Palinsesti

di Alberto Comparini

 

2.1.

le strisce pedonali le auto sporgenti in doppia fila i semafori verdi lampeggianti
questa fretta adolescente di voler sconfiggere ad ogni costo l’attesa del giorno
dopo le convocazioni per i raduni invernali gli allenamenti le partite i suicidi
gli ultimi tagli tutto finisce in una curva stretta a ridosso dell’incrocio la forza
centripeta della strada non era più sufficiente l’attrito dinamico cede all’inerzia
della moto l’energia cinetica si conserva il tuo corpo diventa puro movimento
in un’istantanea veloce sei fermo colpisci prima la testa il ginocchio il petto

 

2.8.

componi a fatica lo 0103621526 si era fatto tardi a casa il telefono fisso della cucina aveva squillato
a lungo era ora di cena dall’altra parte della cornetta si sentiva in sottofondo la sigla di otto e mezzo
qualcuno ha abbassato il volume del televisore sullo schermo scorrono in silenzio delle pubblicità
mute fino all’esplosione improvvisa di una voce confusa di madre e di figlia pronto sì buonasera
non sono io Alberto è rimasto coinvolto in un incidente stradale è vivo non respira molto bene
dopo la caduta in moto deve aver perso il portafoglio adesso è sotto shock non riesce del tutto
a muovere le gambe è scosso irrequieto instabile ripete a tutti di voler giocare ancora a basket

 

3.7.

il kinetec a velocità regolabile lo sblocco progressivo
della ginocchiera le ripetizioni gli appoggi incrociati
l’adolescenza spesa a contare le piastrelle dal lettino
ti alzi con un atto meccanico puoi sentire il drenaggio
articolare si insinua nella carne come un filo spinato

 

3.8.

a un anno dall’intervento la riabilitazione del ginocchio sinistro
è terminata il tono la massa la mobilità dell’arto non sono adeguati
per ritornare in campo bisogna aspettare il parere dell’ortopedico
è positivo nell’altra gamba avverti un dolore acuto è intermittente
continua a crescere insieme a un’altra vita nella testa del femore

 

5.8.

le ossa hanno dei tempi di guarigione diversi dai legamenti i tendini persino i menischi
richiedono interventi più invasivi dei tumori le recidive i trapianti queste false illusioni
quanto possono durare le certificazioni di inglese hanno una data di scadenza i controlli
annuali i corpi gli effetti collaterali di quegli anni scivolati tra gli appunti delle segreterie

 

5.9.

tutto ha un prezzo anche i viaggi in regionale i voli last minute delle compagnie low cost quei digiuni
collettivi negli ambulatori le discussioni i silenzi le richieste per una seconda opinione dopo l’ultimo
controllo andato a vuoto capisci che cosa ne sarà del tuo corpo una volta ottenuto il prestito d’onore
dalla banca dell’osso questa cicatrice una vecchia ferita la tua memoria diluita in una flebo analgesica

 

8.7.

prima di procedere con la sesta operazione avevi frequentato qualche ragazza
gli accordi in rete sono più espliciti i desiderî dentro fuori dal letto si alternano
come i tremori muscolari e gli orgasmi femminili si confondono a piacimento
ogni sera potevi fingere di venire con loro stare bene agire senza uno scopo

 

8.8.

alle dimissioni ricevi il protocollo di uscita un sintomo costante del male
oscuro è la sindrome dell’arto fantasma ne percepisci subito la posizione
il dolore va e viene è episodico sarebbe rischioso agire ancora sul femore
le scosse tendono a crescere attraversano per intero il corpo del paziente

 

 

 

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Renata Morresi scrive poesia e saggistica, e traduce. In poesia ha pubblicato le raccolte Terzo paesaggio (Aragno, 2019), Bagnanti (Perrone 2013), La signora W. (Camera verde 2013), Cuore comune (peQuod 2010); altri testi sono apparsi su antologie e riviste, anche in traduzione inglese, francese e spagnola. Nel 2014 ha vinto il premio Marazza per la prima traduzione italiana di Rachel Blau DuPlessis (Dieci bozze, Vydia 2012) e nel 2015 il premio del Ministero dei Beni Culturali per la traduzione di poeti americani moderni e post-moderni. Cura la collana di poesia “Lacustrine” per Arcipelago Itaca Edizioni. E' ricercatrice di letteratura anglo-americana all'università di Padova.
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