di Andrea Inglese
(Si è parlato già su NI di questo libro di Giacomo Sartori. Nel 2008, esso verrà tradotto anche in francese, per l’editore Philippe Rey. Come promemoria ai lettori italiani, una breve nota critica apparsa sull’ultimo numero di Allegoria)
Esistono romanzi che, all’interno di un’architettura di genere estremamente semplice, pretendono di inserire grandi quantità di materiale narrativo e di gestire molteplici temi attraverso un’unica prospettiva. Non è questo il caso di Anatomia della battaglia di Giacomo Sartori (Sironi, 2005), libro tutto focalizzato su di un tema preciso e circoscritto, che viene messo in rilevo attraverso una sovrapposizione di prospettive di genere diverse, dal romanzo di formazione al romanzo familiare. Sartori non gioca con i generi, ma tesse il suo romanzo con tutti quegli elementi che, pur nascendo nell’ambito di un genere specifico, vengono però da lui, per così dire, disseccati, ridotti ad un contributo essenziale.






