Appello in difesa del popolo e della cultura rom

In un ciclo di lezioni aperte alla Libera Università delle Donne di Milano, che si è svolto nei mesi scorsi, abbiamo potuto conoscere la cultura e la storia del popolo rom; ne abbiamo incontrato alcune esponenti e studiose: Dijana Pavlovic, Jovica Jovic, Emanuela Miconi, Anna Rota; sappiamo dello sterminio che hanno subito durante il nazismo e il fascismo e per il quale non hanno mai avuto nè risarcimenti nè alcun riconoscimento. Oggi contro di loro nuovamente si stanno realizzando forme di persecuzione etnica, che ci sgomentano e ci tolgono ogni sicurezza.

Vi chiediamo di firmare questo appello
Libera Università delle Donne

L’adesione può essere effettuata sia come singol* sia come associazioni inviando una e-mail a universitadonne@tiscali.it

(Continua qui)

Print Friendly, PDF & Email

9 Commenti

  1. Una grande e bella iniziativa. Sembra che la libera università delle donne faccia un lavaro straordinario. E’ da sottolineare questo impegno per le donne, che mi pare un progetto ancora importante nella società odierna.
    Sono molto ammirativa.
    Ho firmato e spero che la mia firma è registrata.

  2. In italia vivono indubbiamente molte persone che hanno difficoltà a rapportarsi con la varietà culturale. E in un certo senso scontano il fio di tale tratto. Non è come si crede solitamente la criminalità dei Rom a generare marginalizzazione, ma l’opposto. Il fatto di marginalizzare un’intera comunità in quanto popolo, portando delle persone a vivere nel degrado, è causa di criminalità. D’altronde è lo stesso meccanismo che in passato in europa è stato usato con altre minoranze. Prima spogliate, poi derise e demonizzate per sovrappiù.

    In ex-Yugoslavia i Rom erano una nazionalità a tutti gli effetti: riconosciuta e con pari diritti e doveri. In italia ci sono germanofoni, albanesi, occitani, greci… perché i rom non dvono poter avere un riconoscmento della propria lingua e della propria cultura? Rispetto, non paternalistica assistenza (che genera poi marginalità)

  3. « Dare il voto agli extracomunitari, non mi sembra il caso, un paese civile non può fare votare dei bingo-bongo che fino a qualche anno fa stavano ancora sugli alberi, dai »
    ROBERTO CALDEROLI; STATISTA ITALIANO

I commenti a questo post sono chiusi

articoli correlati

Dialogo su pacifismo e non-violenza

di Andrea Inglese
In tanta furia di dibattiti, i dialoghi si sono fatti rari. Questo di Filippo La Porta e Luca Cirese tratta di una questione che è tornata ad assillarci oggi, in quanto spettatori di una guerra in corso alle porte dell'Europa.

Da “Il dolore delle soglie” di Amina Saïd

di Amina Saïd
Jacopo Masi traduce dal francese alcuni testi dell'autrice tunisina.

Da “Sonetti e specchi a Orfeo (da R. M. Rilke)”

di Luciano Mazziotta
Sarebbe molto più facile definire questo libro per negazione, dire quello che non è, anche a dispetto di ciò che appare. Chiunque lo sfogli, prima di leggerlo, potrebbe avere l’impressione che si tratti di una traduzione di ventisette Sonetti a Orfeo, situati sulla pagina sinistra, accompagnati, sulla pagina destra, da una sorta di commento.

Appunti su Charles Reznikoff, “Testimony” e la “documentary poetry”

di Giuseppe Nava
L’operazione che Reznikoff mette in atto per realizzare le sue opere più famose, Testimony e Holocaust, è estremamente semplice, ma proprio in questa semplicità sta anche il segno della sua radicalità. Reznikoff attua quella che Genette definirebbe versification, ovvero la messa in versi di un testo in prosa già esistente...

Zaffarano fa l’aedo in “Poesie per giovani adulti”

di Leonardo Canella
Ho trovato Poesie per giovani adulti di Michele Zaffarano dentro una scatola. Se prendi un libro online delle volte ti mandano una scatola. Appena ho aperto la scatola ho visto che il libro c’ha la copertina riflettente che ti ci specchi. Argentata. E ci puoi cuocere sopra anche un uovo.

Poesia secondo istruzioni, a cura di Guy Bennett # 5

Quinto e ultimo episodio sul progetto di "poesia generativa" a cura di Guy Bennett
Una campionatura di 7 testi, ma l'intero catalogo è ora disponibile e scaricabile. Qui: Frédéric Forte, Sean Pessin, Paul Fournel, Guy Bennett, Nicolas Tardy, Kevin Thomas, Philippe Annocque.
andrea inglese
Andrea Inglese (1967) originario di Milano, vive nei pressi di Parigi. È uno scrittore e traduttore. È stato docente di filosofia e storia al liceo e ha insegnato per alcuni anni letteratura e lingua italiana all’Università di Paris III. Ora insegna in scuole d’architettura a Parigi e Versailles. Poesia Prove d’inconsistenza, in VI Quaderno italiano, Marcos y Marcos, 1998. Inventari, Zona 2001; finalista Premio Delfini 2001. La distrazione, Luca Sossella, 2008; premio Montano 2009. Lettere alla Reinserzione Culturale del Disoccupato, Italic Pequod, 2013. La grande anitra, Oèdipus, 2013. Un’autoantologia Poesie e prose 1998-2016, collana Autoriale, Dot.Com Press, 2017. Prose Prati, in Prosa in prosa, volume collettivo, Le Lettere, 2009; Tic edizioni, 2020. Quando Kubrick inventò la fantascienza. 4 capricci su 2001, Camera Verde, 2011. Commiato da Andromeda, Valigie Rosse, 2011 (Premio Ciampi, 2011). I miei pezzi, in Ex.it Materiali fuori contesto, volume collettivo, La Colornese – Tielleci, 2013. Ollivud, Prufrock spa, 2018. Stralunati, Italo Svevo, 2022. Romanzi Parigi è un desiderio, Ponte Alle Grazie, 2016; finalista Premio Napoli 2017, Premio Bridge 2017. La vita adulta, Ponte Alle Grazie, 2021. Saggistica L’eroe segreto. Il personaggio nella modernità dalla confessione al solipsismo, Dipartimento di Linguistica e Letterature comparate, Università di Cassino, 2003. La confusione è ancella della menzogna, edizione digitale, Quintadicopertina, 2012. La civiltà idiota. Saggi militanti, Valigie Rosse, 2018. Con Paolo Giovannetti ha curato il volume collettivo Teoria & poesia, Biblion, 2018. Traduzioni Jean-Jacques Viton, Il commento definitivo. Poesie 1984-2008, Metauro, 2009. È stato redattore delle riviste “Manocometa”, “Allegoria”, del sito GAMMM, della rivista e del sito “Alfabeta2”. È uno dei membri fondatori del blog Nazione Indiana e il curatore del progetto Descrizione del mondo (www.descrizionedelmondo.it), per un’installazione collettiva di testi, suoni & immagini.
Print Friendly, PDF & Email
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: