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narrativa contemporanea

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Strada per Argirocastro

di Arben Dedja
L’estate siamo andati in vacanza in Patria. Abbiamo scelto Borsh. Altroché amaro; era così dolce immergersi in quelle acque ioniche. “Se un giorno il tempo peggiora, visitiamo Argirocastro, così la mostriamo alla figlia?” ha chiesto mia moglie.

I segni sull’acqua

di Roberto Carvelli
Reparto correttori di bozze. Discorsi. O meglio: ordini.

Il fotogramma

di Giuseppe Raudino
Mi sono passati accanto due uomini della guardia civil in sella a due splendidi andalusi bianchi.

Quintetto d’estate

di Giuseppe Raudino
Lo Ionio, alla loro destra, li aveva accompagnati per quasi tutto il tempo, offrendo il suo azzurro intenso come segno di profondità e potenza.

Marcel Proust, Véronique et moi

di Mauro Baldrati
Ed è spuntata: una voglia di viaggiare in quel “bel mondo” così affascinante, perduto e spietato. Con un libro, un libro mio, dove c’era lui in persona.

Il tornello dei dileggi

di Massimo Salvatore Fazio
Se non ti trasformi, resisti e vivi. E se resisti e vivi non è detto che non anneghi. E se anneghi, di fattori liquidi ne escono pure dall’anticamera del basso bacino, ed è normale come quando passeggi in una qualunque città e sui muri stanno scritte e stanno sempre stampati i soliti simboli.

Peninsulario

di Marino Magliani
Oltre Sorba, nascosto nella campagna perché raggiungere la città in quel buio era impossibile, Secondo attese l’alba. Giunse a casa verso mezzogiorno, stanco, accaldato, perché più di una volta aveva perso la strada, come all’andata.

Quattro libri – anzi sei – nel bagaglietto a mano (Bravi, Voltolini, Innocenti, Trevisan …)

di Marino Magliani
Quattro cinque libri per viaggio, insomma, è una storia che si ripete.

La strega di Caracas

di Oreste Verrini
La parola, l’immagine, il riferimento casuale in grado di accendere il ricordo di una storia arriva improvviso, come sempre del resto.
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