Articolo precedente
Articolo successivo

Su Vanni Santoni

di Sergio Nelli

Vanni Santoni è uno scrittore trentaduenne, tosto, determinato, di sicuro talento. Personaggi precari, il libro d’esordio, nonostante le buone cose del romanzo Gli interessi in comune (Feltrinelli, 2008), resta la sua invenzione migliore.

Se fossi fuoco arderei Firenze è un operetta movimentata e di difficile identificazione. Una guida romanzata di Firenze che addirittura ricorda qua e là, nello spirito, prose ed esperiementi collodiani? Un prolungamento dei Personaggi precari tutti collegati e collocati stavolta in un territorio che è lo sfondo e il fulcro delle loro avventure? Uno scucito un po’ in falsetto che si concede allargamenti, sussulti lirici e approssimazioni all’anima di Firenze (e della scrittura?) tra fantasmi di Amici miei e giochi con il romanzesco?

La trama segue alcuni personaggi che ne mettono in moto altri (una caratteristica della scrittura di Santoni che in questo ricorda il Bolano dei Detectives selvaggi e più  estrinsecamete D. F. Wallace), i quali si danno il testimone della narrazione in una specie di staffetta. Alcuni sono aspiranti artisti,  poeti e scrittori che ruotano attorno alla rivista maniaco , e le loro traiettorie sono le più felici narrativamente  insieme al traffico e al consumo della roba che era il fuoco degli Interessi in comune. Fantastico l’episodio di Berenice e Doris.Una decantazione e un affondo sullo scrivere e su questa voglia di fare qualcosa di artistico che attacca i giovani aspiranti di Se fossi fuoco mi pare sia rinvenibile nell’episodio dello scrittore già affermato, imbambiolato e insoddisfatto, messo lì a riverberare schegge di senso su uno spirito guascone. La sua sembra come una depressione post factum, post coitum, post partum, come a dire: e dopo che abbiamo fatto? non c’è qualcos’altro ancora di più difficile, di più misterioso? Ribolle Firenze con le sue strade, i suoi locali, i ponti, le porte, il suo lampredotto (alleluia!). E si sente forte un intento istruito, una voglia di imparare, di mettere a frutto la tradizione e più di tutto un desiderio d’amare Firenze guardata ora a cannocchiale diritto ora rovesciato. E qui la fiorentinità più che di vinsanto o di Chianti sa di mescal e io scommetto che Santoni ha il suo gusano.

Print Friendly, PDF & Email

2 Commenti

I commenti a questo post sono chiusi

articoli correlati

Autenticità e poesia contemporanea # 3

di Marilena Renda
...Personalmente trovo molta più verità poetica nei saggi e nei romanzi che nella poesia, e più ancora nella forma del saggio narrativo; ci trovo spesso una verità al grado zero, non inquinata dagli sfarfallii e dalle sovrastrutture estetiche che spesso usiamo per raccontare la verità con il risultato a volte di evitarla, di nasconderla.

Il contenitore è il suo contenuto: su “Stellare nero” di Alessandra Greco

di Antonio Devicienti
...tale caleidociclo si [chiama] "Stellare nero" (Benway Series, Colorno, Tielleci 2023), autrice Alessandra Greco, solido geometrico complesso, ma di pochi grammi di peso, capace di caricarsi, nello sguardo e nella mente di chi guarda e legge, d'una densità concettuale ed estetica particolarmente suggestiva...

Il voto francese che interessa tutta l’Europa

di Andrea Inglese
A sentire qualche amico italiano, la situazione francese è davvero preoccupante, perché l’estrema destra francese non è come quella italiana, in fondo moderata e “bonacciona”, come il nostro popolo che sembrerebbe intrinsecamente inefficace anche nel fare il male.

Su “Scritture verticali. Pizzuto, D’Arrigo, Consolo, Bufalino”

di Mariano Baino
Riguarda la prosa di quattro grandi “irregolari” della letteratura italiana contemporanea questo studio di Gualberto Alvino: quattro autori «d’eccezionale competenza linguistica e consapevolezza estetica», i quali «lavorano al trivio fra prosa, poesia e speculazione lato sensu filosofica...

L’antologia di RicercaBO

di Leo Canella
E' in uscita l'Antologia di RicercaBO (2007-2023) da Manni Editore a cura di Renato Barilli e Leonardo Canella. Che io Barilli so chi è ma l'altro? Canella c'ha due sopracciglia pelose due bruchi bellissimi che vatteli a vedere su Google. Metti Canella.

La caduta

di Walter Nardon
E così arrivò anche la caduta. Del tutto inattesa, simile a una perdita d’attenzione che non si può recuperare e che poi, vista da vicino, si mostra spaventosa. Una messa in minoranza nel consiglio di amministrazione del Comitato Promotore di Sviluppo lo aveva indotto a presentare le dimissioni.
andrea inglese
andrea inglese
Andrea Inglese (1967) originario di Milano, vive nei pressi di Parigi. È uno scrittore e traduttore. È stato docente di filosofia e storia al liceo e ha insegnato per alcuni anni letteratura e lingua italiana all’Università di Paris III. Ora insegna in scuole d’architettura a Parigi e Versailles. Poesia Prove d’inconsistenza, in VI Quaderno italiano, Marcos y Marcos, 1998. Inventari, Zona 2001; finalista Premio Delfini 2001. La distrazione, Luca Sossella, 2008; premio Montano 2009. Lettere alla Reinserzione Culturale del Disoccupato, Italic Pequod, 2013. La grande anitra, Oèdipus, 2013. Un’autoantologia Poesie e prose 1998-2016, collana Autoriale, Dot.Com Press, 2017. Il rumore è il messaggio, Diaforia, 2023. Prose Prati, in Prosa in prosa, volume collettivo, Le Lettere, 2009; Tic edizioni, 2020. Quando Kubrick inventò la fantascienza. 4 capricci su 2001, Camera Verde, 2011. Commiato da Andromeda, Valigie Rosse, 2011 (Premio Ciampi, 2011). I miei pezzi, in Ex.it Materiali fuori contesto, volume collettivo, La Colornese – Tielleci, 2013. Ollivud, Prufrock spa, 2018. Stralunati, Italo Svevo, 2022. Romanzi Parigi è un desiderio, Ponte Alle Grazie, 2016; finalista Premio Napoli 2017, Premio Bridge 2017. La vita adulta, Ponte Alle Grazie, 2021. Saggistica L’eroe segreto. Il personaggio nella modernità dalla confessione al solipsismo, Dipartimento di Linguistica e Letterature comparate, Università di Cassino, 2003. La confusione è ancella della menzogna, edizione digitale, Quintadicopertina, 2012. La civiltà idiota. Saggi militanti, Valigie Rosse, 2018. Con Paolo Giovannetti ha curato il volume collettivo Teoria & poesia, Biblion, 2018. Traduzioni Jean-Jacques Viton, Il commento definitivo. Poesie 1984-2008, Metauro, 2009. È stato redattore delle riviste “Manocometa”, “Allegoria”, del sito GAMMM, della rivista e del sito “Alfabeta2”. È uno dei membri fondatori del blog Nazione Indiana e il curatore del progetto Descrizione del mondo (www.descrizionedelmondo.it), per un’installazione collettiva di testi, suoni & immagini.
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: