Ho incrociato Rocco Carbone a Parigi. Me ne aveva parlato poco tempo fa – era già avvenuto il fattaccio- Fortunato Tramuta della libreria italiana Tour de Babel. C’è gente del sud, i siciliani e i calabresi per esempio, che trasmettono il loro affetto insieme al calore della terra, però senza dispensarlo a pioggia come, per esempio, le genti delle Puglie o della Campania. Quando, poco tempo fa, ho incontrato la casa editrice Città del Sole, dei numerosi e validi titoli in catalogo ce n’era uno che volevo leggere assolutamente. Da poco più di un anno era stata data alle stampe l’antologia “Terra” e l’indice degli autori coinvolti mi aveva assai intrigato.Tredici autori, tredici storie che raccontano una Calabria inedita.- viene scritto in quarta di copertina. Le antologie si sa sono opere difficili, talvolta riescono, altre volte no. Diciamo che lo stesso vale per un racconto, e questo racconto di Rocco Carbone, che potrete leggere qui grazie alla generosità dei nostri editori calabresi, vale, senz’ombra di dubbio il viaggio. Uno scrittore puro, come Sergio Atzeni, per capirci. effeffe
| Quando avevo dieci anni il nonno mi portò con sé a cercare
funghi. Più di una volta avevo insistito per poterlo accompagna- re nelle sue escursioni che, con frequenza regolare, cominciavano all’inizio della primavera e continuavano fino ad autunno inoltrato, con una pausa estiva più o meno lunga a seconda delle condizioni del tempo, del caldo della bella stagione o delle piogge estive che, in montagna, rinfrescano subito l’aria rendendo umido il sottobosco. |







