renata morresi

310 articoli scritti
Renata Morresi scrive poesia e saggistica, e traduce. In poesia ha pubblicato le raccolte Terzo paesaggio (Aragno, 2019), Bagnanti (Perrone 2013), La signora W. (Camera verde 2013), Cuore comune (peQuod 2010); altri testi sono apparsi su antologie e riviste, anche in traduzione inglese, francese e spagnola. Nel 2014 ha vinto il premio Marazza per la prima traduzione italiana di Rachel Blau DuPlessis (Dieci bozze, Vydia 2012) e nel 2015 il premio del Ministero dei Beni Culturali per la traduzione di poeti americani moderni e post-moderni. Cura la collana di poesia “Lacustrine” per Arcipelago Itaca Edizioni. E' ricercatrice di letteratura anglo-americana all'università di Padova.

Poesia + malattia = una nota su La distinzione di Gilda Policastro

di Luca Rizzatello
Franz Kafka ha scritto "che cosa ti lega a questi corpi delimitati, parlanti, lampeggianti dagli occhi, più strettamente che a qualunque altra cosa, diciamo, al portapenne che hai in mano? Forse il fatto che sei della loro specie? Ma non sei della loro specie, perché appunto hai formulato questa domanda".

ESISTE LA RICERCA: 1-2-3 settembre, Milano, Teatro Litta

Di Marco Giovenale
Esiste la ricerca (giugno 2022, marzo 2023, settembre 2023) è un esperimento in più momenti, tentativi, occasioni, in cui ci si confronta, orizzontalmente e non accademicamente, sulle nuove o nuovissime scritture di ricerca. Non si tratta di un luogo di visibilità: all’allestimento degli spazi manca un palco, manca una cattedra. Non c’è una regia in senso stretto, né dei “panel” di discussione. La discussione si sviluppa sul momento. Dal 2023 non ci sono microfoni né registrazioni. Esiste la ricerca è in definitiva un contesto per raccogliere – misurando tempi e voce – le diverse percezioni che oggi si hanno delle scritture sperimentali, complesse e di ricerca [...]

“Filosofia della casa” pop-rock-punk: i Babilonia Teatri rileggono Emanuele Coccia

Di Silvia de March
Pietre nere è un’inesauribile ed inesausta sollecitazione, non solo intellettiva ma anche sensoriale - e per gli attori persino ginnica -, sul ruolo assunto dall’abitazione tanto nell’immaginario collettivo e merceologico, quanto nella nostra singolare identità: come un abito, come una pelle magari tatuata, la casa ci racconta, agli altri e a noi stessi. Cosa significa non averla? Cosa significa abbandonarla? E viceversa, cosa implica identificarsi eccessivamente o esclusivamente in essa?

Le stanze di Emily

di Lella De Marchi
Il cassetto che sto guardando mi sta guardando.
Il sole inonda oramai tutta la stanza. Mi accorgo di essere guardato.
Per un’imprescindibile verità del tempo, il tempo passa.
Un cassetto che mi guarda a lungo andare mi procura imbarazzo.
Allungo una mano dentro al cassetto e ci pesco dentro.

Icnologia iconologia o tautologia. Su “Spin Off” di Giulio Marzaioli

di Lorenzo Mari
Leggo Spin Off di Giulio Marzaioli a dieci anni di distanza da un’installazione che non ho potuto vedere, Icnologia, di Giulio Marzaioli e Pietro d’Agostino, ma della quale si può leggere qui la preziosa nota critica di Gian Maria Nerli.

Canella : Policastro = Io cerco gli occhi del leone : Suite depressiva

di Leonardo Canella
Gilda Policastro è per me l'estate del 2021 e il caldo che ci avevo addosso. Con i leoni sulla spiaggia. E il caldo che ci avevo addosso che i leoni c'avevano fari negli occhi. Sulla spiaggia. Nel buio. No, non fari di auto sulla linea di costa, ma leoni coi fari negli occhi. Sulle spiagge della Tunisia. E il caldo che c'avevo addosso, nell’estate del 2021.

Piovono aghi & 2 inediti

di Laura Di Corcia
C’è qualcosa di intollerabile nella natura, nel ventre alchemico.
Per questo ci rifugiamo nelle tane di sasso, nel grigio del mondo.
Un cucciolo ti guarda e vuole dirti: vieni, non ti faccio del male.
Un cucciolo ti guarda e vuole dirti: vieni, non farmi del male.

Ucraina: tre poesie in tempo di guerra, tre poetesse a Roma

Tre testi in traduzione italiana, e una serata con Iya Kiva, Halyna Kruk, Natalia Beltchenko, al Parco Archeologico del Colosseo, mercoledì 28 giugno.

La Punta della Lingua 2023

La Punta della Lingua è alla sua diciottesima edizione. Con letture di poesia, spettacoli, escursioni, presentazioni, esperimenti, incontri sui classici, laboratori, videopoesia, poetry slam, concerti, la rassegna diretta da Luigi Socci e Valerio Cuccaroni tiene fede alla propria definizione di “festival della poesia totale”.
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