di Christian Raimo
1.
C’era una volta in America di Sergio Leone è stato per me “un film primario”. Una delle poche volte che con mio padre ci dicemmo qualcosa che andò aldilà delle nomali pratiche educative. Come esistono le scene primarie, mi ricordo i sentimenti che provai la prima volta che vidi C’era una volta in America in televisione, nel salotto di casa, insieme a lui mio padre, mia sorella e mia madre. Era un film che possedeva già un valore, interno nell’economia domestica. I miei, che in genere uscivano poco, andavano al cinema o a cena fuori rarissimamente, un giorno di qualche anno prima ci avevano lasciato a casa con una baby-sitter perché erano stati invitati all’anteprima a Cinceittà, con Sergio Leone, e Robert De Niro venuto apposta dagli States. (Mio padre ha lavorato per trentott’anni nel cinema, ma è stato completamente alieno da qualsiasi forma di mondanità).


di Sergio Garufi

Questo scrittore ha una sua voce, si dice. E lo si dice appropriatamente, a mio parere. Nel canto, decisiva è l’intenzione. Ovvero, il come la voce è portata. Il come della voce: un come che fa meraviglia. Un non-so-che che fa la differenza.