissioni

di Davide Vargas   Alessandro Mendini ha definito Davide Vargas un “letterato architetto”. Il libro Opere e Omissioni è un viaggio attraverso trenta anni di lavoro fatto di progetti disegni libri e scritture. Una sorta di confronto faccia a faccia con la propria autobiografia personale. Cadono i “commenti” critici, i riconoscimenti, la bibliografia, e resta soltanto la narrazione delle immagini. E delle parole che trovano origine nelle sensazioni e nella memoria personali....

Cattedrali

di Davide Vargas Intorno preme la flotta rugginosa delle acciaierie. Fumi. Carriponte. Moli. I becchi delle gru. Chiatte e pontoni. Un gigantesco ramarro con zampe e code di ferro. Taranto è città con tre mari.  Due alvei di acqua ferma nella trama continua della città. Come due fori. Attraversando il dedalo dei ponti non ne hai percezione. Segui le sponde e non sembrano richiudersi. Mentre la presenza dell’industria incombe ad...

Rue Franklin

  di Davide Vargas È un bacio leggero che un ragazzo poggia sulle labbra di un altro giovane orlato da un pizzetto rossiccio. Poi si toglie il berretto e brillano due occhi. Allungati, truccati e verdi. Bellissimi. Ha la testa rapata. Il cielo ha il colore dei fumi di scarico delle macchine che passano su rue Beaubourg. I due ragazzi si avviano verso l’ingresso alla biblioteca del Centro Pompidou. Nella piazza...

Racconti di architettura

Davide Vargas, Racconti di architettura, tullio pironti editore, 124 pag. di Gianni Biondillo Per Michelucci la forma era il modo che gli uomini avevano per comunicare restando in silenzio. Una sorta di letteratura muta, insomma. Viene da sé pensare che la letteratura sia di conseguenza il modo umano di costruire senso. Le due discipline all’apparenza così lontane si assomigliano, si cercano, prendono di continuo la misura del loro campo d’intervento, cercano...

Architesti- uno. Davide Vargas

La Sala della Scherma di Davide Vargas Roma è una città che non mi concede confidenze. È reticente come una donna che si morde l’angolo del labbro e decide di non parlarti. Così ogni volta ho la sensazione di un appuntamento mancato. Sarà una reazione. La sento ostile. Un flusso di gente si incanala nei percorsi sotterranei della metropolitana alla stazione Termini. Una specie di labirinto infinito tra intonachi spugnosi e...

La chiesa di Baranzate

di Davide Vargas Il paesaggio scorre grigio. E’ un colore bellissimo. Non spegne ma fa pensare ad una mano che ha scarnificato le cose lasciando fremere silenziosa l’unica vita nascosta. Come un’opera di Michelangelo sottratta al peso del marmo. La distesa della campagna si offre fin dove la nebbia sfuma gli alberi allungati ritorti divaricati in filamenti di ombre. Riconosci olmi, ontani, platani, pioppi, è la pianura padana. Li ricopre...

Come sul ponte

di Davide Vargas Come sul ponte di una nave sotto un’unghia di luna, una stella qua e là tra la nuvolaglia notturna scossa dal vento potente che solleva polveri d’acqua sui dorsi bianchi delle onde e le sparge come i semi del contadino, e da un chiarore laggiù ad oriente arriva un canto come un azaan, o è un’eco di altri orizzonti, oltre l’approdo e la barriera aguzza di nuvole...

Lettura Fresca

Eugenio Tescione legge, Racconti di qui, di Davide Vargas Parlerò del titolo, proponendo una possibilità di interpretare il testo – né per storicismo né per estetismo – preferendo al versante psicologico e antropologico quello semiologico e logico. Dirò quello che ho pensato durante la lettura, partendo dal luogo, dalla terra scritta in queste pagine; proverò a dire della necessità della letteratura, della scrittura realistica e onirica, della visione del reale...

Lettore, sveglia!

Davide Vargas è un autore che i lettori di NI conoscono. Gianni Biondillo ed io abbiamo pubblicato proprio qui alcuni dei suoi racconti. Collabora a Sud da un paio d'anni e ha scritto un libro, Racconti di qui (Tullio Pironti Editore) che vale la pena leggere. In occasione della sua uscita sarà presentato a Roma venerdì 8 maggio 2009 al tuma's book bar in via dei Sabelli, 17 alle...

Face Bunker

di Davide Vargas Questa sera sto bene. Larissa ha appena pulito la casa. E’ un armadio la vecchia Larissa con i suoi occhi del colore dell’acqua, appena mette piede fuori di qui accende una sigaretta che divora come fosse un gelato. Poi sale in bicicletta e spinge sui pedali forsennata. Viene da una terra fredda ed è sempre sbracciata. I muri sono bianchissimi rinfrescati dai pittori padre e figlio che in...

Anteprima Sud n°11- crocevia

foto di Emiliano Bartolucci Siamo strade di Davide Vargas Agli occhi umidi degli uccelli, occhi speciali che possiedono coni che più degli uomini sanno distinguere i colori, a quegli occhi larghi che sanno riconoscere persino tra i vapori che salgono dalla terra i colori dei sogni degli uomini che il sole ha seccato lasciando loro soltanto il respiro pesante, vapori che vanno a ingrossare le nuvole nel cielo lontanissime dalla terra, agli...

Ci sono città con i fiumi

di Davide Vargas aprile 2007 Dalla superstrada che in quel punto curva si vede il lungo filare di pini teso come una tangente. Vado a vedere. I tronchi spuntano dritti come menhir dalle malerbe che infestano i cigli. Le chiome si congiungono. Cammino sotto un tetto di nuvole verdi che si sfilacciano di tanto in tanto scoprendo omologhi addensamenti violacei. Il cielo è carico di elettricità. Pioverà. Da un lato un canale d’acqua irreggimentato...

Pop Art

di Davide Vargas La cosa mi appare all’improvviso. Ho lasciato un lembo di campagna dove il verde oscilla tra pienezze carnose umide di colore denso e vivo, e le opacità metalliche delle foglie rivoltate come fodere. Generoso ventre in grado di contenere i papaveri rossi disseminati come schizzi di fuoco e i ciuffi gialli delle ginestre raggruppati e fitti come chiome di alberi. Sono questi colori dosati e strutturati che determinano...

mare / mare

foto di Beniamino Servino     di Davide Vargas è morto anche il mare (Garcia Lorca) 26 dicembre 2006 Trentola – Ischitella – Baia Verde – Mondragone ore 10 – 14 temp. 15°  Una nuvola di polvere sollevata dagli autotreni rimane sospesa nell’aria biancastra. Quando ricade sulla malerba dei cigli, ricoperta da un telo di plastica nero appare immobile la lunga massa della discarica. L’auto la costeggia e non finisce mai, sarà più di un chilometro, una striscia di pennarello tra...
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