helena janeczek

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Helena Janeczek è nata na Monaco di Baviera in una famiglia ebreo-polacca, vive in Italia da trentacinque anni. Dopo aver esordito con un libro di poesie edito da Suhrkamp, ha scelto l’italiano come lingua letteraria per opere di narrativa che spesso indagano il rapporto con la memoria storica del secolo passato. È autrice di Lezioni di tenebra (Mondadori, 1997, Guanda, 2011), Cibo (Mondadori, 2002), Le rondini di Montecassino (Guanda, 2010), che hanno vinto numerosi premi come il Premio Bagutta Opera Prima e il Premio Napoli. Co-organizza il festival letterario “SI-Scrittrici Insieme” a Somma Lombardo (VA). Il suo ultimo romanzo, La ragazza con la Leica (2017, Guanda) è stato finalista al Premio Campiello e ha vinto il Premio Bagutta e il Premio Strega 2018. Sin dalla nascita del blog, fa parte di Nazione Indiana.

Supereroi da paura

di Helena Janeczek Questo testo l'ho scritto in primavera e l'ho consegnato a Alfabeta con questo titolo. Poi, in attesa...

ANGST/ furto d’anima

di Franco Buffoni Siamo tra la crisi del ventinove E la nomina di Hitler alla Cancelleria, Siamo qui nell’interim A cavalcare Nel timore...

Il Primus Pilus della guerra eterna

di Mauro Baldrati Nell’esercito dell’antica Roma il Primus Pilus – o Primipili – era il centurione Prior, il comandante della...

Materiali per la resa

Su Resistere non serve a niente di Walter Siti Ne ho letto un terzo, sinora. Però mi basta per condividere...

Resistere, fuori dall’umano

di Marilena Renda Si può credere alle schede librai? E alle quarte di copertina? Ma soprattutto, si può credere a...

Ricordare la Nakba palestinese con uno Yizkor alternativo

Lunedì 14 maggio 2012, sul piazzale d'entrata dell'Università di Tel-Aviv si è svolta una cerimonia congiunta arabo-ebraica in commemorazione...

Sull’editoria di genere (in entrambi i sensi)

di Helena Janeczek Qualche tempo fa, ho ricevuto da un agente letterario un romanzo dal titolo Il sorriso delle donne....

Sopraluogo provvisorio a una strage

di Alessandro Leogrande Solo un'altra volta una bomba era esplosa in una scuola. A caldo, avevamo tutti scritto che, con...
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