di Chiara Valerio
(…)per il singolo lutto, per la persona a cui è stato ucciso un figlio, un padre, un amore, un amico, ognuno di questi ritorni è un colpo al cuore, un insuperabile sconcerto, la necessità di torcere la cornea perché non metta a fuoco; di quel tanto che lo scarto nei contorni e nei lineamenti lasci irriconoscibile nel corpo violato quello che ci somiglia. Accanto alla tigre (Fandango, 2010) di Lorenzo Pavolini racconta la storia di Alessandro Pavolini, intellettuale di feroce e definitivo credo fascista, ministro della cultura, scrittore, giornalista, innamorato di una donna e di un colore, appeso a testa in giù, come ogni apostolo che si rispetti, a Dongo il 28 aprile 1945. Accanto alla tigre di Lorenzo Pavolini racconta altrettanto la storia di Lorenzo Pavolini, intellettuale, scrittore, che, prima di qualsiasi definizione del sé, in un giorno qualsiasi di scuola, legge il proprio cognome sotto il corpo di un che pencola da una forca sotto la quale si intravede una folla urlante.
















