di Marco Rovelli
Clandestino, clam-des-tinus. Ciò che sta nascosto al giorno, e odia la luce. Chi sta nell’ombra. L’agguato al varco, là in fondo al corridoio nero, un film di Lynch. L’uomo nero, unheimlich. Uomo sabbiolino: Enter sandman. Exit light. Enter night.
Tu, clandestino, sei un delinquente. La tua invisibilità, la tua condizione d’inesistenza, prodotta dal diritto, da oggi il diritto la punisce. Che meraviglioso gioco di prestigio. E che meraviglioso servo sei tu, clandestino. Ci servi, ci serviamo di te, e non lo diciamo. Se una mano dà scandalo, la si tagli. Quanta parte dell’Italia oggi occorrerebbe amputare?













