di Emanuele Pettener Mi ero iscritto a Lettere Moderne in primo luogo per il numero esaltante di fanciulle e la competizione maschile ridotta all’osso; in secondo luogo perché sembrava relativamente facile;
Quando Dattadeva fece venire gli sbirri nella sede centrale, lì al Mulino, all’inizio credetti che stesse portando all’estremo le logiche da brigatisti del Carme e di Girolamo – scatenare una repressione per attivare una mobilitazione generale
di Giacomo Sartori Nelli riesce a riprodurre la pedissequità grigia, la totale assenza di prospettive e speranze, con minuti scarti però di individualismo e di follia, che è la cifra di fondo del nostro Paese, e che tutti conosciamo.
di Mauro Baldrati “Bah” mi ha interrotto Dennis, calmissimo. “I cosiddetti flussi kerouachiani sono nulla in confronto a Joyce. Dico, l’hai letto il monologo finale dell’Ulisse?”
di Marino Magliani, Laura Guglielmi, Guido Festinese e Emilia Marasco Perché in fondo Genova è un isola, sotto il doppio assedio del sale e della pietra, assedio perso in entrambi casi, e chi scrive da Genova è un isolano.
di Mauro Baldrati Scurati si espone, consapevolmente, al rischio di un terzismo che segna la nascita dell’intera opera. La sua epopea è grande e tragica, ma necessita di un attento lavoro di deterritorializzazione e di filtro da parte del lettore evoluto.
di Antonella Grandicelli Un gelido inverno in viale Bligny (Morellini Editore, 2021), è il convincente debutto nella narrativa gialla della scrittrice genovese Arianna Destito Maffeo,
di Paolo Carfora I conigli divorano spesso i propri cuccioli per potersi accoppiare nuovamente.
Capita a volte che le lontre stuprino a morte le femmine.
I delfini si drogano con il veleno del pesce palla.
di Riccardo Ferrazzi (cappello di Marino Magliani) Per chi non è pratico della zona, sarà meglio chiarirlo subito: Busto Arsizio dista da Milano venti chilometri oppure duemila. Dipende dai punti di vista. In autostrada