Articolo precedenteIn memoria : Patrick Chevaleyre
Articolo successivoChina

50 aforismi #3

Morte/Umanità/Amore/Suicidio

di Luca Ricci

Il dramma degli amanti: la bile delle coccole e il miele dei litigi.

Scoprire che Dio ha agito per una delusione d’amore…

L’amore è tutto nella vita. Quando finisce.

Sferrava amore alla cieca.

L’amore è il gioco della Storia in scatola. Chiunque può diventare un dittatore.

Cominciava a smettere d’amare dopo la dichiarazione d’amore.

In fondo perdere in amore vuol dire arrivare secondi.

– Vi siete lasciati?
– Ci siamo detti per tutta la vita addio.

L’amore è interessante, se non altro perché rende magnificamente energici ma improduttivi

Tattiche d’approccio: approcciarne un’altra.

– E’ stato un matrimonio splendido.
– Sì, davvero un momento ripetibile.

Ci amavamo, ma baciavamo altri che amavano altri ancora.

A un certo punto si smette di soffrire per amore, ci tappano e ci calano in una fossa.

Consolazioni: un amore non corrisposto è meglio di un odio non corrisposto.

Chiodo rievoca chiodo.

Print Friendly, PDF & Email

5 Commenti

  1. Pensieri da sbranare come ciliege, grazie.
    Nell’aforisma incanta soprattutto la possibilità di un salto, crisi logica o sintattica nell’abisso della concisione, da ciò credo derivare la spinta al riso. E’ una forma che inclina alla metafisica, si hanno i migliori risultati avvicinandosi a oggetti come il suicidio, l’amore e la morte, ognuno per il suo verso, impensabili. L’aforisma cerca il proprio inciampo aporetico risolvendolo e il godimento sta nello spingersi oltre al parapetto euclideo di prammatica.
    Meditando a questo, m’aveva sconcertato (nell’ultimo aforisma del secondo gruppo) l’espressione: …definitiva farneticazione metafisica. Però capisco, il campo è appannaggio dei mitomani, basta farvi cenno e si rischia di radunare una massa di furiosi convinti, ognuno, di detenere l’esclusiva della vera dottrina primordiale.

  2. Rari individui hanno accesso alla conoscenza immediata (non mediata dalla mente) dei princìpi universali. È possibilità data dal legame cche il relativo mantiene con la propria centralità che relativa non è. La dottrina unica, chiamata dall’uomo “metafisica”, è la consapevolezza dei princìpi che legiferano l’esistenza e la Non esistenza che la precede. Questa consapevolezza, perfetta perché non relativa, è incomunicabile nella sua essenza, ma non nei suoi effetti consequenziali. La metafisica di questo si occupa, ed è l’insieme delle ispirazioni intuite dall’intelligenza individuale che è in grado di comunicare direttamente col Centro di sé. Ogni iniziato che “Vede” la Verità, vede la stessa Verità di ogni altro iniziato e non una sola, per quanto minima contraddizione, potrà trovar posto nella dottrina che si è obbligati a definire “non umana” perché a coloro che la vedono non è più concesso avere opinioni personali. La verità può essere vista, considerata, capita, ma mai inventata. Questa è la metafisica ed è, per questa sua impossibilità di essere compresa da chi non la vede direttamente, anche la realtà più fasificata che c’è, a causa della moltitudine di individui che vi ambiscono per appropriarsene. Nulla è più pericoloso e impegnativo del vedere la verità, perché quando si conosce, nel modo identificativo, si è in grado di leggere i minimi dettagli, invisibili allo sguardo usuale, e si sa chi si è, insieme e chi sono le persone davanti a una vista che denuda le loro reali intenzioni, senza che loro possano soltanto immaginarlo.

  3. Giusto per scherzarci sopra:

    L’amore è quella speciale predisposizione dell’anima che le consente di credere ciecamente ai benefici della solitudine.

I commenti a questo post sono chiusi

articoli correlati

Festival della nuova città

di Gianni Biondillo
dal 21 al 23 settembre si terrà la seconda edizione del Festival della Nuova Città, fortemente voluto dalla Fondazione Giovanni Michelucci. Mi piace qui ricordare la figura di quel geniale architetto. Raccontando come, da studentello, lo incontrai. G.B.

Tempo intermedio

di Gianni Biondillo
Osservando le fotografie di Manuel Cicchetti, “fotografo puro” e attento lettore del paesaggio, pubblicate in "Tempo intermedio" - un defatigante lavoro durato quattro anni in giro per lo Stivale- ho incominciato ad apprezzarne il pensiero e la costanza (mai una fotografia rubata, mai uno scatto occasionale, una progettazione del processo ideativo che può durare anni, anche lustri). Guardare le sue fotografie mi ha aperto a un ricordo sepolto nel tempo. A una lettura fatta davvero molti anni fa, anzi decenni: "La nube purpurea" di M.P. Shiel.

Dallo Zoo all’Aldilà

di Romano A. Fiocchi
"Sillabario all’incontrario" di Ezio Sinigaglia e un romanzo che è un insieme di tante cose, messo in una scatola divisa in ventuno scomparti, uno per ogni lettera dell’alfabeto italiano. Una scatola che è soprattutto un contenitore di umorismo.

Skei razza Piave

di Fabio Rodda
La catena fa sglang, sglang, sglang. Comincia con una sirena, un rumore aspro che risuona troppo a lungo nel capannone ancora silenzioso. Poi, si accendono gli ingranaggi ed è sglang, sglang, sglang che non smette più. Sglang, il colpo della pressa sulle lamiere: passano, sfilano sui rulli e arrivano alla postazione di Martino.

Non-traduzioni novecentesche

di Romano A. Fiocchi
Nel libro di Luca Limite, al centro di tutto non sono i personaggi, tanto meno la storia in sé: autentica protagonista è la lingua, la sua bellezza, i suoi equivoci, le sue ambiguità, i suoi giochi semantici, in una parola: la sua plasticità.

Spazio delle mie brame

di Giuseppe Dambrosio
Vi segnaliamo l'uscita un libro di filosofia dell'educazione che tratta in generale il tema dello spazio-potere ed in particolare la relazione tra l'ipercittà e l'elemento spaziale del dispositivo disciplinare scolastico. Pubblichiamo qui su NI l'introduzione al volume, ringraziando l'autore e l'editore per l'anticipazione.
gianni biondillo
GIANNI BIONDILLO (Milano, 1966), camminatore, scrittore e architetto pubblica per Guanda dal 2004. Come autore e saggista s’è occupato di narrativa di genere, psicogeografia, architettura, viaggi, eros, fiabe. Nel 2011 il romanzo noir I materiali del killer ha vinto il Premio Scerbanenco. Nel 2018 il romanzo storico Come sugli alberi le foglie ha vinto il Premio Bergamo. Scrive per il cinema, il teatro e la televisione. È tradotto in varie lingue europee.
Print Friendly, PDF & Email
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: