di Mario Pandiani
Parto alle sei e un quarto, affrontare quell’autostrada lastricata di tangenti, neanche per una velina su un piatto di seta, fossi un calciatore. Ma per Madeleine Peyroux sì? E chi cazzo è? Mio fratello mi dice, “Non vieni per McCoy Tyner e vieni per una sciacquetta qualsiasi?”. Ho ascoltato le sue canzoni, alcune in loop per ore, è un sistema sanguinoso ma infallibile per sterminare i parassiti; le piattole dello show biz cadono inesorabilmente dopo una ventina di minuti, lei no. Devo sapere, devo capire se quella voce in cui vivono alcune imperatrici è costruita alla Berkeley school of music oppure se è sua.

di Paolo Spaziani
di Sergio Garufi



